tag:blogger.com,1999:blog-29407301696960796962024-02-21T14:46:27.438+01:00Finanza allegraQuesto blog era nato per scambiare chiacchiere in libertà con gli amici dei forum e delle chat di finanza e con tutti quelli che avessero voluto aggiungersi. Lo scopo per cui è nato però è venuto a mancare. Tuttavia mantengo il titolo con cui ho esordito, perché, in seguito alle dolorose vicende che hanno segnato il 2008,suo primo anno di vita, l'investimento in affetti, realizzato dalla sua apertura, mi ha procurato un arricchimento interiore molto superiore.Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.comBlogger373125tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-53304570217852071612022-05-02T15:24:00.004+02:002022-05-02T15:56:57.637+02:00<p>Ieri ho festeggiato il 1° maggio 2022 con mio marito Gabriele, facendo una bella passeggiata in Castello sul colle Cidneo che domina Brescia, la nostra città, al termine della quale ci siamo fatti questo selfie con alle nostre spalle un bel panorama da inviare a nostra nipote Francesca, come ringraziamento di quello da lei inviatoci con la sua squadra di nuoto sincronizzato, in cambio dei nostri auguri, per la partita disputata con un buon risultato, con la foto di un mazzo di mughetti, simbolo augurale del 1° maggio. Oggi 2 maggio, dopo più di un anno di assenza, festeggio la <b>Giornata mondiale dei blogger (</b><b>World Bloggers’ Day), </b>nata nel 2010, a Cepu (Filippine) per celebrare
l’inalienabile facoltà di espressione è una priorità da non
sottovalutare, se si considera che non pochi blogger sono morti per
difendere fino alla fine la propria libertà di parola, denunciando
violenze e soprusi spesso taciuti dai media tradizionali. Tra questi<b> Omid Reza Mir Sayafi</b>, blogger e giornalista iraniano, morto alla soglia dei trent’anni, mentre era incarcerato per quanto pubblicato e <b>Zakariya Rashid Hassan al-Ashiri</b>,
del Bahrein, ucciso dopo solo sette giorni di arresto e il
brasiliano Edinaldo Filgueira, assassinato da uomini armati all’uscita
dal lavoro a causa delle critiche pubblicate nei confronti del governo
locale.<br />Ai più fortunati è stata solo revocata la
nazionalità, come Phạm Minh Hoàng, vietnamita costretto
all’esilio in Francia, accusato di aver violato la sicurezza nazionale.<br />Insomma, un blog non è semplicemente uno spazio per esprimersi online, ma è la dimostrazione che si può avere uno spazio in cui <b>esprimersi liberamente</b>, a volte anche a costo della propria vita. Ecco perché, oggi, è importante festeggiare.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNmJVv6GevaWIHP3iEibX8l2YzvXuAFLwi-nsG0RDSKHPNx-RC7_WZLAI0KM8rGGnV55woGcpNZ5agnIgbCRZW8KNuRau7xsgIPgFwYDqukShmHmL0zKX9NUthVIhPEwbgw_4gjCCdR_458c6Lg1M8Izsbd3asWsNmHvJPEc-AuC8U0huIKrLe-zNz/s1600/Luigina%20Gabriele%20passeggiata%20in%20castello%201-05-2022.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="325" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNmJVv6GevaWIHP3iEibX8l2YzvXuAFLwi-nsG0RDSKHPNx-RC7_WZLAI0KM8rGGnV55woGcpNZ5agnIgbCRZW8KNuRau7xsgIPgFwYDqukShmHmL0zKX9NUthVIhPEwbgw_4gjCCdR_458c6Lg1M8Izsbd3asWsNmHvJPEc-AuC8U0huIKrLe-zNz/w433-h325/Luigina%20Gabriele%20passeggiata%20in%20castello%201-05-2022.jpg" width="433" /></a></div><br /><br /><p></p>Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-64418210632460384522021-02-09T10:12:00.003+01:002021-02-16T22:14:45.737+01:00AGGIORNAMENTI SULLA MIA NUOVA BATTAGLIA<p><span style="font-size: medium;"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql rrkovp55 a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d3f4x2em fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb iv3no6db jq4qci2q a3bd9o3v knj5qynh oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto">Il 1° febbraio sono stata dimessa dopo l'intervento di mastectomia in 2a chirurgia
generale scala 14 -5° piano dell'Ospedale Civile di Brescia, lato
satellite, eseguita perfettamente dal Chirurgo della Brest Unit Dottor
Rino Balzano a cui sono molto grata per la sua umanità e per il
sostegno psicologico che mi ha dato prima e dopo l'intervento. Ringrazio
anche tutto il personale della 2a chirurgia per aver contribuito con
sollecitudine e professionalità ad alleviare i disagi della degenza e
tutti gli amici virtuali e reali per essermi stati vicini su FB, WhatsApp e su questo blog, rendendo meno pesante l'impossibilità di ricevere visite anche
dai familiari in ospedale a causa del Covid. Questa positiva esperienza
mi servirà per affrontare la convalescenza e l'esito dell'esame istologico con maggiore serenità e
consapevolezza dopo </span></span><span style="font-size: medium;"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql rrkovp55 a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d3f4x2em fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb iv3no6db jq4qci2q a3bd9o3v knj5qynh oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><span style="font-size: medium;"><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql rrkovp55 a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d3f4x2em fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb iv3no6db jq4qci2q a3bd9o3v knj5qynh oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto">la visita di controllo in Brest Unit per lavaggio e bendaggio ferita del 5 febbraio.<br /></span></span></span></span></p>Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-63598791956533329312020-07-25T16:07:00.001+02:002020-08-26T16:15:39.129+02:00NON MI ARRENDO NEANCHE QUESTA VOLTA<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-ZvTxmqLtRQ0/X0ZuObIIlYI/AAAAAAACX68/TYZbtuVCgcIFaMcBjNNnwq44Snpi_1JwgCLcBGAsYHQ/s2048/Luigina%2Bcuffietta%2Bfront.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1460" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-ZvTxmqLtRQ0/X0ZuObIIlYI/AAAAAAACX68/TYZbtuVCgcIFaMcBjNNnwq44Snpi_1JwgCLcBGAsYHQ/s640/Luigina%2Bcuffietta%2Bfront.jpg" /></a></div><br /> <span face="" style="background-color: white; color: #1c1e21;">Speravo di averlo sconfitto 12 anni fa, ma mi ha colpito ancora in un altro modo. Sono una tosta e spero di farcela anche questa volta. Un grazie speciale per l'accoglienza e l'assistenza medica e psicologica, come allora, al 1° appuntamento nel DH del reparto di Oncologia degli Spedali Civili di Brescia, in particolare al personale dell'accettazione, alle care </span><a class="profileLink" data-hovercard-prefer-more-content-show="1" data-hovercard="/ajax/hovercard/user.php?id=100000484505127&extragetparams=%7B%22__tn__%22%3A%22%2CdK-R-R%22%2C%22eid%22%3A%22ARCbSgL9HRunfd0GiF5EK1TsShYXZx6bKdRj3HcdZqUHKJnvv5F79OxLKeaf-TNwG6-MYtWmpLwQ5EDr%22%2C%22fref%22%3A%22mentions%22%7D" href="https://www.facebook.com/glory.baronio?__tn__=%2CdK-R-R&eid=ARCbSgL9HRunfd0GiF5EK1TsShYXZx6bKdRj3HcdZqUHKJnvv5F79OxLKeaf-TNwG6-MYtWmpLwQ5EDr&fref=mentions" style="background-color: white; color: #385898; cursor: pointer; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; text-decoration-line: none;" title="Gloria Baronio">Gloria Baronio</a><span face="" style="background-color: white; color: #1c1e21;">, </span><a class="profileLink" data-hovercard-prefer-more-content-show="1" data-hovercard="/ajax/hovercard/user.php?id=1655256374&extragetparams=%7B%22__tn__%22%3A%22%2CdK-R-R%22%2C%22eid%22%3A%22ARCo44LUAPqazlqcm78gRCwDT5ByPT1mp_elK9OBtM1gDQDlOSTJi0LnMHaV8d8YWQZ3IG5seni4Ml2J%22%2C%22fref%22%3A%22mentions%22%7D" href="https://www.facebook.com/carla.fornaro?__tn__=%2CdK-R-R&eid=ARCo44LUAPqazlqcm78gRCwDT5ByPT1mp_elK9OBtM1gDQDlOSTJi0LnMHaV8d8YWQZ3IG5seni4Ml2J&fref=mentions" style="background-color: white; color: #385898; cursor: pointer; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; text-decoration-line: none;" title="Carla Fornaro">Carla Fornaro</a><span face="" style="background-color: white; color: #1c1e21;">, </span><a class="profileLink" data-hovercard-prefer-more-content-show="1" data-hovercard="/ajax/hovercard/user.php?id=1284125569&extragetparams=%7B%22__tn__%22%3A%22%2CdK-R-R%22%2C%22eid%22%3A%22ARC1qCYTEJreY_Rba31bOuHZl_-ofT0FGohHZzcVY6_-BQgWRhoQP232yfpNHe0caUlgiLL_3QVfHb0z%22%2C%22fref%22%3A%22mentions%22%7D" href="https://www.facebook.com/silvia.copeta.5?__tn__=%2CdK-R-R&eid=ARC1qCYTEJreY_Rba31bOuHZl_-ofT0FGohHZzcVY6_-BQgWRhoQP232yfpNHe0caUlgiLL_3QVfHb0z&fref=mentions" style="background-color: white; color: #385898; cursor: pointer; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; text-decoration-line: none;" title="Silvia Copeta">Silvia Copeta</a><span face="" style="background-color: white; color: #1c1e21;"> che spero di ritrovare ancora nelle prossime uscite del Progetto Itaca e alla dott.ssa Pedersini Rebecca che mi ha visitato accuratamente </span><span class="_47e3 _5mfr" face="" style="background-color: white; color: #1c1e21; line-height: 0; margin: 0px 1px; vertical-align: middle;" title="Emoticon heart"><img alt="" class="img" height="16" role="presentation" src="https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/tf3/1.5/16/2764.png" style="border: 0px; vertical-align: -3px;" width="16" /></span><p></p>Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com16tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-3384859693903594192018-11-27T21:16:00.001+01:002018-11-27T21:16:22.574+01:00LIBRI CHE MATURANO CON NOI<br />
<br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white; text-align: center;"></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZt0fFM0BfyMv1__vkGsw5t6GvD171hA-8IyrwdS-JEjYVI0Jpa7F6_CxaVAPfY92HXMb7CN_Y75e8nVcVsEHKKUwuO7vqeGkt8iRPa2rNT6vY00CcQ3bt2J7we-bi1z-gNZf8o9g3ZWo/s1600/vivere+amare+capirsi+copertina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="266" data-original-width="178" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZt0fFM0BfyMv1__vkGsw5t6GvD171hA-8IyrwdS-JEjYVI0Jpa7F6_CxaVAPfY92HXMb7CN_Y75e8nVcVsEHKKUwuO7vqeGkt8iRPa2rNT6vY00CcQ3bt2J7we-bi1z-gNZf8o9g3ZWo/s1600/vivere+amare+capirsi+copertina.jpg" /></a></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white; text-align: center;"><br /></span></span></div>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: center;">Ci sono libri che riletti ad anni di distanza ci fanno vedere la realtà sotto un'angolazione del tutto diversa </span><span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: center;">e ci aiutano a maturare come persone</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white; text-align: center;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 16px;">È</span><b style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 16px;"> </b><span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: center;">il caso del libro</span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> di Leo Buscaglia "<b>Vivere amare e capirs</b>i"</span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> </span><br />
<br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">In questo nuovo momento cruciale e difficile della mia vita di mamma mi è di conforto rileggerlo, dopo che mi ha aiutato a superare altri momenti importanti e problematici della mia vita di donna, moglie e insegnante.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">In particolare mi ha colpito la riflessione a pag. 50 che dedico a tutti i genitori e ...ai loro figli con cui hanno un rapporto conflittuale.</span><br />
<br />
<moltissimi adattamento="" arrendiamo="" cercano="" che="" chiamato="" ci="" cielo="" concludiamo="" di="" diventare="" dopo="" e="" farci="" forse="" il="" non="" p="" po="" questo="" un="" viene="" voglia="" vogliono=""><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><< <b><i>Qualche volta, qualcuno si ribella e dice: «No! Non voglio diventare quello che vuoi tu. Io sono così e così resterò. Io voglio diventare ciò che sono». A volte mi domando: per quanto ci ribelliamo, siamo veramente ciò che siamo, o siamo soltanto ciò che ci dicono che siamo? Come insegnanti e psicologi, sappiamo che a essere umani s'impara...ma chi sono i nostri maestri? I nostri primi maestri sono i nostri genitori, i nostri familiari. Se non siamo più bambini, non possiamo dare la colpa ai genitori e ai familiari, perché essi sono soltanto esseri umani come tutti gli altri. Hanno i loro problemi, le loro fragilità, la loro forza e le loro debolezze. Ci hanno insegnato solo ciò che sanno. Voi sarete finalmente adulti soltanto quando potrete rivolgervi all'uomo che è vostro padre o alla donna che è vostra madre e dire: " Sai, nonostante tutti i tuoi difetti, ti voglio bene"</i></b>>></span></moltissimi><br />
<moltissimi adattamento="" arrendiamo="" cercano="" che="" chiamato="" ci="" cielo="" concludiamo="" di="" diventare="" dopo="" e="" farci="" forse="" il="" non="" p="" po="" questo="" un="" viene="" voglia="" vogliono=""><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span><span style="background-color: #f7f7f7; font-family: "Ubuntu Condensed", sans-serif; font-size: 14px;">Leo (Felice Leonardo) Buscaglia è stato un professore ed uno scrittore italo-americano. Nato a Los Angeles da genitori italiani emigrati in America, è stato il primo ad istituire un corso universitario sull'amore. Tenne lezioni negli ambienti accademici, in particolare alla University of Southern California, e raccolse molti dei suoi concetti in numerosi libri. La sua carriera gli valse il titolo di "professore dell'amore" </span><br /><span style="color: #666666; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif;"><span style="font-size: 13px;"><i><span style="background-color: #3d85c6;"><br /></span></i></span></span></moltissimi><br />
<moltissimi adattamento="" arrendiamo="" cercano="" che="" chiamato="" ci="" cielo="" concludiamo="" di="" diventare="" dopo="" e="" farci="" forse="" il="" non="" p="" po="" questo="" un="" viene="" voglia="" vogliono="">
<br /><span style="color: #666666; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif;"><span style="font-size: 13px;"><i><span style="background-color: #3d85c6;"><br /></span></i></span></span></moltissimi>Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-74555620732511963912018-05-13T13:29:00.001+02:002018-05-13T13:29:04.944+02:00PER LA MIA MAMMA ROSA<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-jkdu6nARhBg/Wvgf4BmW47I/AAAAAAACQ3E/B53bLSCw_RQORLnoRQIZBsC7D9VX_F87gCLcBGAs/s1600/S.Silvestro%2B2003.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="246" data-original-width="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-jkdu6nARhBg/Wvgf4BmW47I/AAAAAAACQ3E/B53bLSCw_RQORLnoRQIZBsC7D9VX_F87gCLcBGAs/s1600/S.Silvestro%2B2003.JPG" /></a></div>
<br />
<br /><b>Rititì lo vuoi saper tu<br />Che cosa è una mamma? Nessuno,<br />nessuno dei bimbi lo sa.<br />Un bimbo nasce e… va,<br />lo sanno, ma forse, ma tardi,<br />quelli che non l’hanno più.<br />Rititì, che pensi e mi guardi,<br />Rititì lo vuoi saper tu?<br /><br />Una mamma è come un albero grande<br />che tutti i suoi frutti dà:<br />per quanti gliene domandi<br />sempre uno ne troverà.<br />Ti dà il frutto, il fiore e la foglia,<br />per te di tutto si spoglia,<br />anche i rami si toglierà.<br />Una mamma è come un albero grande.<br />Una mamma è come una sorgente.<br />Più ne toglie acqua e più ne getta.<br />Nel suo fondo non vedi belletta:<br />sempre fresca, sempre lucente,<br />nell’ombra e nel sole è corrente.<br />Non sgorga che per dissetarti,<br />se arrivi ride, piange se parti.<br />Una mamma è come una sorgente.<br /><br />Una mamma è come il mare.<br />Non c’è tesori che non nasconda,<br />continuamente con l’onda ti culla<br />e ti viene a baciare.<br />Con la ferita più profonda<br />non potrai farlo sanguinare,<br />subito ritorna ad azzurreggiare.<br />Una mamma è come il mare.<br /><br />Una mamma è questo mistero:<br />tutto comprende, tutto perdona,<br />tutto soffre, tutto dona,<br />non coglie fiore per la sua corona.<br />Puoi passare da lei come straniero,<br />puoi farle male in tutta la persona.<br />Ti dirà: "Buon cammin, bel cavaliero!"<br />Una mamma è questo mistero.</b><br /><br /><span style="color: #003300;"><em><span style="color: black;"><strong>Francesco Pastonchi</strong> </span></em></span><span style="color: #006600;"><br /></span>Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-47948442843727438682017-08-30T13:44:00.000+02:002017-09-13T16:08:39.772+02:00La sabbia di don Miguel (By Gabriele Chiesa)<br />
<br />
Ci sono madri e padri che passano senza lasciar
seme del loro corpo perché hanno seminato con l’anima. Semi da cui
germogliano innumerevoli figlie e figli che continuano a seminare.<br />
«Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o
figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in
eredità la vita eterna». Dunque non case, figli e campi in un remoto
ignoto aldilà, ma qui tra noi nella vita terrena.<br />
Don Miguel <span class="text_exposed_show">è il sacerdote salesiano che ha sposato Luigina
e me. Padre e persino madre di tante persone che oggi, nel giorno in
cui è passato a pienezza di vita, gli rivolgono un pensiero ed una
preghiera. Don Miguel lascia una grande eredità d’amore. <br /> Nella casa che abito restano anche due suoi doni fisici concreti. Due segni: un registratore ed una clessidra.</span><span class="text_exposed_show">
Ora sono i nostri nipoti che prendono e voltano quella clessidra per
stare a contemplare la sabbia che scorre. Bisogna che le mani girino
perché la sabbia torni a scorrere. Bisogna che le mani agiscano perché
le parole e le azioni girino e l’amore continui a</span><span class="text_exposed_show"> scorrere </span><br />
<div style="text-align: right;">
<span class="text_exposed_show"><span class="text_exposed_show"><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><br /></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: right;">
<span class="text_exposed_show"><span class="text_exposed_show"><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span></span></span></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: right;">
<span class="text_exposed_show"><span class="text_exposed_show"><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">Don Miguel recita la domanda del fatidico sì. </span></span></span></span></div>
<div style="text-align: right;">
<span class="text_exposed_show"><span class="text_exposed_show"><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">Di spalle Don Vico Baldini,</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span class="text_exposed_show"><span class="text_exposed_show"><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><span class="text_exposed_show"><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">La clessidra dono di Don Miguel </span></span></span></span></span></span></span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqwEAtc5hTpo70WFvePfvKbmNkzxoZ7wMD0aCIKJEr-GH-nveYAZewry_MHZc9R8gUiyQV4dHrueBcLkD4paaAKLliOVzIquA123reAri4PeKtuguUvd_AGOu2zGQI8SGg84Q_8JA5KTA/s1600/Clessidra+don+Miguel.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="521" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqwEAtc5hTpo70WFvePfvKbmNkzxoZ7wMD0aCIKJEr-GH-nveYAZewry_MHZc9R8gUiyQV4dHrueBcLkD4paaAKLliOVzIquA123reAri4PeKtuguUvd_AGOu2zGQI8SGg84Q_8JA5KTA/s320/Clessidra+don+Miguel.jpg" width="307" /></a><a href="https://4.bp.blogspot.com/-9bmjiwfGynk/Wbkfc2l6NuI/AAAAAAACQOc/iP9jgRd1zRkp2_u5pg3Drcy1ul4MjwLTwCLcBGAs/s1600/Don%2BMiguel%2Bcelebra%2Bil%2Bmatrimonio%2Bdi%2BLuigina%2Be%2BGabriele%2B19-04-1976.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="697" data-original-width="960" height="232" src="https://4.bp.blogspot.com/-9bmjiwfGynk/Wbkfc2l6NuI/AAAAAAACQOc/iP9jgRd1zRkp2_u5pg3Drcy1ul4MjwLTwCLcBGAs/s320/Don%2BMiguel%2Bcelebra%2Bil%2Bmatrimonio%2Bdi%2BLuigina%2Be%2BGabriele%2B19-04-1976.jpg" width="320" /></a></div>
Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-73285761394026355842017-08-26T11:59:00.000+02:002017-09-12T15:21:49.219+02:00 QUANDO DAVANTI TI SI APRE UNA NUOVA VITA<br />
<br />
Quando si raffaccia lo spettro del cancro la paura, l'angoscia e la
depressione ricominciano inevitabilmente a fare capolino, malgrado le
rassicurazioni, l'affetto di familiari, parenti ed amici ed i progetti
non ancora completamente realizzati che hai fatto per combatterlo e
vincerlo la prima volta. Ma quando arriva, dopo 20 giorni, la diagnosi
negativa, la vita ti riesplode dentro e vorresti urlare e trasmettere a
tutti la tua gioia e la tua riconoscenza a chi ti ha risparmiato ancora
una volta, a chi ha contribuito perché ciò accadesse e a farti sentire
ulteriormente motivata a portare a termine i vecchi progetti e
realizzarne di nuovi.Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-82579680968736522802017-03-17T14:25:00.000+01:002017-09-12T15:22:47.922+02:00Ci sono dolori e dolori <span class="style1"><span class="style1">Il dolore causato da una malattia o da un incidente, può essere molto forte, insopportabile, ma prima o
poi ha un suo culmine e una sua fine anche se spesso lascia cicatrici più o meno visibili. Non tutti però lo sopportano allo stesso modo, perché spesso</span> il dolore più forte non è tanto
quello fisico quanto quello mentale, che abbiamo dentro di noi, quando
la nostra anima è triste e ha perso la giusta serenità.</span> Il
dolore dell'anima non "passa" come quello fisico, tuttavia, dopo che ha
raggiunto il suo culmine, ci abituiamo a conviverci finché diventa parte
di noi e contribuisce a farci crescere come persone e a comprendere il dolore dell'anima altrui.<br />
<br />Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-60332182426835166572017-03-10T00:30:00.000+01:002017-03-10T10:32:19.679+01:00Tempo di bilanci della mia vita di mamma<br /><br />Qualcuno sostiene che alla nascita tutti abbiamo due cordoni ombelicali, ma che uno solo venga reciso. Io penso invece che ci siano figli che per tutta la loro vita restano attaccati al cordone ombelicale materno, anche quando si creano la loro famiglia ed altri che sembra non lo siano mai stati, neanche quando erano in grembo, perciò il loro distacco dalla madre sembra apparentemente meno traumatico, come è successo a me, fiera della rivendicazione di autonomia del mio unico figlio, realizzatasi molto prima del suo matrimonio, allietato da 2 splendidi bambini, ma purtroppo finito dopo soli 7 anni. <br /><br />Nei 4 anni seguiti al dispiacere più grande della mia vita, in cui ho cercato di capire se e come possiamo aver sbagliato come educatori, tuttavia mio marito ed io non abbiamo mai dimenticato di essere genitori, malgrado le difficoltà e i problemi creati dalla nuova situazione familiare. Perciò abbiamo sempre cercato di aiutare come potevamo questo figlio rimasto orgoglioso della sua autonomia e per questo forse spesso anche ingrato nel rifiutare le nostre attenzioni e normali manifestazioni di affetto nei suoi confronti, aumentando le nostre preoccupazioni nel tenerci all'oscuro di suoi viaggi e soggiorni di lavoro anche all'estero e pensando che bastassero i nipotini a colmare il vuoto della sua assenza.<br /><br />Qualche giorno fa però ho avuto modo di leggere su uno dei più importanti socialnetwork, dove sono esclusa dalle sue amicizie, un commento ad un suo post pubblico riguardante la sua professione e, in parte, anche noi "Mio papà ha sempre sostenuto che la curiosità sia la virtù delle persone intelligenti...in effetti è croce e delizia di mille scombussolamenti della vita, ma indiscutibilmente molla incontrollata della mia crescita personale......"<br /><br />Anche se non sono citata questa è stata anche la cosa che ho sempre pensato anch'io sia come mamma che come insegnante e perciò questo riconoscimento da parte di mio figlio lo ritengo anche mio e mi fa dimenticare di colpo tutti i piccoli e grandi dispiaceri della mia vita, aggiungendo un punto positivo in più al mio bilancio di mamma proprio oggi che lo sono diventata 38 anni fa. Buon compleanno Michele! <br /><br /> Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-28250672003895116262016-06-18T14:49:00.002+02:002017-03-10T09:21:34.487+01:00Tutti pazzi per Christo Tutti pazzi per Christo e la sua Floating Piers, la passerella che permette di camminare sulle acque da Sulzano a Montisola e intorno all'isoletta privata di S. Paolo sul lago d'Iseo, già bellissimo di suo senza questa installazione "artistica", ma io continuo a
restare fuori dal coro e a rimanere scettica! Dopo aver visto i video di
chi ci è stato e ne è tornato entusiasta come <a class="profileLink" data-hovercard="/ajax/hovercard/user.php?id=1439340744" href="https://www.facebook.com/fotografologo">Gabriele</a>
resto del parere che sia solo una colossale operazione commerciale a
beneficio di pochi, che molti degli abitanti non hanno apprezzato, anzi
subìto. C'era proprio bisogno di questa passerella per sentirsi
cittadino del mondo e fraternizzare con chi non si conosce o non parla
la nostra lingua? Io sorrido e voglio bene anche a chi incontro al
supermercato, per strada, sulla metropolitana, ai vicini di casa .... Non so se tutti quelli
che cammineranno su questa passerella nella vita di tutti i giorni fanno
la stessa cosa. Per chi non potrà o o non vorrà andarci per altri motivi potrà vedere <a href="https://www.youtube.com/watch?v=EZMVKPoNShU&feature=em-uploademail">questo video</a> da chi si è sentito protagonista entusiasta. <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-9CtdhqV667Y/V2VFB6e8lNI/AAAAAAACOL0/1cR4F24nBv05f_yTq5daBC__eGdIt9ZtgCLcB/s1600/Christo%2Bpasserella%2BGabriele.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://2.bp.blogspot.com/-9CtdhqV667Y/V2VFB6e8lNI/AAAAAAACOL0/1cR4F24nBv05f_yTq5daBC__eGdIt9ZtgCLcB/s320/Christo%2Bpasserella%2BGabriele.jpg" width="320" /></a></div>
Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-38553395532021015342016-06-08T13:57:00.000+02:002016-06-10T22:40:48.177+02:00Sognando Itaca 2016Quest'anno la barca di Sognando Itaca arriverà davvero nell'isola di Ulisse nell'ultima tappa del 21 giugno, proprio il giorno del mio onomastico, per la <a href="https://www.ail.it/eventi-e-manifestazioni/giornata-nazionale-ail/gn-edizione-2016">Giornata Nazionale AIL per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma.</a> ,dopo la partenza da Trieste del 4 giugno e aver toccato 10 porti del mare Adriatico e Ionio. Quando ho incominciato a sognare anch'io nel 2008 di poter partecipare a questo viaggio, oltre alle uscite di velaterapia del Progetto Itaca sui nostri laghi, confesso che speravo davvero di riuscirci, ma ormai credo che potrò farlo solo con i miei mezzi. Tuttavia oggi è come se avessi raggiunto ugualmente Itaca,
quando ho avuto la comunicazione ufficiale della mia guarigione dopo 8
anni di controlli periodici, in seguito all'operazione e a un ciclo di chemioterapia per un carcinoma all'intestino. Perciò ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato a credere in questo sogno che ha contribuito alla guarigione, ma anche chi mi ha creato problemi che l' hanno resa più difficile, perché entrare in porto, dopo aver
superato tante tempeste della vita è una soddisfazione maggiore. Buon vento a chi
sta ancora navigando e non vede ancora il traguardo e la luce in fondo al tunnel, ma credo che la fiducia in se
stessi sia il vento che fa gonfiare le vele nella direzione giusta.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-c8lZ-Hn311A/V1lWksNmaFI/AAAAAAACNnE/rnDjaTixoxQHymdIHluloq27zdPXPWUsgCLcB/s1600/sognando%2BItaca%2B2016.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="283" src="https://4.bp.blogspot.com/-c8lZ-Hn311A/V1lWksNmaFI/AAAAAAACNnE/rnDjaTixoxQHymdIHluloq27zdPXPWUsgCLcB/s320/sognando%2BItaca%2B2016.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
La locandina col programma di Sognando Itaca 2016 </div>
Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-7867833076981925392016-05-08T20:43:00.002+02:002016-06-10T10:39:14.422+02:00L'amore per la mamma è per sempre Questa dozzina di rose rosse sono quelle fiorite in pochi giorni in un enorme vaso sul mio balcone, dove ho trapiantato in tempi diversi 3 piantine rinsecchite dal cimitero in cui è sepolta la mamma di mio marito. 12 rose rosse sono il
simbolo di un amore per sempre come credo sia quello per la mamma, perciò voglio dedicare questa splendida fioritura:<br />
1) alla mia mamma Rosa che mi manca da 4 anni,<br />
2) a tutte le mamme che non ce
l'hanno più, <br />
3) alle mamme dimenticate,<br />
4) alle mamme in attesa,<br />
5) alle mamme che hanno paura di esserlo,<br />
6) alle
donne che non sono mai state mamme, ma vorrebbero esserlo, <br />
7) alle mamme
che non hanno più figli che si ricordino di loro, perché strappati
troppo presto alla vita da crudeli malattie o da morti violente.<br />
8) alle
donne che assistono con amore di mamma figli altrui, persone malate o
bisognose sia come lavoro, che come volontarie,<br />
9) alle mamme che oggi
soffrono in ogni angolo del pianeta,<br />
10) alle mamme che sanno perdonare anche i figli più ingrati,<br />
11) alle mamme coraggiose, <br />
12) alle mamme che sanno infondere
coraggio.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVJVGoAV9p3Czede4zD7r-QWCuBqOV04svLVRgljR-PvlquvUQsM__F_lOjuT7JNmuxWTMrUZlxOE9z14pt2oJnuTKdQEuU_HyP-yGZiQtUHCNWqQL2UsfK9-6hrnslWF0mOq5SPyDx8I/s1600/6+maggio+RoseRosse12.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="219" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVJVGoAV9p3Czede4zD7r-QWCuBqOV04svLVRgljR-PvlquvUQsM__F_lOjuT7JNmuxWTMrUZlxOE9z14pt2oJnuTKdQEuU_HyP-yGZiQtUHCNWqQL2UsfK9-6hrnslWF0mOq5SPyDx8I/s320/6+maggio+RoseRosse12.jpg" width="320" /></a></div>
Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-49483758112532495172015-05-09T23:46:00.001+02:002015-10-12T14:39:56.349+02:00Prima che ti conoscessi <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-H74slOqOfJw/VU5rgOvozpI/AAAAAAAAbNU/DPDHr03ioAg/s1600/rosy-HR1944.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-H74slOqOfJw/VU5rgOvozpI/AAAAAAAAbNU/DPDHr03ioAg/s320/rosy-HR1944.jpg" width="285" /></a></div>
<b>Cara mamma questa è una delle fotografie dell'album della nostra famiglia che amo di più, anche se non ti conoscevo ancora. Nell'originale eri ritratta accanto a tua sorella Giulia e assomigliavate entrambe a due attrici famose negli anni '40 e '50. Era il 1944, l'anno in cui hai perso il tuo amato fratello Luigi, da cui ho preso il nome, ucciso mentre tentava di sfuggire alla cattura da parte dei tedeschi e probabilmente era quello il motivo che spiega la tristezza che vela il tuo sguardo dolcissimo. Avevi solo 16 anni e forse sognavi una vita diversa da quella che ti aspettava, ma non hai mai perso, col passare degli anni, quel sorriso anche nei momenti più difficili e cupi per te e per la nostra famiglia.Quando ti guardo in questa foto mi infondi la speranza, il coraggio e la serenità che credo di aver perso, perchè, anche se sono "grande" e nonna, ho ancora bisogno di te e penso che se avessi potuto scegliere la mia mamma avrei scelto sicuramente te. Auguri mamma ovunque tu sia e veglia su tutti noi </b><br />
<br />Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-52279188250431462922015-05-01T16:57:00.002+02:002015-10-12T14:37:45.879+02:001° Maggio visto da un bambino<b>
<span style="font-size: small;">Ieri pomeriggio al termine della cena conversavo piacevolmente coi miei nipotini, in attesa di essere riportati alla loro mamma dal papà. Mi informavo sulle loro attività scolastiche ed extra-scolastiche durante la settimana "corta" che stava per finire e di quelle future, quando ho chiesto se sapevano che cosa si festeggiava oggi. Prontamente Alessandro, il più piccolo,4 anni, ha bruciato la risposta della sorella: " Certo, nonna!!! E' la festa della mamma".
Subito Francesca lo ha corretto dicendogli che la festa della mamma sarà domenica prossima e che il 1° Maggio è la Festa dei lavoratori. Pronta la risposta di Alessandro: " Allora è anche la festa della mamma, perché lei fa tanti lavori" Come dargli torto? Perciò auguri a tutti i lavoratori che di questi tempi hanno la fortuna di avere un lavoro retribuito, ma anche a tutte le mamme che ne hanno anche uno non ricompensato con denaro, ma con l'affetto e la riconoscenza dei loro cari.</span></b>Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-2479229558829431962015-03-04T13:27:00.002+01:002015-03-04T13:29:48.926+01:00Alla ricerca della pace<br />
<span style="font-size: large;"><span style="color: red;"><b> La causa fondamentale del conflitto</b></span></span><br />
<b><span style="color: red;"> </span><span class="text_exposed_show">(Capitolo 24 di "Energia, attenzione, consapevolezza, violenza" </span> )</b><br />
<br />
<i><b><span style="font-size: large;">"Per avere la pace nel mondo,
non pensate che basti desiderarla, se poi nelle vostre relazioni
quotidiane siete aggressivi, possessivi e alla costante ricerca di
sicurezza in questa vita o nell’altra. Dovete capire qual è la causa
fondamentale del conflitto, del dolore e toglierla di mezzo. Non vi
basta mettervi a cercare la pace fuori di voi. Ma, vedete, noi siamo
molto pigri. Siamo troppo pigri per prenderci la responsabilità di
capire no<span class="text_exposed_show">i stessi e questa tremenda
pigrizia, che in realtà è una forma di presunzione, ci fa pensare che
spetti ad altri risolvere il problema e procurarci la pace.<br /> Oppure
pensiamo che basti togliere di mezzo quelle persone, che a quanto sembra
non sono nemmeno tante, che hanno il potere di scatenare le guerre.
Quando una persona è in conflitto dentro di sé, semina il conflitto
anche fuori di sé. Solo noi possiamo portare la pace in noi stessi e nel
mondo, <span style="color: red;">perché noi siamo il mondo</span>" .</span></span></b></i><br />
<span style="font-size: large;"><span class="text_exposed_show"><br /></span></span>
<span style="color: red;"><b><span class="text_exposed_show"><br /></span></b></span>
<b><a href="http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/krishnamurti/enatconvio.htm">da "Il libro della vita" di (Jiddu Krishnamurti) (Aequilibrium ed.) </a></b><br />
<br />
<b>Per chi volesse leggere tutto il libro cliccare sul titolo qui sopra </b>Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-54887793800189692862015-02-21T14:55:00.000+01:002015-02-22T18:23:56.576+01:00Guardare con un occhio, poi con l’altro. Poi con tutti e due. <div class="btit">
<b><span style="color: #444444;"><span style="background-color: white;"><span style="font-size: large;">....E rimane la paura di vedere davvero. </span></span></span></b><br />
<h2>
<b><span style="color: #444444;"><span style="background-color: white;"><span style="font-size: large;"> </span></span></span></b></h2>
</div>
<div class="btit">
<b><span style="color: #444444;"><span style="background-color: white;"><span style="font-size: large;"><span style="font-weight: normal;">Mentre cercavo notizie sulla visione dei 2 occhi dopo il primo intervento di cataratta, mi sono imbattuta per caso in questo bellissimo articolo del giornale online "domani" purtroppo chiuso a fine dicembre del 2011.</span></span></span></span></b></div>
<div class="btit">
<span style="color: #444444;"><b>
</b><span style="background-color: white;"><b>
</b><span style="font-size: large;"><b><span style="font-weight: normal;"> La sua lettura mi ha aiutato a rifletter</span></b>e che </span></span></span><span style="color: #444444;"><span style="background-color: white;"><span style="font-size: large;">può essere considerata <span data-ft="{"tn":"K"}" data-reactid=".6n.1:3:1:$comment399939460182848_399994733510654:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body"><span class="UFICommentBody" data-reactid=".6n.1:3:1:$comment399939460182848_399994733510654:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0"><span data-reactid=".6n.1:3:1:$comment399939460182848_399994733510654:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.0"><span data-reactid=".6n.1:3:1:$comment399939460182848_399994733510654:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.0.$end:0:$0:0">una metafora, una riflessione e
un'esortazione a non guardare, ma anche a non ascoltare, né leggere, né mangiare ecc da
un unico punto di vista, ma tenendo conto di entrambe, senza la paura
di vedere davver</span></span><span data-reactid=".6n.1:3:1:$comment399939460182848_399994733510654:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3"><span data-reactid=".6n.1:3:1:$comment399939460182848_399994733510654:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0"><span data-reactid=".6n.1:3:1:$comment399939460182848_399994733510654:0.0.$right.0.$left.0.0.1:$comment-body.0.3.0.$end:0:$0:0">o,
anche in politica, nell'alimentazione, nella religione, nella scuola.
La mia ricerca era scaturita dalla constatazione della mia reale
situazione subito dopo l'operazione all'occhio destro, che la
visione con un occhio solo perde di profondità. Con quello operato
inoltre era come se guardassi da un vetro appannato, a causa
dell'eccessiva infiammazione post operatoria, per cui ho dovuto
ribendare l'occhio ancora per qualche giorno Tuttavia ogni tanto facevo
la prova per vedere se miglioravo e quando provavo a guardare con tutti e
due speravo sempre di riuscire a fare la somma corretta delle due
visioni. Oggi sto meglio, ma sono ancora lontana dal riuscirci, però mi sforzo di guardare con entrambe gli occhi
anche nella vita.</span></span></span></span></span></span></span></span><b><i> </i></b><br />
<b><i> </i></b>
</div>
<i><span style="font-size: large;">"C’è un gioco che faccio da quando sono piccolo. È un gioco strano. Ma
a me piace. È il gioco delle prospettive. Sarà un gioco abbastanza
banale. Ma mi rendo conto di come nel complesso abbia una certa
importanza, almeno per me. A volte davanti allo specchio, guardando una
cosa o una persona, mi piace sempre chiudere un occhio, l’occhio destro
per esempio, e guardare con l’altro occhio. Poi dopo faccio il
contrario, chiudo l’occhio sinistro e vedo le cose con quello destro. E
alla fine chiudo gli occhi per un momento e poi li apro tutti e due.</span></i><br />
<i><span style="font-size: large;">
</span></i><i><span style="font-size: large;">L’effetto è sempre particolare. Con un occhio abbiamo sempre
l’impressione di vedere tutto. E forse vediamo il nostro tutto, il tutto
che può vedere un solo occhio. Ma c’è sempre una piccola barriera. Non
riusciamo a vedere il tutto. E poi quando facciamo il cambio e guardiamo
le cose con l’altro occhio ci rendiamo conto che vediamo la stessa cosa
con particolari diversi. Questa nuova prospettiva ci porta ancora il
tutto che può vedere l’altro occhio. Poi quando apriamo tutti e due gli
occhi ci rendiamo conto che per vedere il tutto bisogna fare la somma
delle due prospettive. È una cosa sicuramente banale.</span></i><br />
<i><span style="font-size: large;">
</span></i><i><span style="font-size: large;">Ma questa riflessione mi porta ad una domanda: come mai malgrado
tutto, malgrado il fatto che abbiamo sempre i due occhi aperti, vediamo
sempre con una sola prospettiva? Con un solo occhio? Cosa ci porta a
fare cosi tanta fatica a vedere le cose con una prospettiva più ampia. È
vero non possiamo non partire che da noi stessi. Nelle cose che
facciamo, nei rapporti che creiamo, negli incontri del nostro quotidiano
ci poniamo sempre con quello che siamo. E facciamo fatica a vedere il
mondo, le cose in funzione di come stanno le persone che abbiamo di
fronte. E qualche volta ho questa impressione che siamo sempre a
nascondere qualcosa. Abbiamo sempre paura di fare vedere le cose come
sono.E ci nascondiamo. Dietro le cose, gli amici, la casa, gli oggetti, la
famiglia. Dietro i vestiti. Si, è come essere sempre vestiti. Il
vestito per me è la cosa che per eccellenza esprime il desiderio di
nascondersi dietro qualcosa. Di nascondere qualcosa. Da quando l’uomo
per una ragione o un’altra ha cominciato a nascondere le parte più
intime del suo corpo. Poi pian piano a nascondere tutto il suo corpo. E
adesso a usare il vestito come sinonimo di bellezza. Nascondere le sue
imperfezioni, la sua realtà, quello che è. Nei discorsi che faccio con
le persone che incontro nel mio quotidiano mi rendo conto di come ho
tendenza a partire sempre da me stesso. Da Cleo. Vedo le cose e la vita
con il mio occhio aperto. Faccio quasi sempre come tutti. Non mi rendo
conto o faccio fatica a vedere le cose dalla prospettiva dell’altra
persona che ho di fronte. Ma poi, quello che faccio di solito, a casa,
da solo mi metto davanti allo specchio e mi pongo delle domande. Cerco
di darmi delle risposte.</span></i><br />
<i><span style="font-size: large;">
</span></i><i><span style="font-size: large;">E mi rendo conto che dovrò impegnarmi a guardare il mondo con due occhi. I miei due occhi." </span></i><br />
<b><i>di
<a href="http://domani.arcoiris.tv/author/cleophas-adrien-dioma/" rel="author" title="Articoli scritti da: Cleophas Adrien Dioma">Cleophas Adrien Dioma</a></i></b>Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-26221284816734067462015-01-05T15:16:00.001+01:002015-01-05T15:22:02.678+01:00Pino Daniele resterà sempre con noi <span style="font-size: large;"><b>Quando un uomo e un musicista della levatura di Pino Daniele ci lascia così improvvisamente c'è poco da dire, ma la sua musica e le sue canzoni lo hanno reso immortale, perché, oltre ad essere un grandissimo artista, era una persona VERA. </b></span><br />
<span style="font-size: large;"><b>Il suo sorriso resterà sempre nel nostro cuore con le parole delle sue canzoni </b></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-JM8fxm5YpBc/VKqa_iSxKII/AAAAAAAAaEc/1V3M4J-EesY/s1600/Pino%2BDaniele1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-JM8fxm5YpBc/VKqa_iSxKII/AAAAAAAAaEc/1V3M4J-EesY/s1600/Pino%2BDaniele1.jpg" height="206" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><b> <a href="https://www.youtube.com/watch?v=tlQM5tgBpcw&index=1&list=PLCD6C26E29D8A9AA1">Pino Daniele play list</a></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-21506149432062610392014-12-21T19:09:00.002+01:002014-12-27T08:47:47.906+01:00Amore e odio: aforismi pensieri e riflessioni<b>Nell'imminenza del Natale sembra che tutti, me compresa, siano disposti a fare buoni propositi e ad augurare agli altri e a se stessi amore, serenità, gioia, ma mi rendo conto che non è mai serpeggiato come in questo periodo, complice la crisi economica, tanto odio non solo fra i popoli della Terra, ma anche fra gli appartenenti alla stessa razza, religione, nazione, regione, provincia, città, quartiere e, purtroppo alla stessa famiglia. Tutti disposti ad attribuire ad altri la responsabilità delle proprie difficoltà, dei propri fallimenti, dei propri errori, esprimendo nei vari network parole di ODIO nei confronti di chi non la pensa come lui o di chi ritiene di essere stato ferito, danneggiato, ostacolato, rimproverato ....o....troppo amato.</b><br />
<b>Bierce affermava “L’odio è il sentimento più appropriato di fronte all’altrui superiorità”,</b><br />
<b>mentre Cicerone, riportando una citazione di Ennio, diceva “Si odia chi si teme”,</b><br />
<b>Cesare Pavese ne <i>Il mestiere di vivere</i>, scriveva “Si odiano gli altri, perché si odia se stessi”.</b><br />
<b>Anche Hermann Hesse sosteneva che: "Quando odiamo qualcuno, odiamo nella sua immagine qualcosa che è dentro di noi. Invece ciò che fa parte di noi non ci disturba"</b><br />
<b>Primo Levi diceva “La ragione deve controllare l’odio”, ma spesse
volte ci rendiamo conto che proprio dove non arriva la prima arriva il
sentimento avverso che proviamo verso qualcuno o qualcosa che ci provoca
dolore e che ci fa star male.</b><br />
<b>C’è chi dice che l’odio si possa trasformare in amore perché in fondo sono il risvolto della stessa medaglia. Io penso che sia più facile il contrario, ma che spesso scambiamo per odio quello che in realtà è solo rancore, indignazione, insofferenza e che non si riesca ad odiare e nello stesso tempo sentirsi a posto con la propria coscienza, senza avere rimorsi e che perciò chi odia voglia sopprimere quei sentimenti che non vuole accettare per sè Quindi per non provare odio bisogna imparare prima a perdonare se stessi Solo così poi riusciremo a perdonare chi ci ha fatto del male.</b><br />
<br />Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-5501992135093773732014-10-24T11:54:00.001+02:002014-10-24T11:57:15.942+02:00Ancora sull'abbraccio <span style="font-size: small;"><b>Riporto</b></span><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><b> una bella citazione tratta da un libro che presto voglio leggere e che conferma la teoria dell'abbraccio già enunciata in <a href="http://luiginabs.blogspot.it/search?q=abbraccio">altri post miei </a>e dell'amica blogger Maria Teresa del blog <a href="http://teresin-del-pigo.blogspot.it/">Più avanti è la tua vita </a></b> </span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b><i>[...] Ogni fenomeno emotivo suscitato dall’ abbraccio, si riconfigura come una rigenerante oasi di pace. Essere abbracciati significa ricevere, su un piano psicologico, tutto ciò di cui abbiamo bisogno per vivere: amore, nutrimento, calore, protezione. L’ abbraccio è essenziale per la sopravvivenza di ognuno di noi.
Le persone che non ricevono mai abbracci o che ben pochi ne hanno ricevuti durante l’ infanzia, sono inconfondibili, è possibile riconoscerle fra mille per via di quella dura corazza che hanno dovuto costruire intorno alla loro anima.
Non venire mai stretti tra le braccia di qualcuno che amiamo, ci proietta in una dimensione di solitudine atroce, dove l’ unica soluzione possibile sembra essere quella di rafforzare il nostro carattere oltre i limiti umani per riuscire a farcela anche da soli.
Ma si tratta di un pensiero ingenuo perchè, in quanto uomini, abbiamo bisogno di qualcuno per poter andare avanti, sul quale appoggiarci, al quale chiedere aiuto. La corazza dunque, avvolgendo la nostra anima, non può che peggiorare le cose, perchè ostacola ogni tipo di contatto o la partecipazione emotiva con le persone che ci circondano.
Gli altri "sentono" che non desideriamo essere abbracciati, che non siamo disponibili perchè avvolti da una sorta di filo spinato che impedisce l’ accesso alla nostra anima.
Ma stando così le cose, se queste persone non vengono aiutate o avvicinate in qualche modo, rischiano di isolarsi sempre di più, privandosi degli aspetti migliori dell’ esistenza e delle emozioni più piacevoli e positive.[...]
(Il gioco delle passioni " A. Carotenuto) </i> </b></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/hN8CKwdosjE?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<b>Ecco in questo video come qualcuno anche in Italia ha cercato di aiutare queste persone offrendo abbracci gratis come nell'iniziativa sociale nata a Sidney<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Sydney" title="Sydney"></a>, in Australia, ed in seguito diffusasi in molte altre città del mondo.Vi partecipano persone comuni che offrono, appunto, <i>abbracci gratis</i> (<i>free hugs</i>) ai passanti, in luoghi pubblici come parchi e grandi vie pedonali.</b><br />
<b>
</b>
<b>
</b><b>L'organizzatore originale dell'iniziativa ha affermato che lo scopo
degli "abbracci gratis" è semplicemente quello di offrire un atto
casuale di gentilezza disinteressata.</b><br />
<b>Purtroppo al giorno d'oggi molti sono diffidenti ad accettarli, a causa dei recenti episodi di cronaca con protagonisti individui che hanno approfittato del buon cuore delle persone per truffarle estorcendo loro denaro disonestamente. Questo si nota anche nel video dalla titubanza iniziale di molti che non sono a conoscenza di questa bella iniziativa attraverso i social network </b><br />
<sup class="reference" id="cite_ref-smh_2-0"><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Abbracci_gratis#cite_note-smh-2"></a></sup>Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-58779587796461898752014-10-14T21:02:00.004+02:002014-10-14T21:05:19.737+02:00Progetto "ADOTTATECI PER LO STUDIO"Ricordate i miei amici PEPPO E ADRIANA di cui vi avevo parlato qualche anno fa in <a href="http://luiginabs.blogspot.it/search?q=San+Nicolas">questi post </a>e la loro scuola di falegnameria a San Nicolas in Ecuador? Malgrado numerose vicissitudini e ostacoli non hanno ancora finito di spendere la loro vita per gli altri con la stessa convinzione e amore di allora. Oggi ho riabbracciato Adriana che mi ha messo al corrente del loro nuovo progetto "ADOTTATECI PER LO STUDIO"col sostegno dell'Associazione Amici San Nicolas ECUADOR-ONLUS pregandomi di divulgarlo anche attraverso il mio blog , anche se purtroppo non ha più molti seguaci, soffocato da Facebook.<br />
Potrete leggere i dettagli del progetto in questa locandina dove troverete tutte le indicazioni per aiutare Peppo e Adriana a realizzarlo.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-k8Rodh6zqIY/VD1y6iN3cTI/AAAAAAAAZzM/3k15incGp5s/s1600/s-nicolas001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-k8Rodh6zqIY/VD1y6iN3cTI/AAAAAAAAZzM/3k15incGp5s/s1600/s-nicolas001.jpg" height="640" width="452" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-lSvJ1PigXT8/VD1zGuYWdFI/AAAAAAAAZzU/jRo9CINsM2c/s1600/s-nicolas002.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-lSvJ1PigXT8/VD1zGuYWdFI/AAAAAAAAZzU/jRo9CINsM2c/s1600/s-nicolas002.jpg" height="205" width="320" /></a></div>
Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-89048624629959489662014-10-12T18:12:00.001+02:002014-10-12T18:39:06.030+02:00ORPHO: Gli sguardi che attraversano il tempo - Gabriele C...Forse nostro figlio non ha ereditato la stessa passione del padre, ma confido che i nostri nipoti, che manifestano già da piccoli la curiosità e il piacere di guardare e riguardare le fotografie e gli oggetti dei momenti più significativi della nostra famiglia, sappiano conservare, con lo stesso amore e passione del loro nonno, questo inestimabile patrimonio di affetti e conoscenze, così bene illustrato e descritto da Tony Graffio, dopo aver partecipato al seminario "Vedi e tocca"del 5 ottobre presso Image Academy a Brescia durante l'evento Phototrace 2014 <br />
<a href="http://ortodossiafotografica.blogspot.com/2014/10/gli-sguardi-che-attraversano-il-tempo.html?spref=bl">ORPHO: Gli sguardi che attraversano il tempo - Gabriele C...</a>: Un bell'esemplare di Halo daguerreotype raffigurante una giovane donna. Gli aloni in questo caso erano un abbellimento del ritrat...Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-59006415838273453642014-10-03T19:28:00.002+02:002014-10-03T19:51:36.025+02:00Festa dei nonni 2014 Ieri era la festa dei nonni. Quest'anno, per la prima volta, siamo stati festeggiati in modo diverso dai nostri nipotini, ma sempre in modo piacevole. Infatti Francesca ha iniziato a frequentare la scuola primaria dove ha preparato questo bellissimo disegno che ci ha portato tutta emozionata ieri insieme ad Alessandro e a papà Michele. Quando le ho detto che lo metterò in cornice, le brillavano gli occhi di felicità e a me di commozione come quel cuore d'argento.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioA7Aq-ZOQi9MzPElb2VqrMkOTqCylFRVb6KKkw_Q3i8AIJW-rEmVABp5XEhZDoJpPAWDl6GdVyzlDHdVNpLupwsGSUKLeDgi9Pt0-d5CO2Y9jih68SZmEqr7R3grFgcLqtgkKsvBO3lM/s1600/Foto1135.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioA7Aq-ZOQi9MzPElb2VqrMkOTqCylFRVb6KKkw_Q3i8AIJW-rEmVABp5XEhZDoJpPAWDl6GdVyzlDHdVNpLupwsGSUKLeDgi9Pt0-d5CO2Y9jih68SZmEqr7R3grFgcLqtgkKsvBO3lM/s1600/Foto1135.jpg" height="320" width="215" /></a></div>
Tuttavia ho dovuto subito ricompormi, perché Alessandro reclamava la nostra attenzione al suo invito per la festa dei nonni, tradizionalmente festeggiati alla scuola dell'infanzia qualche giorno dopo. Quest'anno sarà venerdì 10 ottobre, ma, come anticipo, mi ha portato a vedere il bellissimo disegno del suo Angelo custode che ha realizzato a scuola, essendo ieri la festa degli Angeli Custodi. Subito l'ho fotografato per conservarne il ricordo, perchè poi doveva portarlo a vedere alla sua mamma. Per i nonni ci sarà una sorpresa venerdì alla loro festa. <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-E_-XYp0MAeI/VC7bYo7EcaI/AAAAAAAAZtg/InhiJhFc5vc/s1600/Invito%2BAle%2Bfesta%2Bdei%2BNonni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-E_-XYp0MAeI/VC7bYo7EcaI/AAAAAAAAZtg/InhiJhFc5vc/s320/Invito%2BAle%2Bfesta%2Bdei%2BNonni.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-sDl7dODoVq8/VC7bfo7fKVI/AAAAAAAAZto/t23Qv0jo-es/s1600/Angioletto%2Bdisegnato%2Be%2Bcolorato%2Bda%2BAlex%2Bfesta%2Bdei%2Bnonni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-sDl7dODoVq8/VC7bfo7fKVI/AAAAAAAAZto/t23Qv0jo-es/s320/Angioletto%2Bdisegnato%2Be%2Bcolorato%2Bda%2BAlex%2Bfesta%2Bdei%2Bnonni.jpg" /></a></div>
Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-8402746585927033282014-09-13T15:53:00.000+02:002014-09-15T11:27:52.754+02:00GUERRA E PACE <br />
<b>Quelli che invocano sempre la pace </b><br />
<b>Quelli che non vogliono fare la pace </b><br />
<b>Quelli che per fare la pace fanno la guerra </b><br />
<b>Quelli che fanno la guerra per non fare la pace </b><br />
<b>Quelli che vogliono educare gli altri alla pace </b><br />
<b>Quelli che non sanno neanche educare se stessi alla pace </b><br />
<b>Quelli che per educare alla pace fanno la guerra </b><br />
<b>Quelli che credono di saper tutto sulla pace </b><br />
<b>Quelli che credono di saper tutto sulla guerra </b><br />
<b>Quelli che hanno solo letto “ Guerra e pace” </b><br />
<b>Quelli non hanno mai letto “Guerra e pace” </b><br />
<b>Quelli che sono contrari alle marce per la Pace </b><br />
<span style="font-size: small;"><b>Quelli che credono di essere pacifisti solo perché sventolano la bandiera della pace </b></span><br />
<span style="font-size: large;"><b>Quelli che non hanno ancora capito che la pace inizia fra le mura domestiche </b></span><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-5KSbh6bOzm4/VBRKjxyI6VI/AAAAAAAAZl0/AMBz8X7GUUg/s1600/mafalda-pace.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-5KSbh6bOzm4/VBRKjxyI6VI/AAAAAAAAZl0/AMBz8X7GUUg/s400/mafalda-pace.jpeg" height="192" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-5KSbh6bOzm4/VBRKjxyI6VI/AAAAAAAAZl0/AMBz8X7GUUg/s1600/mafalda-pace.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-rbrOgUKLYvA/VBRH1J3K_WI/AAAAAAAAZlk/H2FJ7AAbkew/s1600/FAVOLEDIPACE_RID.jpg" imageanchor="1"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-rbrOgUKLYvA/VBRH1J3K_WI/AAAAAAAAZlk/H2FJ7AAbkew/s400/FAVOLEDIPACE_RID.jpg" /></a> </div>
<span style="font-size: large;"><b>Favole di pace un libro di Mario Lodi
</b> </span><br />
<b>"L'aereo era arrivato sulla grande città e il generale ordinò: Butta la strabomba sul nemico! Il pilota guardò giù e vide bambini che giocavano. E pensò: Se sgancio li ammazzo! Butta la bomba! ordinò il re arrabbiato. Il pilota non ubbidiva, volava e cercava il nemico, e diceva: 'Vedo solo bambini e gente che lavora, il nemico non lo vedo, il nemico non c'è'. Il re e il generale gridarono insieme: Sono loro il nemico! Sgancia e distruggili. Ma il popolo e i soldati urlarono tutti insieme: NO. Urlarono tanto forte che il pilota li sentì. Allora tornò indietro, volò sul castello e disse al re: La bomba la butto addosso a te! Assieme al generale il re scappò e da quel giorno un'altra storia incominciò. In tutta la terra una storia senza guerra" Età di lettura: da 6 anni"</b>Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-66737763203866475832014-09-11T14:14:00.003+02:002014-09-11T14:26:09.922+02:00Dopo 13 anni sempre più attualeIl paradosso del nostro tempo:
Pensieri dopo l´11 settembre
Il paradosso del nostro tempo nella storia è che
abbiamo edifici sempre più alti, ma moralità più basse,
autostrade sempre più larghe, ma orizzonti più ristretti.
Spendiamo di più, ma abbiamo meno,
comperiamo di più, ma godiamo meno.
Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole,
più comodità, ma meno tempo.
Abbiamo più istruzione, ma meno buon senso,
più conoscenza, ma meno giudizio,
più esperti, e ancor più problemi,
più medicine, ma meno benessere.
Beviamo troppo, fumiamo troppo,
spendiamo senza ritegno, ridiamo troppo poco,
guidiamo troppo veloci, ci arrabbiamo troppo,
facciamo le ore piccole, ci alziamo stanchi,
vediamo troppa TV, e preghiamo di rado.
Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà,
ma ridotto i nostri valori.
Parliamo troppo, amiamo troppo poco
e odiamo troppo spesso.
Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere,
ma non come vivere.
Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni.
Siamo andati e tornati dalla Luna,
ma non riusciamo ad attraversare la strada
per incontrare un nuovo vicino di casa.
Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non lo spazio interno.
Abbiamo creato cose più grandi, ma non migliori. Abbiamo pulito
l'aria, ma inquinato l'anima. Abbiamo dominato l'atomo, ma non i
pregiudizi.
Scriviamo di più, ma impariamo meno.
Pianifichiamo di più, ma realizziamo meno.
Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare.
Costruiamo computers più grandi per contenere più informazioni, per
produrre
più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno.
Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta,
grandi uomini e piccoli caratteri, ricchi profitti e povere
relazioni.
Questi sono i tempi di due redditi e più divorzi,
case più belle ma famiglie distrutte.
Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e
getta, della moralità a perdere, delle relazioni di una notte, dei
corpi sovrappeso e delle pillole che possono farti fare di tutto,
dal rallegrarti al calmarti, all'ucciderti.
E' un tempo in cui ci sono tante cose in vetrina
e niente in magazzino.
Un tempo in cui la tecnologia può farti arrivare questa
lettera, e in cui puoi scegliere di condividere queste
considerazioni con altri, o di cancellarle.
Ricordati di spendere del tempo con i tuoi cari ora, perchè
non saranno con te per sempre.
Ricordati di dire una parola gentile a qualcuno
che ti guarda dal basso in soggezione,
perchè quella piccola persona presto crescerà
e lascerà il tuo fianco.
Ricordati di dare un caloroso abbraccio
alla persona che ti sta a fianco,
perchè è l'unico tesoro che puoi dare con il cuore
e non costa nulla.
Ricordati di dire "vi amo" ai tuoi cari, ma soprattutto
pensalo.
Un bacio e un abbraccio possono curare ferite
che vengono dal profondo dell'anima.
Ricordati di tenerle le mani e godi di questi momenti,
perchè un giorno quella persona non sarà più lì.
Dedica tempo all'amore, dedica tempo alla conversazione, e
dedica tempo per condividere i pensieri preziosi della tua mente.
E RICORDA SEMPRE:
la vita non si misura da quanti respiri facciamo,
ma dai momenti che ci tolgono il respiro.
Istitutodeva - Via Volturno n.80 - Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2940730169696079696.post-11312898604628888322014-09-02T09:59:00.001+02:002020-03-31T20:08:27.158+02:00Lacrime di donna<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9hkppo6GP5aHsjRR_05r8hz5awnvt7eLRtKwyErpZAT7gAR-HeSj93hcFvTec2oe5WBKj992ypB1xd2jGxbMOtWs7QtWCsRAvOanZYxk0ZXPnQiBkv63oAeVp6nFKQezfsNcaPEJUj2I/s1600/lacrime-donne.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9hkppo6GP5aHsjRR_05r8hz5awnvt7eLRtKwyErpZAT7gAR-HeSj93hcFvTec2oe5WBKj992ypB1xd2jGxbMOtWs7QtWCsRAvOanZYxk0ZXPnQiBkv63oAeVp6nFKQezfsNcaPEJUj2I/s320/lacrime-donne.jpg" width="320" /></a></div>
<a href="https://www.blogger.com/"></a><br />
Un bambino chiede alla mamma: «Perché piangi?».<br />
«Perché sono una donna» gli risponde.<br />
«Non capisco» dice il bambino.<br />
La mamma lo stringe a sé e gli dice: «E non potrai mai capire…»<span class="text_exposed_show"><br /> Più tardi il bambino chiede al papà: «Perché la mamma piange?»<br /> «Tutte le donne piangono senza ragione», fu tutto quello che il papà seppe dirgli.<br /> Divenuto adulto, chiese a Dio: «Signore, perché le donne piangono così facilmente?»<br /> E Dio rispose:<br /> «Quando l’ho creata, la donna doveva essere speciale.<br /> Le ho dato delle spalle abbastanza forti per portare i pesi del mondo,<br /> e abbastanza morbide per renderle confortevoli.<br /> Le ho dato la forza di donare la vita,<br /> quella di accettare il rifiuto che spesso le viene dai suoi figli.<br /> Le ho dato la forza per permetterle di continuare quando tutti gli altri abbandonano.<br /> Quella di farsi carico della sua famiglia senza pensare alla malattia e alla fatica.<br /> Le ho dato la sensibilità di amare i suoi figli di un amore incondizionato,<br /> anche quando essi la feriscono duramente.<br /> Le ho dato la forza di sopportare il marito nelle sue debolezze<br /> e di stare al suo fianco senza cedere.<br /> E finalmente, le ho dato lacrime da versare quando ne sente il bisogno.<br /> Vedi figlio mio, la bellezza di una donna<br /> non è nei vestiti che porta, né nel suo viso, o nella sua capigliatura.<br /> La bellezza di una donna risiede nei suoi occhi.</span><br />
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<span class="text_exposed_show">Poesia Camerunense </span>Luiginahttp://www.blogger.com/profile/09985286526184509103noreply@blogger.com0