mercoledì 20 agosto 2014

Riflessioni sulla Lettera di un anziano padre al figlio

 Non basta un click per cancellarmi dalla tua vita, come hai fatto sul libro delle facce.
Sorrido quando ricordo il tuo commento ironico al mio apprezzamento alla toccante "Lettera di un anziano padre al figlio" di autore anonimo, postata in quella sede da mio fratello-

"Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi... abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo. Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere... ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi. Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare... ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno. Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l'abc; quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso... dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire: la cosa più importante non è quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti li che mi ascolti. Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l'ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi. Quando dico che vorrei essere morto... non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive. Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po' del tuo tempo, dammi un po' della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l'ho fatto per te. Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti darò un sorriso e l'immenso amore che ho sempre avuto per te. Ti amo figlio mio anche se mi ignori "

"Mamma e zio...non siete abbastanza anziani per avvalervi di questa lettera"  dicesti 
Forse questo ti autorizza a spazientirti se ti chiedo due volte la stessa cosa, perché non ho capito quello che mi hai detto stizzito fra i denti, girandomi le spalle  o a dare del "coglione" a tuo padre per averti dato torto nelle decisioni prese nei tuoi confronti. L'età spesso è una cosa relativa. Ci sono giovani che mentalmente sono più vecchi  di un novantenne, ma nessuno di noi sà  se arriverà e in quali condizioni alla vecchiaia, né ha il diritto di giudicare se un'altro ci è arrivato, né di essere giudicato " non abbastanza anziano" per avvalersi del contenuto di questa lettera che esprime stati d'animo che condivide.

martedì 5 agosto 2014

LE COSE BELLE PRIMA O POI FINISCONO

Lo so da sempre e anche questa volta me l'aspettavo. Ma quando oggi ho avuto la certezza che il mio sogno del Progetto Itaca stava per finire, confesso che ci sono rimasta male, anche se sono consapevole che è meglio essere guariti, che avere ancora bisogno di questa cura di velaterapia, di buonumore, di contatto con tante persone veramente speciali per combattere la malattia e i dispiaceri inevitabili della vita, con la scarica di endorfine che essa provoca. 
Mi sono accorta  di quanto siano state importanti  per me le uscite in barca a vela di questi cinque anni  dalla tristezza che mi ha lasciato nel cuore sapere oggi che probabilmente non avrò più questa possibilità. Tuttavia non voglio lasciarmi travolgere dalla tristezza e non voglio vivere di malinconici rimpianti, ma di splendidi ricordi e ringraziare di cuore tutte le persone che mi hanno dato l'opportunità di vivere questo sogno. Non cito i nomi per timore di dimenticarne qualcuna, ma resteranno per sempre impressi nel mio cuore e sulle pagine di questo blog, come i loro volti sempre sorridenti e quello che mi hanno dato, vere splendide pietre preziose in un scrigno.