Non basta un click per cancellarmi dalla tua vita, come hai fatto sul libro delle facce.
Sorrido quando ricordo il tuo commento ironico al mio apprezzamento alla toccante "Lettera di un anziano padre al figlio" di autore anonimo, postata in quella sede da mio fratello-
"Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco
a vestirmi... abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad
insegnartelo. Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non
mi interrompere... ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni
sera la stessa storia finché non ti addormentavi. Quando
non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare... ricordati
quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi
fare il bagno. Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie,
dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho
avuto tutta la pazienza per insegnarti l'abc; quando ad un certo punto
non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso... dammi il tempo
necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire: la cosa
più importante non è quello che dico ma il mio bisogno di essere con te
ed averti li che mi ascolti. Quando le mie gambe stanche non mi
consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso,
vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io
l'ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi. Quando dico che
vorrei essere morto... non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa
mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si
sopravvive. Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre
voluto il meglio per te che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un
po' del tuo tempo, dammi un po' della tua pazienza, dammi una spalla su
cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l'ho fatto per te.
Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza
in cambio io ti darò un sorriso e l'immenso amore che ho sempre avuto
per te. Ti amo figlio mio anche se mi ignori "
"Mamma e zio...non siete abbastanza anziani per avvalervi di questa lettera" dicesti
Forse questo ti autorizza a spazientirti se ti chiedo due volte la stessa cosa, perché non ho capito quello che mi hai detto stizzito fra i denti, girandomi le spalle o a dare del "coglione" a tuo padre per averti dato torto nelle decisioni prese nei tuoi confronti. L'età spesso è una cosa relativa. Ci sono giovani che mentalmente sono più vecchi di un novantenne, ma nessuno di noi sà se arriverà e in quali condizioni alla vecchiaia, né ha il diritto di giudicare se un'altro ci è arrivato, né di essere giudicato " non abbastanza anziano" per avvalersi del contenuto di questa lettera che esprime stati d'animo che condivide.
Soltanto loro, intrepidi
1 settimana fa