lunedì 29 giugno 2009

Chiuso per ferie


Vacanze desiderate, sognate, sospirate, rimandate, strameritate in questo angolo di Paradiso fra queste rocce levigate e modellate dal vento, in una terra che adoro, dove ho tanti amici che ritrovo spesso anche qui. A tutti quelli che mi vogliono bene un arrivederci presto e un augurio a tutti di poter trascorrere giorni sereni, non importa dove, ma con chi amate e vi ama.

sabato 27 giugno 2009

CI SONO PROF...



Ci sono prof. che vogliono essere chiamati professori
e ci sono professori che amano essere chiamati prof
Ci sono prof. che esigono il rispetto dai propri allievi
e ci sono prof che il rispetto se lo conquistano sul campo
Ci sono prof che puniscono severamente gli errori degli allievi
e ci sono prof che cercano di capirli e di prevenirli
Ci sono prof che insegnano solo la loro materia
e ci sono prof che cercano di insegnare a vivere
Ci sono prof che ritengono di sapere tutto
e ci sono prof che sono coscienti di sapere solo una piccolissima parte del tutto
Ci sono prof che non sopportano di essere contraddetti
e ci sono prof che cercano il dialogo coi propri allievi
Ci sono prof. fannulloni
e ci sono prof che non conosco orari nello svolgere il loro lavoro
Ci sono prof che amano essere ringraziati dagli allievi alla fine dell'anno scolastico o di un ciclo
e ci sono prof che li ringraziano pubblicamente con un post e nei loro siti preferiti
http://educazione-tecnica.blogspot.com/2009/06/profe-lo-sa-che-non-avevo-mai-visto-una.html
Ci sono prof che amano doni preziosi, ma ritengono di esserseli meritati
e ci sono prof che si commuovono per un dono scherzoso simbolico




Fior di carciofo per il prof. dalla IIID 2009 Bettinzoli-BS


Ho la fortuna di conoscere un prof della seconda categoria e di dividere con lui la mia vita e i lati positivi e negativi di quella che ritengo ancora una missione prima che una professione, ma so che ce ne sono molti come lui perciò a tutti dico GRAZIE PROF!!! NON MOLLATE!!!!!

Il giorno in cui nella mia scuola vidi per la prima volta....

giovedì 25 giugno 2009

Progetto Itaca: diario di bordo di una fantastica avventura



Ieri sera ho avuta la gradita visita di Dario M., uno dei fortunati partecipanti al Giro d'Italia in barca a vela da Genova a Venezia del Progetto Itaca. Aprirà presto un blog dove racconterà per immagini questa fantastica avventura. Intanto vi posso dare un anticipo con questa slideshow , che potrete attivare cliccando sulla prima immagine, dal sito di Campione Sailing.Anche se l'ultimo porto non ha potuto essere raggiunto per le avverse condizioni del tempo, come potete leggere cliccando QUI, si può dire che l'impresa ha avuto un grande successo e una forte risonanza. Ne hanno parlato anche i TG3 di tutte le regioni toccate che potrete vedere da questi 3 link di Youtube

TG3 Toscana
TG3 LAZIO
TG3 Reggio Calabria

giovedì 18 giugno 2009

Pedalando sulla strada della vita


Qualche giorno fa questa bellissima gita in bici con Gabriele lungo la ciclopedonale, che si snoda per 5 km sulle rive del lago d'Iseo tra gli abitati di Vello (frazione di Marone) e Toline (frazione di Pisogne) in uno dei più suggestivi paesaggi lacustri del nostro bel Paese, mi ha ispirato alcune riflessioni sulla vita in generale e su quella di coppia in particolare.
Siamo partiti con tanto entusiasmo in una splendida giornata, con ben presente la meta da raggiungere e l'itinerario da percorrere, come quando abbiamo iniziato il nostro cammino insieme nella vita.
Ma arrivati sul posto, appena scaricate le biciclette dall'automobile, ecco all'orizzonte profilarsi i primi nuvoloni portati da folate improvvise di vento, che increspano le acque del lago, come le difficoltà e gli imprevisti dei mesi precedenti il matrimonio hanno qualche volta incrinato l'armonia della nostra vita a due che stava per iniziare.
Appena fuori dall'abitato di Vello un cartello e uno sbarramento ci avvisano che su alcuni tratti della strada incombe il pericolo di caduta massi, ma decidiamo di entrare ugualmente nella prima galleria, proprio come abbiamo fatto quando abbiamo ascoltato gli avvertimenti di amici e parenti sulle difficoltà che ci attendevano lungo il percorso di vita che intendevamo intraprendere, ma abbiamo deciso che valeva la pena affrontare anche qualche incognita e qualche pericolo, perché eravamo sicuri che l'amore che ci univa ci avrebbe aiutato a superarli.
Dopo qualche centinaio di metri ecco aprirsi nel buio della galleria un arco di luce che inquadra un bel paesaggio sull'altra sponda del lago, che posso paragonare alle nostre prime splendide ed avventurose vacanze insieme.
Ogni tanto la ciclopedonale si allarga e si affaccia sul lago, dominata da rocce a strapiombo da cui spuntano per incanto cespugli di fiori che hanno del miracoloso, proprio come lo è stata la nascita del nostro unico figlio.
Le gallerie si susseguono numerose, come lo sono stati i periodi bui più o meno lunghi della nostra vita, resi più belli da quelli felici proprio come le terrazze che si affacciano sul lago tra una galleria e l'altra della ciclopedonale.
Una sosta in uno spiazzo per fotografare una famigliola di anatre che nuota controcorrente, quasi a simboleggiare qualcuno che ha deciso di percorrere un cammino diverso dal nostro, forse più difficile, ma non per questo meno degno di essere apprezzato.

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Qualche ciclista ci supera con la bici da corsa, altri che ci avevano preceduti ritornano indietro, perché cadono le prime gocce di pioggia, come coloro che hanno concluso troppo presto il loro cammino, perché non hanno saputo o voluto apprezzarne tutti i passaggi o si sono arresi alle prime difficoltà.
Noi proseguiamo allungando il passo, incrociando o superando tante persone lungo il percorso: pescatori, ciclisti con snowboard al traino, signore attempate che passeggiano conversando, spericolati pattinatori, addetti alla manutenzione della strada, come le tante persone che hanno incrociato il loro cammino col nostro nella vita, a volte solo sfiorandoci, a volte rendendolo più agevole, a volte intralciandolo, ma sempre per lasciare qualche traccia, più o meno profonda, o significativa, ma ugualmente importante.
Ci affacciamo di nuovo sul lago ad ammirare la famigliola di anatre che ritorna, questa volta seguendo la corrente, come chi fra i nostri cari ha deciso di seguire e continuare il nostro cammino, ma in modo autonomo, anche se sotto il nostro occhio vigile e premuroso.
La meta della nostra ciclopasseggiata si avvicina. Scorgiamo l'abitato di Toline dietro la curva della punta delle Croci bresciane, ritrovo di surfisti. La mia mente corre a questi ultimi anni della nostra vita, costellati di croci di persone care che non ci sono più e che ci hanno spianato il cammino.
Un velo di tristezza copre per qualche attimo la gioia di questo percorso e le gocce di pioggia si confondono con le lacrime di commozione che non riesco a trattenere.
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La strada asfaltata finisce: per raggiungere Toline bisognerebbe percorrere un sentiero sterrato, stretto, pieno di rovi e di spazzatura lanciata dalle auto in corsa dalla strada statale che lo fiancheggia e mi mette un po' di angoscia.
Spero proprio che l'ultima parte della nostra vita sia più agevole e meno triste, ma sono ben conscia che questo dipenderà anche dalla nostra voglia e capacità di combattere per liberare anche questo pezzo di sentiero.
Il ritorno in senso inverso ci fa scoprire panorami nuovi da un'altra prospettiva, come quando ripercorri le tappe della tua vita sfogliando un album di fotografie e rivivi alcuni momenti in modo più distaccato, scoprendo particolari che, quando li avevi vissuti, non avevi notato.
Alla fine della strada scorgiamo 2 lucchetti dell'amore legati con una catena a una ringhiera sul lago, quasi a simboleggiare il ricordo di questa suggestiva passeggiata pedalando sulla strada della vita e immortalata dalla nostra foto ricordo con autoscatto.
Il filmato di youtube che segue è stato girato da Gabriele quando abbiamo percorso la stessa ciclopasseggiata due anni fa, come pure alcune delle fotografie della slideshow all'inizio di questo post.


giovedì 11 giugno 2009

I miei primi 60 anni

VENERDI' 12 GIUGNO 2009






Questo è il mazzo di rose virtuale che ho appena trovato sul mio comodino stasera, inviato dall'amica REALE Renata, per festeggiare il traguardo dei..... miei primi 60 anni di vita.

Perciò ho pensato che fosse l'ideale per introdurre il post con cui voglio rendere partecipi di questo evento tutte le persone che mi vogliono bene, con questo album di fotografie, scelte fra quelle che hanno immortalato i momenti più significativi e importanti della mia vita.
Aggiungo solo un GRAZIE GRANDISSIMO a tutti per aver contribuito a renderli degni di essere vissuti.
Purtroppo mancano molte fotografie dei miei primi anni, smarrite nei numerosi traslochi fatti e alcune addirittura distrutte, dopo la morte dei miei nonni che le avevano gelosamente custodite. Nelle poche foto rimaste di me bambina ritrovo molti tratti della mia adorata nipotina Francesca alla quale dedico questo album con tutto il mio amore di nonna.
Per vedere l'album cliccate QUI e poi usare le frecce per sfogliarlo

mercoledì 10 giugno 2009

VIDEO PRESENTAZIONE PROGETTO ITACA

Ecco un bel video di presentazione del progetto ITACA aggiunto da poco sul sito di Campione Sailing e ora anche su You tube
I nostri amici sono arrivati oggi a Civitavecchia e domani partiranno per Napoli (4a tappa del TOUR)
Molto interessanti sono anche questi 2 filmati di Mario Ambrogi tratti da Scene di Ordinaria Oncologia,
il primo convegno di Oncologia che, come un Gran Premio di Formula 1, sperimenta soluzioni possibili per rendere meno terribile ciò che di suo lo è già abbastanza.
Prima parte
e Seconda parte vi invito anche a leggere il testo a lato cliccando su ulteriori informazioni e ad ascoltare le parole del relatore.




lunedì 8 giugno 2009

Pensiero del giorno

Ogni arrivo è un punto di partenza, e chi ben arriva meglio riparte

domenica 7 giugno 2009

ITACA DAY da Genova a Venezia sognando Itaca

L'itinerario del Tour

Oggi alle 10 è partito dal porto di Genova il Giro d'Italia in barca a vela di cui potrete conoscere i dettagli del programma cliccando su questo link nell'ambito del Progetto Itaca, patrocinato dall' A.I.L (Associazione Italiana Leucemie) e dagli Spedali Civili di Brescia.
Io ho avuto la fortuna di partecipare alla presentazione e alla prima uscita dell'Itaca day tenutasi sabato 23 maggio dal porto di Gargnano sul Lago di Garda.
Vi avevo promesso il racconto dettagliato di quella emozionante giornata, oltre alle fotografie dell'album che vi ho già messo nel mio post del 24 maggio, ma ho voluto rimandare, per motivi vari, fra cui la segreta speranza di potervi aggiungere o il resoconto della seconda uscita da Peschiera del Garda di oggi o addirittura quello della partecipazione a qualcuna delle nove tappe dei questo TOUR di cui ha parlato anche il
TG 2 nel servizio andato in onda martedì 2 giugno.
Purtroppo questa volta la mia speranza è andata delusa.
Tuttavia parteciperanno al Tour d'Italia fino a Napoli Silvia, la simpatica "fatina" che mi ha aiutato a realizzare la prima tappa entusiasmante del mio sogno, Carla, una delle infermiere del day Hospital di Oncologia medica che mi ha seguito nella chemioterapia e Dario, un collaboratore e fotografo dell'A.I.L di Brescia, conosciuto a Gargnano, che mi ha promesso il reportage di questo viaggio, oltre naturalmente al dott. M. Tagliani, lo psicoterapeuta, che ha ideato questo progetto di velaterapia.
Perciò mi accontenterò di accompagnare questi amici col pensiero nella loro straordinaria esperienza,
rievocando nei prossimi giorni le mie emozioni di quel giorno e augurando con tutto il cuore e un pizzico di sana invidia a loro e a tutti i compagni di viaggio BUON VENTO!!!!!!!

In questo video potrete vedere le barche che parteciperanno a questo TOUR .



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mercoledì 3 giugno 2009

La vite e la vita





"I filari sian disposti ad ugual distanza tra i sentieri ed in numero uguale, non solo per dare spettacolo ad uno spirito vuoto, ma perché non darebbe altrimenti la terra a tutte le piante un vigore uguale, né potrebbero i rami nel vuoto distendersi". (Virgilio)



Questa brano, tratto dalle Georgiche di Virgilio, campeggia inciso su una pietra sulla recinzione di una nota cantina, all'ingresso di un piccolo borgo medioevale della Franciacorta, dove domenica scorsa ho fatto una bellissima passeggiata con i miei cari, fra gli splendidi vigneti di quelle colline. Queste parole hanno suscitato in me alcune riflessioni sulla vita e sul rapporto che ci lega ai figli.

Infatti il nostro compito di genitori e di educatori è come quello del contadino che deve seguire delle regole per permettere a tutte le viti di crescere non solo in bellezza, ma di prendere dalla terra tutto il nutrimento in modo uguale e nello stesso tempo protendere liberamente i loro rami nel vuoto. Allo stesso modo dobbiamo crescere i nostri figli non solo per dare spettacolo, ma perché possano trovare in noi dei punti di riferimento, senza essere soffocati da troppo amore, ma nello stesso tempo possano trovare il loro spazio per affermarsi nella vita

E come il viticultore pianta all'inizio di ogni filare un cespuglio di rose, non solo per abbellire il vigneto, ma perché faccia da spia al suo peggior parassita, l'oidio, e poter così trattare in tempo la vite.......così anche i genitori dovrebbero aver cura di adottare opportuni accorgimenti per individuare in tempo la necessità di un giusto intervento correttivo del percorso educativo dei figli, perché possano crescere sani nello spirito e nel corpo.