Ci sono madri e padri che passano senza lasciar seme del loro corpo perché hanno seminato con l’anima. Semi da cui germogliano innumerevoli figlie e figli che continuano a seminare.
«Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna». Dunque non case, figli e campi in un remoto ignoto aldilà, ma qui tra noi nella vita terrena.
Don Miguel è il sacerdote salesiano che ha sposato Luigina e me. Padre e persino madre di tante persone che oggi, nel giorno in cui è passato a pienezza di vita, gli rivolgono un pensiero ed una preghiera. Don Miguel lascia una grande eredità d’amore.
Nella casa che abito restano anche due suoi doni fisici concreti. Due segni: un registratore ed una clessidra. Ora sono i nostri nipoti che prendono e voltano quella clessidra per stare a contemplare la sabbia che scorre. Bisogna che le mani girino perché la sabbia torni a scorrere. Bisogna che le mani agiscano perché le parole e le azioni girino e l’amore continui a scorrere
Don Miguel recita la domanda del fatidico sì.
Di spalle Don Vico Baldini,
La clessidra dono di Don Miguel