lunedì 10 giugno 2013

Pensiero del giorno



QUESTO PENSIERO E' DEDICATO A CHI INSEGUE UN SOGNO NELLA VITA... AI TENACI... AI TESTARDI... AGLI OSTINATI ... A CHI CADE E SI RIALZA ... A CHI CI PROVA SEMPRE E A CHI  NON  MOLLA  MAI ... PERCHE' SONO QUELLI   CHE GUARDANO  AVANTI ... QUELLI CHE SPERIMENTANO  SEMPRE ... QUELLI CHE CREDONO ANCORA NEL FUTURO, E ... NON SMETTONO  MAI  DI  SOGNARE !!! di Bruno Fontana (AIL Genova)



Per seguire in diretta la rotta della barca Sun Odissey per realizzare il sogno del Progetto Itaca 2013 dell'AIL da Genova a Palermo la  clicca QUI

venerdì 7 giugno 2013

Dopo 2000 anni....la giustizia dei potenti

 
"Il potere dichiara che il giovane arrestato di nome Gesù figlio di Giuseppe è morto perché aveva le mani bucate e i piedi pure, considerato che faceva il falegname e maneggiando chiodi si procurava spesso degli incidenti sul lavoro. Perché parlava in pubblico e per vizio si dissetava con l´aceto, perché perdeva al gioco e i suoi vestiti finivano divisi tra i vincenti a fine di partita. I colpi riportati sopra il corpo non dipendono da flagellazioni, ma da caduta riportata mentre saliva il monte Golgota appesantito da attrezzatura non idonea e la ferita al petto non proviene da lancia in dotazione alla gendarmeria, ma da tentativo di suicidio, che infine il detenuto è deceduto perché ostinatamente aveva smesso di respirare malgrado l’ambiente ben ventilato. Più morte naturale di così toccherà solo a tal Stefano Cucchi quasi coetaneo del su menzionato". 


(Risposta di Erri de Luca  apparsa su Liberazione l'11 novembre 2009 all'insopportabile dichiarazione di Giovanardi : «Stefano Cucchi era in carcere perché era uno spacciatore abituale. Poveretto, è morto, e la verità verrà fuori, soprattutto perchè pesava 42 chili. La droga ha devastato la sua vita, era anoressico, tossicodipendente… E poi il fatto che in cinque giorni sia peggiorato… Certo, bisogna vedere come i medici l’hanno curato. Ma sono migliaia le persone che si riducono in situazioni drammatiche per la droga, diventano larve, diventano zombie: è la droga che li riduce così»)

domenica 2 giugno 2013

Progetto Itaca 2013 ricomincia da Portese

VIDEO 

Ieri, malgrado le previsioni meteo non promettessero nulla di buono, ho trascorso una bella giornata in barca ...a vela e...a motore, in compagnia di persone speciali, con poco vento, ma tanta allegria. Al rientro ci aspettava un ottimo pranzo, con torte favolose e la straordinaria partecipazione del piccolo Riccardo. Un grazie particolare a Simona che mi ha permesso di partecipare, in assenza del mio accompagnatore abituale, passandomi a prendere e riaccompagnandomi a casa, e alla mia "fatina" Silvia che mi ha chiamato ancora a ripetere questa bella esperienza, malgrado sia ormai sulla strada della guarigione completa. Questa volta purtroppo non ho potuto partecipare attivamente alla regata. Infatti lo scarso vento ha fatto decidere il comandante della nostra barca di andare prevalentemente a motore, togliendo uno degli ingredienti principali e più suggestivi dell'andare in barca a vela: il silenzio e il sentirsi in simbiosi con il lago e la natura circostante. Tuttavia è stata ugualmente un'esperienza positiva, perché ho incontrato e ascoltato nuove compagne d'avventura e dal racconto delle loro esperienze, mi sono sentita arricchita e  ho trovato nuovo impulso per dare un senso alla mia vita e sconfiggere il pensiero della malattia e le preoccupazioni quotidiane. 
Il programma e le locandine del  Progetto Itaca 2013  
sui laghi  e sul mar Tirreno