giovedì 28 maggio 2009

28 Maggio 1974 : Brescia non dimentica













La piazza gremita prima dello scoppio.

Poi ..il terrore

Oggi avrei voluto scrivere il resoconto dettagliato della mia uscita in barca di sabato scorso, ma non ce l'ho fatta, perché un fatto più importante occupava i miei pensieri.
Infatti oggi ricorre il 35° anniversario della strage di Piazza della Loggia ed è un giorno particolare, come lo è stato 35 anni fa per me, per la mia città e anche per il nostro paese.
Anche allora, come in questo periodo, c'erano diverse tensioni sociali che avvelenavano i rapporti fra cittadini, varie categorie di lavoratori e gruppi politici, anche se un po' diverse da quelle che viviamo ora, ma il clima è quello, le premesse purtroppo ci sono e qualcuno cerca di alimentare il fuoco e di dividere anziché unire. Ma oggi, a mio parere, sarebbe ancora più tragico se la storia si ripetesse, perciò vorrei che nessuno dimenticasse e che i nostri figli non debbano mai più vedere stragi come quella e molte altre rimaste purtroppo impunite. Per chi vuole documentarsi sui fatti può cliccare QUI o leggere il
mio post dell'anno scorso o guardare questi filmati di youtube 28 maggio 1974 -La strage I funerali 1 e 2


Manlio Milani cerca di sorreggere la moglie Livia

Oppure vedere ed ascoltare queste
Voci di piazza

domenica 24 maggio 2009

Itaca day


Eccomi a voi, dopo una giornata memorabile, nello splendido panorama del golfo di Gargnano, sulle acque del nostro bel lago di Garda, con lo sfondo delle cime ancora innevate del Monte Baldo.
Ho appena finito di riordinare le fotografie, ma non ancora tutte le emozioni di ieri, perciò per ora accontentatevi di un assaggio guardando la slideshow dell'album appena creato, in attesa di aggiungere quelle dei compagni d'avventura e il racconto dettagliato della giornata.


http://picasaweb.google.it/luiginabs/23052009ItacaDay#slideshow/5339477728927876642



lunedì 18 maggio 2009

Per andare oltre....

Questo è il motto del Progetto Itaca di cui vi ho parlato tempo fa in questi due post
Itaca:un sogno in un nome e Il sogno si avvera e rappresenta un po' anche il mio motto come ho scritto nel mio primo postDopo aver terminato i 6 cicli di chemioterapia ed aver superato positivamente il primo controllo quadrimestrale non pensavo più che avrei potuto realizzare quel sogno.
Invece questa mattina la telefonata di Silvia, la studentessa che ha preparato la sua tesi sulla
velaterapia, ha rinnovato in me l'emozione di allora e il desiderio di affrontare questa nuova sfida, con il suo gioioso invito a partecipare alla prima uscita in barca a vela, nell'ambito del Progetto ITACA di cui troverete tutti i dettagli cliccando QUI .
E' stata una sferzata di entusiasmo, dopo giornate in cui cominciavano a riaffiorare gli antichi timori e un pizzico di depressione.
L'appuntamento per la nuova avventura è per sabato 23 maggio al Circolo vela di Gargnano
Ce la farò questa volta? Non vedo l'ora di potervi scrivere il racconto, corredato anche da immagini, di questa nuovissima e stimolante esperienza.
A presto amici ed amiche e...
alla via così... In questa frase che ricorre spesso nel gergo marinaro c’è il senso della vita e la sicurezza di chi prende gli eventi come vengono, con la forza e l’autorevolezza di chi se la può cavare in ogni circostanza: senza timori, serenamente, con calma.
"Alla via così” sarebbe bello sentirlo dire con la stessa sicurezza anche dai media, dai politici, dai presidenti delle squadre di calcio, dai manager, dai clienti, oppure poterlo dire a chi dipende in qualche modo da noi o pensare che ce lo dica ...qualcuno lassù
Non importa quanto grande è il mare, quanto forte il vento e quanto alte le onde: “alla via così!”....per andare oltre

sabato 9 maggio 2009

La madre al figlio

Questa è una delle poesie che amo di più, perché rappresenta la vita coraggiosa della mia mamma e un incitamento per me a non arrendermi mai di fronte alle difficoltà della vita e, come mamma e nonna, vorrei che lo fosse anche per mio figlio e la mia adorata nipotina.
La dedico anche a tutte le mamme blogger che mi sono care, in particolare a Jasna, Janas, Renata, Riri, Ornella, Aliza, a quelle che lo diventeranno e..... a tutte le mamme d'Abruzzo.


La madre al figlio

di Langston James Hughes



Bene, figliolo, voglio dirti una cosa

la vita per me non è stata una scala di cristallo.
Ci furono chiodi
e schegge
e assi sconnesse
e tratti senza tappeti sul pavimento,
nudi.
Ma per tutto il tempo
ho continuato a salire
e ho raggiunto pianerottoli
voltato angoli
e qualche volta ho camminato nel buio
dove non c'era uno spiraglio di luce.

Quindi, ragazzo, non tornare indietro.
Non fermarti sui gradini
perché trovi che salire è difficile.
Non cadere adesso
perché io vado avanti, amor mio,
continua a salire
e la vita per me
non è stata una scala di cristallo.


GRAZIE ...MAMMA ROSY!!!!


Le parole di questo canto liturgico mi commuovono sempre
Madre io vorrei