martedì 27 maggio 2008

PER NON DIMENTICARE


Piazza della Loggia 28 maggio 1974

La domenica precedente la strage ero andata con Gabriele, a fare un gita a piedi in centro. Mi ero seduta proprio ai piedi di uno dei lampioni di Piazza della Loggia, dove il martedì successivo si doveva tenere la manifestazione antifascista per protestare contro i numerosi episodi che, da qualche mese, turbavano la tranquillità della nostra città.

Ci sarei dovuta andare anch’io a quella manifestazione con dei colleghi, amici di alcune delle vittime, poi una serie di contrattempi e di “fortunate” coincidenze hanno forse impedito che il corso della nostra vita si interrompesse, ma la strage di quel giorno l’ha tuttavia segnata in modo indelebile e l’ha sicuramente cambiata e resa più consapevole.

Ero decisa a non partecipare ai funerali, ma ritornando a casa da scuola mi sono accorta di essere l’unica a percorrere la mia via in senso contrario a un fiume di gente che si dirigeva verso la piazza da cui sarebbe partito il corteo con i feretri verso il Vantiniano.

Mi sono vergognata moltissimo della mia “conigliaggine” e, fatto dietrofront, ho seguito il fiume in piena e sono andata all’appuntamento in piazza con la mia amica/collega Marinella. Là è stato spontaneo afferrare insieme una delle tante corone di fiori che coprivano la piazza e portarla per tutto il tragitto fino al cimitero.

Gabriele contemporaneamente aveva colto con le sue fotografie la partecipazione corale di una città all’avvenimento che l’aveva scossa così profondamente.

I recenti episodi di violenza, di intolleranza e di razzismo che hanno turbato numerose città italiane sono un segnale preoccupante, come allora. Cerchiamo di fare in modo che la storia non si ripeta e di non seguire la politica dello struzzo, perché... “tanto non ci riguarda”




10 commenti:

jasna ha detto...

Luigina... mi hai illuminato... Io da perfetta ignorante non sapevo... credo sia giusto postare la storia... soprattutto se quest'ultima è stata vissuta in prima persona... e in una sera dove dama verde ha mollato ... perché non crede di poter cambiare le cose con la sua informazione ... io ti ringrazio , per aver reso almeno la mia coscienza più consapevole e informata di un pezzo di storia a me ignota.....

Luigina ha detto...

Buonanotte Jasna! Se clicchi sul link del titolo trovi tutte le foto e tutti i filmati. Manlio Milani era il marito di Livia Bottardi, una delle vittime, insegnante di lettere della scuola media dove insegna ora Gabriele e dove le è stato intitolato l'auditorium. Abitava nella mia stessa via. Suo fratello era amico di Gabriele.
Oggi per noi è stata una giornata durissima, ma non potevo non scrivere due righe per ricordare. Spero che la tua sia andata meglio. Un abbraccio

Gianna ha detto...

Luigina,abbiamo avuto lo stesso pensiero...Ricordare,ricordare,ricordare e poi abbiamo fede...

Fernando pannone Pessoa ha detto...

Luigina il tuo Quaglione è splendido... non io il modo come ti sei espressa nei miei confronti mi lusinga...a presto.

Mat ha detto...

gran bel post luigina, e non è una novità!
ma tanto già te l'ho detto che ti stimo tanto!
te l'ho detto?

Luigina ha detto...

Grazie nipotino! Me l'hai detto, ma repetita juvant;)

JANAS ha detto...

Luigina...all'epoca avevo sette anni..forse un pò troppo piccola per cogliere il dramma di quegli anni...ricordo vagamente invece la strage di Bologna, tutti incollati alla televisione...e un mondo e un luogo che a me sembrava così lontano ...oltre il mare...pensavo, ma poi vedevo i volti preoccupati degli adulti e capivo, che niente e nessuno era immune, dalla malvagità di alcuni uomini che pensano di distruggere le idee e i pensieri con la violenza!
Spero che i politici di oggi, quelli di destra e sinistra, non fomentino ....ma trovino il modo di dare un messaggio chiaro e deciso, a chi pensa di ripristinare il clima degli anni settanta!

Luigina ha detto...

Spero tanto anch'io Jasna che la storia non si ripeta. Purtroppo questa come altre stragi è stata dimenticata. I veri colpevoli non hanno mai pagato. Ma si era capito da subito che lo sarebbe stato. Ora però con Internet anche chi non ha vissuto quei giorni può rendersi conto di cosa hanno significato anche per l'intero paese

Renata ha detto...

Anche il mio ricordo è nitido. Straziante.

Le tue parole e le foto fatte da Gabriele rinnovano sentimenti densi di commozione, dolore, rabbia.

Lavoravo in un ufficio a pochi passi da Piazza della Loggia. Sono scesa.

Ho visto l'orrore, ho sentito le urla, ho visto lo sgomento. Ho visto....il peggio.

Non ho più dimenticato quel giorno di maggio del 1974.

Voglio ringraziarti per aver reso omaggio alle incolpevoli vittime.

E per aver affermato che l'evento tragico ci riguarda e aleggia costantemente su di noi trasportato dal vento dell'odio.

L'odio è la scintilla, l'odio rende ciechi, l'odio è il nostro nemico di sempre e da sempre.

E' contro questo sentimento razzista in ogni settore, che dobbiamo combattere.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Brava l'hai detto. Ci riguarda tutti invece e fare gli struzzi non solo non serve ma è vile.

Un abbraccio sincero
Daniele