sabato 25 dicembre 2010

Un Natale indimenticabile

Dopo l'attesa le emozioni: intense, bellissime, in rapida successione, anche oggi, quando il TG delle 19,30 di Teletutto ha aperto con un bel servizio sulla nascita un po' rocambolesca di Alessandro, che nonno Gabriele è riuscito a mettere su Youtube e potrete vedere anche voi cliccando QUI
Poco prima, allo scambio dei doni ho pianto di commozione per il dono più bello che abbiamo ricevuto: un minuscolo biglietto con poche intense parole
"Vi ringraziamo per aver rispettato le nostre scelte anche in questo intenso periodo.
Spesso si confonde l'aiuto con il fare attivo,
Per noi invece è attenzione autentica anche la capacità di saper accogliere il nostro bisogno di riservatezza e di autonomia.Grazie!
Tantissimi auguri di Felice Natale Laura, Francesca e Michele


Era infilato in questo delizioso libriccino






Io ho voluto ricambiare con questa simpatica poesia dedicata all'evento dall'amica Renata e che voglio condividere anche con voi che avete trepidato con me

24 dicembre 2010 : è nato Alessandro


La vigilia di questo bel Natale
ci è giunto un dono che non ha l’uguale

che, per partecipare all’ esultanza,
è nato in fretta, ancor sull’ ambulanza

Laura e Michele, autori del prodigio
si sentono oggi, nel cuore, il Paradiso !

Ma se vogliam parlare anche dei nonni
dirò che son felici d’ esser stati insonni

per accogliere il paffuto fantolino
amato, atteso, di Francesca il fratellino

che ha guance rosa come un oleandro
e non sa che il nome suo è Alessandro !


Renata Mucci
venerdì 24 dicembre 2010


Oggi 26 dicembre 2010 l'amica Rirì scrive con gli occhi lucidi di commozione questi bellissimi versi spontanei come lei e pieni di affetto:


Avevi fretta e spingevi
per guardare il mondo
e vedere negli occhi
dei tuoi cari
tutto l'amore che avevano
da darti..
ora ci sei ed il più bel
sorriso
non basta a dirti
quanto sei importante
ma stringeremo
le tue piccole mani
per accompagnarti
in un percorso nuovo.


Da " Il Giornale di Brescia del 26 dicembre 2010

La storia a lieto fine di Alessandro, il piccolo nato in ambulanza

domenica 12 dicembre 2010

DOPPIA ATTESA

L'attesa di questo Natale, come quello del 2008, resterà sicuramente indelebile nella storia della nostra famiglia, perchè, oltre al Bambino Gesù, aspettiamo con trepidazione anche la nascita di Alessandro, il nostro secondo nipotino. Per questo motivo anche la preparazione del presepe quest'anno si è caricata di un significato particolare.
Malgrado costretti a ridimensionare un po' i grandiosi progetti iniziali, siamo particolarmente soddisfatti del risultato finale, soprattutto perché, come auspicavo nel POST DELL'ANNO SCORSO , al suo allestimento ha contribuito anche Francesca, scegliendo con papà Michele due nuovi elementi da inserire e che acquistano per me anche un significato simbolico: una fontana da cui sgorga acqua vera e un forno a legna in cui arde una fiamma che crepita e sembra vera, come l'acqua della vita che sta per nascere e la fiamma dell'amore che ci unisce. Insomma un presepe rinnovato e diverso non solo da vedere ma anche da... ascoltare, come ha cercato di realizzare Gabriele con questo breve video per condividere con voi le emozioni che ci suscita.

Il presepe è dominato da un grande albero di Natale a cui sono appesi tutti gli oggetti, dono di persone care che ci hanno ricordato nei loro viaggi e vacanze, anche in paesi lontani. Poiché anche voi che mi leggete mi siete cari e avete arricchito e reso più piacevole coi vostri blog e i vostri commenti questo difficile 2010, ho pensato di inserirvi con questo album nel mio speciale albero di Natale, con il mio augurio più sincero di poter trascorrere tutti un sereno Natale con i vostri cari








L' albero di Natale dei miei amici bloggers

Per sfogliare l'album basta cliccare prima sulla freccia bianca su sfondo verde e poi su quella centrale che appare sotto per avviare la slideshow o su quelle laterali per sfogliarlo a vostro piacimento

lunedì 15 novembre 2010

Cose nostre: non facciamo finta di niente.

Vi posto questo video,segnalatomi da un'amica, che mi ha colpito molto. Non credo abbia bisogno di altre mie parole, perché condivido il messaggio convincente trasmesso da questo bambino. Quello che sta succedendo oggi CI RIGUARDA TUTTI.



giovedì 11 novembre 2010

Brescia solidale sotto la gru con Anno Zero

Kulib Singh il 26enne indiano sceso dalla gru dopo 11 giorni di protesta alle 14,20 di ieri

Sono rimasti ancora lassù, per coltivare il loro sogno di vivere, solo 5 dei 6 immigrati, dopo il blitz della polizia di lunedì mattina per sgomberare il presidio sottostante e dopo che ieri, nel primo pomeriggio, uno di loro ha deciso di scendere, per motivi di salute.
Ieri mattina, nel recarmi per una visita di controllo in ospedale, ho voluto passare sotto la gru e ho potuto constatare uno spreco sproporzionato di uomini e mezzi delle forze dell'ordine che hanno bloccato l'accesso alla zona da più parti. Di fatto il presidio smantellato per "ragioni di sicurezza", si è trasformato in una manifestazione permanente e si è spostato di una trentina di metri dalla gru, animandosi di numerose iniziative di solidarietà: dai cittadini, alle associazioni antirazziste, ai comitati è un spontanea civile e continua protesta.
E questa sera arriva Anno Zero e speriamo che sia fatta chiarezza sulle molte bugie che sono state scritte e dette sull'argomento, come potete leggere anche nel POST La storia della gru di Gabriele, e vedere nei 3 video che lo completano. Mi auguro solo che non sia solo la smania di protagonismo e di apparire in TV quella che animerà stasera coloro che interverranno nel collegamento con la famosa trasmissione e che i 5 coraggiosi non siano costretti a cedere alle pressioni del cuore, della famiglia e ....della fame, come qualcuno si augura.

mercoledì 3 novembre 2010

Dedicato a tutti gli amici che non smettono di sognare

In questi giorni in cui i media suonano in continuo il tam tam ossessivo delle infelici battute del nostro premier, tra gli amici blogger leggo invece messaggi e testimonianze di speranza che è impossibile ignorare e che possono aiutare tutti a creare davvero un mondo migliore.
Ve li cito insieme al testo di questa canzone dei Negrita, nella versione di Fiorella Mannoia, che potrete ascoltare cliccando sul titolo, augurando a tutti di non smettere di sognare e di sperare perché " Chi non spera l'insperabile non lo scoprirà mai, " (ERACLITO)

Ho imparato a sognare che non ero bambino
che non ero neanche un età
quando un giorno di scuola
mi durava una vita
e il mio mondo finiva un po' la...
Tra quel prete noioso
che ci dava da fare
il pallone che andava come fosse a motore
c'è chi era incapace a sognare
e chi sognava già

Ho imparato a sognare
e ho iniziato a sperare
che chi ha d'avere avrà
Ho imparato a sognare
quando un sogno è un cannone
che se sogni ne ammazzi metà
quando inizi a capire che sei solo in mutande
quando inizi a capire che tutto è più grande
c'è chi era incapace a sognare
e chi sognava già

Tra una botta che prendo
e una botta che do
tra un amico che perdo
e un amico che avrò
e se cado una volta,
una volta cadrò
e da terra da lì m'alzerò
c'è che ormai che ho imparato a sognare
non smetterò..

Ho imparato a sognare
quando inizia a scoprire
che ogni sogno ti porta più in là
cavalcando aquiloni
oltre i muri e i confini
ho imparato a sognare da là
quando tutte le scuse per giocare son buone
quando tutta la vita è una bella canzone
c'è chi era incapace a sognare
e chi sognava già


Tra una botta che prendo
e una botta che do
tra un amico che perdo
e un amico che avrò
e se cado una volta,
una volta cadrò
e da terra da lì m'alzerò
c'è che ormai che ho imparato a sognare
non smetterò..
c'è che ormai che ho imparato a sognare
non smetterò..
c'è che ormai che ho imparato a sognare
non smetterò..

Il 1° GRANDE SOGNATORE (GANDHI) lo ha citato QUI NEL SUO BLOG ALIVE2 (Alby,Ivonne,Simo e Luca), una famiglia di simpatici blogger sognatori con la dedica all'amica Donatella, stampata sulla maglietta di AMICI PER LA PELLE, che ho preso a prestito,


e il PREMIO AMICIZIA che mi hanno inviato via e-mail e che ricambio col PREMIO ALLO SVILUPPO DELLA MENTE inventato da Jasna con la collaborazione di JANAS e un po' anche mia che troverà nella barra laterale sinistra del mio blog





IL 2° GRANDE SOGNATORE (STEVE JOBS) ha raccolto il testimone del 1° ed il suo discorso è citato QUI da Jasna che non ha mai smesso di sognare e di cercare di cambiare il suo piccolo mondo, ma anche quello di chi la legge e ha avuto la fortuna di conoscerla.

IL 3° GRANDE SOGNATORE lo trovate da JANAS nel suo ultimo post Waking Life - Risvegliare la vita con gli approfondimenti su questo film.






mercoledì 27 ottobre 2010

Sapore d'amicizia

Vi invito a leggere il resoconto della cena cui ho partecipato sabato sera 23 ottobre a Jerago, cogliendo al balzo con Gabriele, l'invito della mia prima amica blogger Jasna. Jasnapage: La locanda dell'orso e il miele e dieci amici. Non avevamo niente di particolare da festeggiare, ma alla fine, forse complici le prelibatezze gustate insieme e annaffiate da un vino strepitoso, si è rivelato un incontro riuscitissimo tra 10 persone molto diverse, che sembravano conoscersi da sempre, grazie anche all'entusiasmo dell'organizzatrice che ha fatto da collante . GRAZIE Jasna ed Alessandro.


Questa foto non è all'altezza dell'evento, ma serve a documentare l'altro capo della tavolata e a completare quella scattata da Alessandro visibile nel blog di Jasna (cliccare sulle foto per ingrandirle)























Questo è il buono/invito che Jasna ed Alessandro ci avevano inviato con gli auguri di Natale 2009. Era valido solo fino ad agosto, ma per noi la signora Lorena ha fatto un'eccezione perciò un grazie particolare anche a lei per aver contribuito doppiamente alla riuscita di questo incontro

martedì 19 ottobre 2010

La sfida di Mattia



Forse nella sua roulotte in mezzo al bosco, nel suo orto, non gliene frega niente del mondo che cambia, ma forse ha incominciato a cambiarlo lui il mondo fuori. Credo che Mattia sia riuscito a realizzare fino in fondo il sogno di libertà di Christopher McCandless , il protagonista del libro di Jon Krakauer "Nelle terre estreme", da cui fu tratto il film Into the wild - Nelle terre selvagge.




La sfida di Mattia




Una cosa è certa: lui ha vinto la sua sfida e dà a tanti giovani e non una bella lezione di vita. Grazie Mattia

sabato 2 ottobre 2010

I nonni: un esercito risparmioso

Nonno Pietro e Michele


In tema anche col titolo del mio blog, nato per discutere di economia e finanza ...reale e poi diventato un luogo di discussione di economia e finanza dell' amore,degli affetti e dell'amicizia, vi riporto questo articolo che pone in evidenza, oltre che l'importanza della figura dei nonni nell'educazione delle giovani generazioni, anche il notevole contributo che, in questo periodo di congiuntura, essi danno all'economia di questo nostro "sgangherato" paese.

UN ESERCITO 'RISPARMIOSO' - Sono un piccolo esercito molto operoso: i circa 8 milioni 850mila nonni italiani con nipoti ‘under 13’ fanno risparmiare alle famiglie che possono contare sul loro aiuto "40 miliardi di euro l’anno". A stimare l’effetto dei nonni-baby sitter sul portafogli delle famiglie del Belpaese è Italo Farnetani, pediatra e docente dell’Università di Milano-Bicocca.

"Nel 24,4% dei casi si tratta di anziani attivi che guardano i nipotini mentre i genitori lavorano, il 24,5% lo fa quando mamma e papà hanno impegni occasionali, l’11,8% lo fa di solito il sabato sera, mentre il 9,3% entra in carica quando i piccoli di casa sono malati», spiega all’Adnkronos Salute Farnetani, autore di ‘Nonni autorevoli' (Mondadori). "L’impegno di questi nonni è diverso da quello delle baby-sitter: si tratta infatti di adulti significativi, che per i bimbi hanno quasi un ruolo di vice-genitori", evidenzia l’esperto. Inoltre hanno una marcia in più, sempre che non si limitino ad assistere i piccoli di casa come un lavoro: "possono essere davvero i migliori alleati della salute dei nipotini", assicura il pediatra.


Io, pur essendo nonna da quasi due anni, non faccio ancora parte di questo esercito pacifico e produttivo di autentici ANGELI CUSTODI, mio malgrado, ma, al di là della retorica sulla festa di oggi, dedico questo post a tutti i nonni blogger che ne fanno parte, senza chiedere nulla in cambio che un po' d'amore.






Nonno Gabriele e Francesca

venerdì 24 settembre 2010

La vendemmia nella mia vita


Il rito della vendemmia ha segnato molti momenti significativi della mia vita in modo diverso, ma con un denominatore comune: una festa di luci, colori, odori, sapori, voci, suoni, solidarietà ed amicizia.

Ricordo solo dei flash delle vendemmie della mia primissima infanzia, nella vigna del nonno paterno: le rincorse con grida gioiose di noi bambini tra i filari, a piluccare gli acini più grossi, impiastricciandoci ben bene viso e mani, mentre gli adulti, prevalentemente donne, parenti ed amiche, colgono i grappoloni maturi, lasciandoli cadere nei secchi che gli uomini travasano in grosse ceste.
Ogni tanto qualcuno intona un canto popolare, interrotto dagli ordini secchi del nonno, che però in questa occasione smette di essere lo spauracchio di noi bambini.
Poi mi rivedo sul carro che trasporta le ceste piene alla cascina, felice di poter incitare la cavalla Aida, che trotterella verso casa sulla strada sterrata e polverosa. Ma l'immagine più viva, rimasta solo nella mia mente, è quella di bimbi gioiosi che con me pigiano, a piedi nudi, l'uva nel tino in mezzo all'aia e alla fine, come premio, possono gustare il nettare del primo mosto, il cui profumo quasi mi stordisce, perché penetra in ogni angolo della casa per giorni interi per poi diventare un budino squisito preparato dalla mamma, con l'aggiunta della sola farina.

Diventata più grandicella, fino alla prima adolescenza, la gioia della vendemmia è stata mitigata dal rammarico per la fine dell'estate e perciò delle vacanze scolastiche, che trascorrevo come ospite ed aiutante presso le zie nel mio paese natale, lontano dai genitori e quindi per la ripresa delle lezioni che allora iniziavano il 1° ottobre. A queste vendemmie la mia partecipazione era più attiva, ma l'atmosfera di allegria resa da quel cocktail di luci, colori, grida, odori,sapori e suoni non era minore. Solo il trotterellare degli zoccoli di Aida e il cigolio delle ruote del carro era sostituito dal rombo del trattore e dal rumore diverso degli pneumatici del carro nuovi di zecca sull'asfalto. Le grida gioiose dei bimbi per la prima pigiatura, ormai fatta con l'aiuto delle prime macchine artigianali, erano dirottate sull'opera di lavaggio delle ceste con la canna che ci contendevamo, spruzzandoci a vicenda.

Anche la mia giovinezza è stata marcata in modo significativo dal rito della vendemmia. Per alcuni anni infatti ho partecipato ai campi vendemmia organizzati dal gruppo OMG (Operazione Mato Grosso), attivo nell'oratorio Salesiano della mia parrocchia, per raccogliere fondi a favore delle missioni laiche dell'America Latina. Nonostante il lavoro fosse duro, non mancavano i momenti di gioia e condivisione, sia durante il raccolto, sia nei luoghi di ricovero dove ci fermavamo a dormire col sacco a pelo, sulle colline della Franciacorta. Ricordo i canti a squarciagola con il sole negli occhi e nel cuore. Alla sera prima di dormire erano canti di ringraziamento per la giornata indimenticabile appena trascorsa, spesso al chiarore della luna. La partecipazione a questi campi di lavoro è stata anche un'importante occasione di crescita e di conquista della mia autonomia e libertà dal controllo dei genitori. Per me è stata anche occasione di incontro del compagno della mia vita.

Ora da quattro anni ho potuto riassaporare l'atmosfera e il fascino della vendemmia, grazie al nonno di mia nuora, Luigi. Per me è stato doppiamente importante perché ha segnato il mio ritorno alla vita, nel passaggio difficile dalla maturità alla ..vecchiaia, dopo la malattia. Ed è stata una vera iniezione di giovinezza. Ve ne ho già parlato e mostrato i momenti più belli e significativi nel post W la vendemmia
Quest'anno sono riuscita a coinvolgere con entusiasmo anche Gabriele e l'anno prossimo, se Dio vorrà, spero che la vendemmia sia allietata anche dalle grida gioiose di Francesca. Intanto voglio condividere con questi 3 video

Vendemmia a Desenzano 15 settembre 2010

La torchiatura dopo la vendemmia a Desenzano
Vendemmia a Desenzano 21settembre 2010">


e con questo album fotografico i momenti più belli della vendemmia di quest'anno.
Spulciando sul web ho trovato per caso questo interessante post sul blog di Pino de Luca , che vi consiglio di leggere.

lunedì 20 settembre 2010

Progetto ITACA 19 settembre 2010 a Peschiera del Garda




Una giornata stupenda di vela, allegria, amicizia, lago, cielo e sole e un bel venticello che ha gonfiato le vele. Un GRAZIE di cuore a tutti gli amici dell' AIL di Brescia e Verona, della Fraglia Vela di Peschiera e dei circoli nautici del Garda che hanno reso possibile questo evento. Era l'ultima regata della stagione, ma IL SOGNO CONTINUA.

Ieri ho imparato che il DIAMANTE non è solo una gemma, ma anche un intreccio di fili che può impedire di issare una vela e compromettere una regata, ma anche regalare un divertimento imprevisto e superiore a quello della vittoria.

Voglio condividere con chi c'era e con chi non ha potuto esserci il ricordo e le immagini delle emozioni che ci ha riservato questa giornata con questo video e questo album fotografico.



domenica 5 settembre 2010

La mia città è diventata un giardino


Da venerdì Brescia è diventata anche quest'anno un giardino grazie alla manifestazione "Fiorinsieme 2010", organizzata dai Florovivaisti Bresciani, in collaborazione col Comune di Brescia, nella storica Piazza del Duomo della mia città e durerà fino al 26 settembre.
Credo di aver ereditato l'amore per i fiori ed i giardini dal mio babbo che ha curato per dieci anni, come giardiniere, la tenuta del Groppolo di Gavirate (Varese) durante la mia infanzia, in quello che nei miei ricordi è rimasto un angolo di Paradiso terrestre, perciò oggi pomeriggio sono andata a vedere la manifestazione che ha trasformato una delle piazze più belle della mia città in un maestoso parco con oltre 1200 metri quadrati di giardini verdi, ricchi di piante e alberi delle più belle specie e varietà.
L'ambizioso progetto si pone l’obiettivo di diffondere una corretta conoscenza e cultura dell’ambiente che troppo spesso oggi viene a mancare, ma che forse necessita di maggior attenzione, poichè giardini, parchi e terrazzi non debbano essere soltanto gradevoli esteticamente ma che possano anche inserirsi armoniosamente nel proprio contesto ambientale, senza alterare le dinamiche e i processi naturali.
Così, oltre ad aver scattato col mio cellulare qualche fotografia per potervi dare l'idea,sfogliando
l'album Fiorinsieme 2010, ho anche fatto qualche acquisto per sostituire i gerani del mio balcone, ormai malandati, con le prime viole del pensiero della stagione e un cespuglio di lantane.
Potrete sfogliare l'album dal nuovo sito, di cui sto imparando a gestire la galleria delle immagini, facendo partire la slideshow dalla prima oppure cliccando nella prima immagine per ingrandirla e poi avanzando cliccando sulla parola NEXT che vi apparirà in alto a destra.

sabato 21 agosto 2010

Velaterapia: che bella invenzione!


La vela e' un modo di vivere e la cosa piu' bella e' navigare... ma quando diventa anche un modo per sconfiggere la malattia e ritrovare il sorriso con chi ce l'ha fatta o tenta di farlo con te è come vivere due volte.
Eccovi i link per vedere gli album delle ultime due regate sul lago di Garda cui ho partecipato nel mese di luglio nell'ambito del
Progetto Itaca 2010.



e l'Itaca day di Portese

Pensiero del giorno "Quando il mare è calmo ognuno può fare da timoniere" (Publilio Siro)

Ognuna di queste esperienze rinsalda anche i legami con i compagni di ...avventura
Questa è la ricetta delle " Rose del deserto", uno squisito dolcetto che Orsola ha portato per completare il pranzo offerto dall'Ail e dal Circolo nautico di Portese e mi ha inviato con e-mail, per rinsaldare la nostra amicizia.
Provare per credere.

ROSE DEL DESERTO
50 gr fecola
150 gr zucchero
200 gr di farina
200 gr
burro
mezza bustina lievito
1 bustina vanillina
2 uova
100 gr
mandorle/uvetta/gocce cioccolato
1 scatola di corn flakes

Mescolare il tutto a piacimento;
mettere mandorle, uvetta o gocce cioccolato a scelta, (oppure nulla)secondo i gusti. Fare delle piccole "pallottole" leggermente schiacciate ed avvolgerle nei corn flakes in maniera che aderiscano.
Cuocere in forno a 180° per 10/12 minuti. Spolverizzare con zucchero a velo

PS: con queste dosi dovrebbero uscire circa una quarantina di "rose",
dipende dalla dimensione delle .."pallottole".



Una rosa del deserto

sabato 14 agosto 2010

Bicicletta che passione!



C'è chi ama trascorrere le vacanze spaparanzato sulla spiaggia di mari o laghi, chi si diverte in crociera e lascia che gli altri lo facciano divertire. C'è chi ama fare lunghe escursioni in montagna, o alla ricerca di funghi e frutti di bosco.Chi non mette fuori il naso dal villaggio turistico o dall'albergo e a mala pena sa in che località ha trascorso le sue vacanze. Chi ama invece conoscere tutti i dintorni, la cucina, i prodotti, le bellezze e ...le bruttezze del luogo scelto.
Laura e Massimo, una simpaticissima e coraggiosa coppia di amici della bici,invece hanno interpretato alla lettera il significato della parola vacanza, come tempo libero dalle quotidiane occupazioni e preoccupazioni e l'hanno riempito di contenuti, per renderci partecipi di realtà che le agenzie turistiche e i media si guardano bene dal farci conoscere. In questo diario aggiornato in tempo reale della loro straordinaria vacanza in MB in Bosnia ci raccontano la loro fantastica esperienza che potrete trovare nel loro sito Laura e Massimo e la bicicletta oltre ad altre straordinarie avventure.
Vi segnalo anche l'album fotografico di Gabriele della sua ultima impresa in bicicletta, per niente riposante, ma di grande soddisfazione, sui monti della Valcamonica che hanno visto le imprese epiche dei grandi ciclisti del Giro d'Italia e che anche voi potrete vedere cliccando QUI


giovedì 29 luglio 2010

Appunti da una vacanza alle Cinque Terre



Questa è la bella poesia che si trova all'inizio della famosa VIA dell'AMORE, il primo sentiero che collega Riomaggiore a Manarola nel Parco Nazionale delle Cinque terre.

MURI, MURETTI E MURAGLIE
di Chiara Ingrao

Conosco parchi di orsi e di cervi,
di meraviglie della natura:
geyser, vulcani, percorsi impervi,
immensità che ti avvolge, e spaura.
Ho accarezzato sequoie giganti,
e in un laghetto della savana
ho visto la copula degli elefanti:
mi sono sentita guardona, un po’ nana.
Ma un altro parco, di un altro sapore,
mi viene incontro nella terra antica
stretta fra Monterosso e Riomaggiore:
sapore di casa, di umana fatica.
Sapore di origano, sapore di mare,
sapore di sale a vestire l’acciuga,
di grappolo nel sole sul filare,
che lontano dal sole si prosciuga,
e si diraspa piano, con le dita,
con la sapienza di chi sa e chi fa,
di chi rinnova una storia infinita
dal nome misterioso: Sciacchetrà.
Sapori e saperi: non basta l’amore,
a questa natura non basta inchinarsi.
Ci vuole rispetto, ma anche sudore,
saper distinguere tra il farsi e il disfarsi.
Tra pietra che rotola, se viene la frana,
e pietra che salva, se prescelta con cura,
se unita con altre, nell’arte più umana
del mettersi insieme: è lavoro, è cultura.
È lì, sotto il cielo, fra la vigna e il sentiero
percorso da goffi turisti, insicuri.
E lì, d’improvviso, mi coglie un pensiero:
saranno i muretti, a sconfiggere i Muri.
I Muri dell’odio, che spaccano i cuori
e le città (non solo Berlino),
i Muri che vietano, che cacciano fuori,
i Muri di guerra, lontano e vicino.
E in fondo, perfino la Grande Muraglia,
maestosa gemella, intrisa di storia,
non emana anche lei un odor di battaglia,
di forza imperiale, potenza, vittoria?
Ricorda il passato, non disegna il futuro:
l’aperto orizzonte di un mondo diverso.
Ci vuole ben altro, per guardare oltre il Muro,
per mettere insieme ciò che si era disperso.
Un lavoro di tanti, paziente, tenace,
lontano da imperi, da eserciti e guerre,
un incastro di pietre diverse: la pace
è un muretto a secco delle Cinque Terre.
Chiara Ingrao
24 luglio 2007

Con questo album abbiamo cercato di mostrarvi come abbiamo visto noi la via dell'Amore. Cliccando QUI, invece potrete conoscere la storia di questa romantica passeggiata.

domenica 27 giugno 2010

UN FIORE PER AMICO

Gli ultimi giorni di giugno, da quattro anni, sono per noi densi di ricordi tristi e mi prende una sensazione strana e indefinibile, come di pericolo imminente, che mi toglie la gioia dei preparativi per le vacanze.
Tuttavia quest'anno, come l'anno scorso, proprio ieri, giorno dell'anniversario della morte del babbo di Gabriele e dell'intervento chirurgico che ha cambiato decisamente la mia vita e il mio modo di affrontarla, si è ripetuta magicamente la fioritura del cactus che già era stato oggetto di
questo mio post . E così il mio umore è cambiato, anche perché Gabriele ha voluto immortalare le varie fasi di questo nuovo avvenimento.
Con esse ho potuto creare questo piccolo album, preceduto dalla fotografia scattata da papà Pietro a Gabriele bambino che annusa i fiori proprio di questo cactus, che ha accompagnato con le sue fioriture molti momenti importanti della sua vita, proprio come un amico fedele.



Anche per me la sua fioritura due anni fa è stata come il messaggio di papà Pietro: la sua morte ridava la vita a me e preannunciava la nascita di Francesca e quest'anno quella del suo fratellino o sorellina e per me il ritorno del sorriso e della forza di scacciare l'angoscia.

domenica 20 giugno 2010

Progetto Itaca 2010: le foto delle varie tappe

Oggi giornata Nazionale dell'AIL a Brindisi, dove si incontrano le due barche Maxi partite l'8 giugno da Genova e da Trieste. Domani partiranno da questo porto insieme alla volta di Itaca per la tappa finale, che coronerà concretamente il sogno di alcuni, ma idealmente quello di molti che li hanno accompagnati col pensiero e col cuore in questo meraviglioso viaggio.
Cliccando sui link sottostanti potrete vedere gli album delle foto delle varie tappe toccate dal Progetto Itaca, messe gentilmente a disposizione dal sito di Campione Sailing nella galleria pubblica di Picasa

BARCA MAXI 1:










BARCA MAXI 2







19 giugno: Itaca day TARANTO; ( foto non ancora pervenute)

Le foto degli album scorrono automaticamente, ma cliccando sotto sulle barrette centrali sotto a ogni foto, li potete mettere in pausa ed avanzare avanti e indietro cliccando sulle frecce a vostro piacere.
In attesa di vedere le immagini delle ultime 2 tappe di ogni imbarcazione e quelle di Itaca probabilmente in ritardo a causa anche delle cattive condizioni metereologiche che le hanno disturbate, BUONA VISIONE e BUON VENTO AI NAVIGANTI.

lunedì 7 giugno 2010

8-21 giugno -Progetto Itaca: regata per la vita

Domani (oggi per chi legge) si parte per la nuova avventura! Questa è la carta con le date e le tappe dell'itinerario che le due barche Maxi percorreranno partendo in contemporanea da Genova e da Trieste per incontrarsi a Brindisi e proseguire insieme per Itaca.
Buon vento ragazzi: ho sognato di poter essere con voi, ma anche quest'anno mi accontenterò di seguirvi col pensiero e col cuore, attraverso le notizie dei TGR, in attesa del vostro resoconto.
Sognare Itaca con voi è stato bello e importante per me e continuerò a farlo, perché, come dice Gabriele, "E meglio vivere inseguendo un sogno che morire stringendo un rimpianto"
Cliccare sull'immagine della cartina per ingrandirla e su questo link per vedere ed ascoltare questa bella poesia
ITACA

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere d’incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
nè nell’irato Nettuno incapperai se non li porti dentro,
se l’anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d’estate siano tanti
quando nei porti - finalmente, e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista madreperle coralli, ebano
e ambre, tutta merce fina,
anche profumi penetranti d’ogni sorta,
più profumi inebrianti che puoi, va in molte città egizie,
impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca,
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio, senza di lei mai ti saresti messo
per strada: che cos’altro ti aspetti?
E se la trovi povera,
non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso, già tu
avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

Costantino Kavafis






giovedì 3 giugno 2010

3 giugno 2006-2010




Ci auguriamo di leggere sempre nei vostri occhi la felicità di allora, non solo per l'obbiettivo raggiunto, ma per quello che vi ha permesso di costruirlo e di rafforzarlo insieme.
Un abbraccio
Da mamma Luigina e papà Gabriele




domenica 30 maggio 2010

IL PROGETTO "ITACA 2010" ricomincia da Gargnano

Un giro in 4 tappe lungo le rive del lago di Garda, un giro di 2 barche da regata oceanica, lungo tutta l’Italica penisola, che si incroceranno a Brindisi per proseguire insieme verso l'isola di Itaca, sono i due primi appuntamenti del progetto di vela terapia “Itaca” per il 2010. L'iniziativa è nata nel 2006 all’interno delle Unità Operative di Oncologia Medica e di Ematologia dell’Ospedale Civile di Brescia, con l’obiettivo di unire l’importanza del processo riabilitativo alle potenzialità della barca a vela. Quest’iniziativa si propone di aiutare la persona a trasformare un’esperienza drammatica in un’opportunità di crescita e a fare in modo che la malattia non rimanga il centro della vita, ma ne diventi un punto di partenza, per attivare nuove risorse e per dare corpo alla speranza.

E ciò al di là di quello che è accaduto o forse, proprio per quello che è accaduto.

Perché proprio la barca a vela?

La navigazione a vela è un’esperienza che contiene molti elementi utili a stimolare processi di crescita e cambiamento. La barca ha una valenza ambientale, perché è uno spazio ristretto dove si è uniti dalla lontananza da terra e dalla necessità di stare in un piccolo gruppo con un comune obiettivo. È un luogo dove si creano legami, dove è necessario cooperare, assumere dei ruoli, seguire delle regole. Ha una valenza educativa (e quindi riabilitativa) caratterizzata principalmente dall’impossibilità di fuga sino al rientro a terra, dall’interdipendenza delle responsabilità e dall’inevitabilità della comunicazione. Importante è anche la condizione di apertura all’esterno (osservazione delle onde, del cielo e delle condizioni meteo)

Il Progetto Itaca è nato nell’estate 2006, da un accordo tra le Unità Operative di Oncologia Medica e di Ematologia dell’Ospedale Civile di Brescia, l’Ail, la Fraglia Vela di Desenzano, il Circolo Vela Gargnano, la Regione Lombardia e la Provincia di Brescia. Il progetto è stato ideato da un paziente (Andrea Zani) e formulato ed attuato da un gruppo congiunto di operatori sanitari dell’Ospedale Civile di Brescia; le loro rispettive competenze, in ambito sanitario ed in quello legato all’esperienza del veleggiare, sono venute a confrontarsi e fondersi, in un lavoro sinergico.

Obiettivi del progetto

Gli scopi e gli obiettivi individuati in questo progetto sono molteplici:

Per i pazienti:

- osservare il miglioramento di parametri psicologici, psicofisici e di percezione del dolore, spesso correlati ad una valutazione più positiva della Qualità della Vita;

- offrire uno stimolo a vivere meglio, anche quando, dopo un momento particolarmente difficile della vita, a seguito della malattia, fisicamente non si è più quelli di prima.

Per i membri dell’equipe::

- relazionarsi in un contesto extra ospedaliero con i pazienti e allentare il carico di tensione che il contesto lavorativo spesso induce (prevenzione ed eventuale intervento sul burn-out).

Per l’opinione pubblica:

- dare una pensabilità diversa alla malattia cancro.

La base del Circolo Vela Gargnano è stata la prima tappa anche del programma 2010, a cui ho avuto la fortuna di partecipare ieri 29 maggio: una veleggiata nelle acque del Parco Alto Garda del bresciano, tra Bogliaco e Gargnano.

A presentare tutta la serie di iniziative, legate al Progetto Itaca c'erano il promotore Dott. Mauro Tagliani, uno degli ideatori Luciano Galloni, di Campione Sailing, il rappresentante dell'AIL Dario Mio, salutati dal presidente del Circolo Vela di Gargnano Lorenzo Rizzardi, dal Dott. Pellegrini, dall'assessore allo sport e al Turismo di Gargnano Marco Mascher.

E' stata una giornata ricca di emozioni e di commozione, non solo per me, sia per le condizioni meteorologiche, con un'alternanza di sprazzi di sole, nuvole minacciose e raffiche di vento, che hanno fatto temere per il rientro di una barca avventuratasi troppo lontano durante un temporale, sia per la gioia di ritrovare ancora una volta compagni di avventura, conosciuti l'anno scorso, sia per il ricordo di chi non ce l'ha fatta ad essere ancora con noi, per motivi indipendenti dalla sua volontà,ma son sicura ci ha pensato o...guardato e guidato da lassù.

Ho avuto anche il piacere di conoscere una nuova compagna d'avventura , la simpatica e coraggiosa signora Maria, un'arzilla settantaquattrenne, che ci ha tenuti allegri durante tutta la giornata con le sue barzellette e le sue battute spiritose.

Gianni, il comandante della barca Blue Wind e il suo aiutante Franco, con grande esperienza, semplicità ed umanità, insieme alle cuoche del Circolo che ci hanno offerto un delizioso e ricco pranzetto, hanno contribuito a rendere anche questa esperienza indimenticabile e molto positiva.

Un grazie particolare a mio cognato Pierfelice, che mi ha permesso di viverla e a Silvia, la mia fatina/psicologa, che proprio ieri si è sposata col suo Giancarlo, ma mi ha fatto di nuovo questo bel regalo.

Le immagini dell'album sottostante potranno darvi una piccola idea di alcuni momenti salienti della giornata. Cliccate QUI per far partire la slideshow