venerdì 10 marzo 2017

Tempo di bilanci della mia vita di mamma



Qualcuno sostiene che alla nascita tutti abbiamo due cordoni ombelicali, ma che uno solo venga reciso. Io penso invece che ci siano figli che per tutta la loro vita restano attaccati al cordone ombelicale materno, anche quando si creano la loro famiglia ed altri che sembra non lo siano mai stati, neanche quando erano in grembo, perciò il loro distacco dalla madre sembra apparentemente meno traumatico, come è successo a me, fiera della rivendicazione di autonomia del mio unico figlio, realizzatasi molto prima del suo matrimonio, allietato da 2 splendidi bambini, ma purtroppo finito dopo soli 7 anni.

Nei 4 anni seguiti al dispiacere più grande della mia vita, in cui ho cercato di capire se e come possiamo aver sbagliato come educatori, tuttavia mio marito ed io non abbiamo mai dimenticato di essere genitori, malgrado le difficoltà e i problemi creati dalla nuova situazione familiare. Perciò abbiamo sempre cercato di aiutare come potevamo questo figlio rimasto orgoglioso della sua autonomia e per questo forse spesso anche ingrato nel rifiutare le nostre attenzioni e normali manifestazioni di affetto nei suoi confronti, aumentando le nostre preoccupazioni nel tenerci all'oscuro di suoi viaggi e soggiorni di lavoro anche all'estero e pensando che bastassero i nipotini a colmare il vuoto della sua assenza.

Qualche giorno fa però ho avuto modo di leggere su uno dei più importanti socialnetwork, dove sono esclusa dalle sue amicizie, un commento ad un suo post pubblico riguardante la sua professione e, in parte, anche noi "Mio papà ha sempre sostenuto che la curiosità sia la virtù delle persone intelligenti...in effetti è croce e delizia di mille scombussolamenti della vita, ma indiscutibilmente molla incontrollata della mia crescita personale......"

Anche se non sono citata questa è stata anche la cosa che ho sempre pensato anch'io sia come mamma che come insegnante e perciò questo riconoscimento da parte di mio figlio lo ritengo anche mio e mi fa dimenticare di colpo tutti i piccoli e grandi dispiaceri della mia vita, aggiungendo un punto positivo in più al mio bilancio di mamma proprio oggi che lo sono diventata 38 anni fa. Buon compleanno Michele!

3 commenti:

nucci massimo ha detto...

Te (Gabriele) almeno hai avuto la soddisfazione di una citazione su un blog
io la sto ancora aspettando, per il resto pari-pari pareva che parlavi di mio figlio.
Ciao.

Graziana ha detto...

Ma abbiamo un sacco di cose in comuni,ogni tanto ne scopriamo una: anch'io mamma la prima volta a marzo di 38 anni fa; ti seguo però (28 marzo). Autonomo questo primo figlio già, andava a scuola col pullman di città a 8 anni da solo; ora i miei alunni spesso non vengono "perché la mamma non si è svegliata ed abbiamo dormito fino a tardi", riprendeva la sorella alla scuola dell'infanzia a 13 anni, mentre i genitori lavoravano, a 4 anni scendeva al piccolo market sotto casa quando il secondogenito stava male, per comprare il pane e il latte(la mamma guardava dal balcone però). Infiniti altri esempi da telefono azzurro.

Precocemente adulto, andava a scuola calcio da solo, facendo l'accompagnatore dei suoi coetanei.

Ora ... grande Peter Pan e ti ho detto tutto. Che debba espiare? Comunque si faccia ci si colpevolizza. Ciao cara, forse sono OT, ma questo mi ha suscitato il tuo scritto.Buona vita. Baci.

Luigina ha detto...

@ Paolo Nucci Massimo bisogna vedere se ti legge sul blog. Su FB non vale perché è il regno della superficialità infatti, come sai, il mio lì mi ha tolto l'amicizia:( Ma è destino non essere profeti in patria e accorgerci di quanto valevano i nostri genitori quando non ci sono più, come è capitato a me.

@ Graziana non sei per niente OT. Sono contenta di aver trovato un altro punto in comune con te. D'altronde i blog sono nati per incontrarsi con persone con cui si hanno affinità ..elettive e per condividere anche delusioni,problemi, preoccupazioni e aiutarci a sentirle più sopportabili.Grazie e buona vita con un abbraccio anche a te