
Ieri sera da Fabio Fazio a “ Che tempo che fa “ c'era l'intervista ad Enaiatollah Akbari che ha raccontato la sua storia, già pubblicata da Fabio Geda nel libro: 'Nel mare ci sono i coccodrilli. Storia vera di Enaiatollah Akbari'
E' una storia di liberazione, di una nuova liberazione, quella di molte persone nel mondo che cercano altrove una nuova vita, come Enayatollah, per sfuggire ad un destino che altrimenti sarebbe segnato.
Per noi è una storia di liberazione dai pregiudizi e dai luoghi comuni nei confronti delle persone che chiamiamo extracomunitari o clandestini.
Per chi nasce in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se è un bambino alto come una capra e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la sua vita.
Suo padre è morto lavorando per un ricco signore. Il carico del camion che guidava è andato perduto e lui, Enaiatollah, avrebbe dovuto esserne il risarcimento. Ecco perché, quando bussano alla porta, lui corre a nascondersi.
Ma diventato ormai troppo grande per la buca che sua madre ha scavato vicino alle patate, un giorno lei gli dice che dovevano fare un viaggio. Lo accompagna in Pakistan, gli accarezza i capelli, gli fa promettere che diventerà un uomo per bene e lo lascia solo. Da questo tragico atto di amore hanno inizio la prematura vita adulta di Enaiatollah Akbari e l'incredibile viaggio che lo porterà in Italia passando per l'Iran, la Turchia e la Grecia. Un'odissea che lo ha messo a contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non è riuscita a fargli perdere l'ironia, né a cancellargli dal volto il suo formidabile sorriso. Enaiatollah ha infine trovato a Torino un posto dove fermarsi e avere la sua età.
Una storia vera e commovente che fa riflettere.
Per chi se la fosse persa eccovi il video dell'intervista a questo straordinario ragazzo