Siamo partiti con tanto entusiasmo in una splendida giornata, con ben presente la meta da raggiungere e l'itinerario da percorrere, come quando abbiamo iniziato il nostro cammino insieme nella vita.
Ma arrivati sul posto, appena scaricate le biciclette dall'automobile, ecco all'orizzonte profilarsi i primi nuvoloni portati da folate improvvise di vento, che increspano le acque del lago, come le difficoltà e gli imprevisti dei mesi precedenti il matrimonio hanno qualche volta incrinato l'armonia della nostra vita a due che stava per iniziare.
Appena fuori dall'abitato di Vello un cartello e uno sbarramento ci avvisano che su alcuni tratti della strada incombe il pericolo di caduta massi, ma decidiamo di entrare ugualmente nella prima galleria, proprio come abbiamo fatto quando abbiamo ascoltato gli avvertimenti di amici e parenti sulle difficoltà che ci attendevano lungo il percorso di vita che intendevamo intraprendere, ma abbiamo deciso che valeva la pena affrontare anche qualche incognita e qualche pericolo, perché eravamo sicuri che l'amore che ci univa ci avrebbe aiutato a superarli.
Dopo qualche centinaio di metri ecco aprirsi nel buio della galleria un arco di luce che inquadra un bel paesaggio sull'altra sponda del lago, che posso paragonare alle nostre prime splendide ed avventurose vacanze insieme.
Ogni tanto la ciclopedonale si allarga e si affaccia sul lago, dominata da rocce a strapiombo da cui spuntano per incanto cespugli di fiori che hanno del miracoloso, proprio come lo è stata la nascita del nostro unico figlio.
Le gallerie si susseguono numerose, come lo sono stati i periodi bui più o meno lunghi della nostra vita, resi più belli da quelli felici proprio come le terrazze che si affacciano sul lago tra una galleria e l'altra della ciclopedonale.
Una sosta in uno spiazzo per fotografare una famigliola di anatre che nuota controcorrente, quasi a simboleggiare qualcuno che ha deciso di percorrere un cammino diverso dal nostro, forse più difficile, ma non per questo meno degno di essere apprezzato.
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Qualche ciclista ci supera con la bici da corsa, altri che ci avevano preceduti ritornano indietro, perché cadono le prime gocce di pioggia, come coloro che hanno concluso troppo presto il loro cammino, perché non hanno saputo o voluto apprezzarne tutti i passaggi o si sono arresi alle prime difficoltà.
Noi proseguiamo allungando il passo, incrociando o superando tante persone lungo il percorso: pescatori, ciclisti con snowboard al traino, signore attempate che passeggiano conversando, spericolati pattinatori, addetti alla manutenzione della strada, come le tante persone che hanno incrociato il loro cammino col nostro nella vita, a volte solo sfiorandoci, a volte rendendolo più agevole, a volte intralciandolo, ma sempre per lasciare qualche traccia, più o meno profonda, o significativa, ma ugualmente importante.
Ci affacciamo di nuovo sul lago ad ammirare la famigliola di anatre che ritorna, questa volta seguendo la corrente, come chi fra i nostri cari ha deciso di seguire e continuare il nostro cammino, ma in modo autonomo, anche se sotto il nostro occhio vigile e premuroso.
La meta della nostra ciclopasseggiata si avvicina. Scorgiamo l'abitato di Toline dietro la curva della punta delle Croci bresciane, ritrovo di surfisti. La mia mente corre a questi ultimi anni della nostra vita, costellati di croci di persone care che non ci sono più e che ci hanno spianato il cammino.
Un velo di tristezza copre per qualche attimo la gioia di questo percorso e le gocce di pioggia si confondono con le lacrime di commozione che non riesco a trattenere.
La strada asfaltata finisce: per raggiungere Toline bisognerebbe percorrere un sentiero sterrato, stretto, pieno di rovi e di spazzatura lanciata dalle auto in corsa dalla strada statale che lo fiancheggia e mi mette un po' di angoscia.
Spero proprio che l'ultima parte della nostra vita sia più agevole e meno triste, ma sono ben conscia che questo dipenderà anche dalla nostra voglia e capacità di combattere per liberare anche questo pezzo di sentiero.
Il ritorno in senso inverso ci fa scoprire panorami nuovi da un'altra prospettiva, come quando ripercorri le tappe della tua vita sfogliando un album di fotografie e rivivi alcuni momenti in modo più distaccato, scoprendo particolari che, quando li avevi vissuti, non avevi notato.
Alla fine della strada scorgiamo 2 lucchetti dell'amore legati con una catena a una ringhiera sul lago, quasi a simboleggiare il ricordo di questa suggestiva passeggiata pedalando sulla strada della vita e immortalata dalla nostra foto ricordo con autoscatto.
Il filmato di youtube che segue è stato girato da Gabriele quando abbiamo percorso la stessa ciclopasseggiata due anni fa, come pure alcune delle fotografie della slideshow all'inizio di questo post.
14 commenti:
quando ti impegni sai scrivere metafore che lasciano senza fiato... mi piace cara zietta... brava... ultimamente con la tua penna scrivi pezzi meravigliosi in cui si riflette e si sogna.
Condivido il pensiero di Jasna....
ah, dimenticavo ho risposto ai tuoi commenti sull'isola inserendo un post nel post :-)
Ti abbraccio.
Nicola
@ Jasna esagerata! Forse questo mi è venuto un po' troppo lungo, però, anche se son proprio le sensazioni e le riflessioni che mi ha ispirato quella gita. Temevo però che i 2 filmati lo appesantissero troppo e che fosse un po' noioso da leggere, ma se qualcun altro li apprezza questo non può farmi che piacere. Smack a tutti e 4.Oggi sono andata a ritirare la bici nuova che mi ha regalato Gabriele con la quale prima o poi faremo quel famoso giro del lago di Varese.
@Nicola sono appena tornata da casa di Francesca che domani parte per le sue prime vacanze al mare. Ora vengo a leggerti. Grazie. Un abbraccio anche a te e alla tua truppa
Ciao Luigina ! La strada asfaltata accostata a quella del vivere quotidiano è veramente bella.
E la bici nuova prelude ad altri nuovi stimolanti percorsi.
Avanti tutta, cara Luigina, col tuo Gabriele.
E non dimenticare che "Hai voluto la bicicletta....pedala !"
Cara Luigina è un bel pezzo di vissuto, sempre paragonato ai sentieri più o meno impervi della nostra vita, fa riflettere, un percorso a tratti difficile, ma con spiragli di luce che fanno intravedere la forza dell'amore con cui tutto si supera e non è sempre un'arrampicata a mani nude....poi scopri il mondo sulla cima, sul lago....insieme
Un abbraccio a te un augurio di buone vacanze ai tuoi ragazzi ed un caro saluto al tuo boy friend:-))
Noi oggi andiamo a prendere il portapacchi per il portellone posteriore... così le portiamo al mare. Io non sono esagerata sei tu che non ti stimi affatto... e quando qualcuno ti valorizza tu ti sminuisci.
quando i meriti ci sono ... ci sono!!!!! :-)))))))
Baci
se volete la gita sull' lago la facciamo assieme! magari una domenica di settembre!
@ Muccina non me la dimentico mai quella frase: è una delle mie preferite. Un abbraccio e una buona domenica @ Riri sai sempre cogliere in pieno anche tu quello che volevo dire con parole ed immagini oltre che a far scoprire una dei tanti angoli stupendi del nostro paese, dove l'intervento discreto dell'uomo non è riuscito a stravolgere la natura, permettendogli di goderla in tutto la sua bellezza. Grazie per gli auguri ai ragazzi. Il mio boy friend ricambia il saluto ;))))
@ Jasna il giro in bici del lago di Varese è fuori discussione che lo faremo con voi. Anche noi dobbiamo prendere le barre per montare il portabici sopra la macchina. Quando partirete per il mare?
Noi abbiamo preso il portabici della thule... partiamo il 13 luglio....
grazie....mi sono rispecchiata nei tuoi pensieri a proposito della metafora della vita.....Come nella pista si incontrano tratti lineari, curve, zone d'ombra e zone di luce...Poi quando tutto sembra perduto, appare di nuovo il sereno, come d'incanto!
Un caro ricordo ornella bologna
@ Jasna credo che ne prenderemo anche noi uno di quella marca. Su ebay c'è proprio il modello per la nostra macchina, ma in Sardegna non porteremo bici noi partiremo fra 10 gg @ Ornella..... Bologna? Ma davvero sei proprio tu? In un primo momento avevo pensato ad un'altra Ornella blogger, ma vedendo il tuo recentissimo profilo ho capito. E' davvero un piacere ritrovarti qui a condividere pensieri e riflessioni oltre ad aver condiviso con te una delle vacanze più belle della mia vita. Un abbraccio a te, Paolo e ai tuoi cari anche da parte di Gabriele. Fatti sentire anche con skype.
Ciao Luigina, buon inizio settimana con un abbraccio ed un sorriso:-)
@ Un po' in ritardo ricambio con affetto l'augurio e l'abbraccio a riri e adesso vengo a mettere il naso nella tua cucina perchè mi pare di sentire un profumino appetitoso anche se ho già cenato
Ciao Luigina ci sei ancora? Quando vai in vacanza? Mamma mia, stamattina sono curiosa, intanto ti abbraccio e ti auguro una giornata:
splendida di luce,
smagliante di colori,
ricca di eventi
e piacevole, come la tua compagnia.:-)
@ Sì Rirì ci sono ancora, per fortuna, ma oberata di impegni familiari e non, oltre che dai preparativi per la partenza per le vacanze che purtroppo è slittata a martedì. Perciò anche il tempo per il blog mio e degli amici è rimasto poco Ieri sera inoltre ho avuto, gradito ospite, uno dei partecipanti al Giro d'Italia in barca a vela del Progetto Itaca che diventerà presto un blogger e ci metterà tutte le fotografie di quella bella avventura. Io spero entro stasera di riuscire a darvene un assaggio. Ti abbraccio forte e ricambio l'augurio festoso e bellissimo che mi hai fatto da estendere a tutta la tua simpatica famiglia
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