venerdì 24 settembre 2010

La vendemmia nella mia vita


Il rito della vendemmia ha segnato molti momenti significativi della mia vita in modo diverso, ma con un denominatore comune: una festa di luci, colori, odori, sapori, voci, suoni, solidarietà ed amicizia.

Ricordo solo dei flash delle vendemmie della mia primissima infanzia, nella vigna del nonno paterno: le rincorse con grida gioiose di noi bambini tra i filari, a piluccare gli acini più grossi, impiastricciandoci ben bene viso e mani, mentre gli adulti, prevalentemente donne, parenti ed amiche, colgono i grappoloni maturi, lasciandoli cadere nei secchi che gli uomini travasano in grosse ceste.
Ogni tanto qualcuno intona un canto popolare, interrotto dagli ordini secchi del nonno, che però in questa occasione smette di essere lo spauracchio di noi bambini.
Poi mi rivedo sul carro che trasporta le ceste piene alla cascina, felice di poter incitare la cavalla Aida, che trotterella verso casa sulla strada sterrata e polverosa. Ma l'immagine più viva, rimasta solo nella mia mente, è quella di bimbi gioiosi che con me pigiano, a piedi nudi, l'uva nel tino in mezzo all'aia e alla fine, come premio, possono gustare il nettare del primo mosto, il cui profumo quasi mi stordisce, perché penetra in ogni angolo della casa per giorni interi per poi diventare un budino squisito preparato dalla mamma, con l'aggiunta della sola farina.

Diventata più grandicella, fino alla prima adolescenza, la gioia della vendemmia è stata mitigata dal rammarico per la fine dell'estate e perciò delle vacanze scolastiche, che trascorrevo come ospite ed aiutante presso le zie nel mio paese natale, lontano dai genitori e quindi per la ripresa delle lezioni che allora iniziavano il 1° ottobre. A queste vendemmie la mia partecipazione era più attiva, ma l'atmosfera di allegria resa da quel cocktail di luci, colori, grida, odori,sapori e suoni non era minore. Solo il trotterellare degli zoccoli di Aida e il cigolio delle ruote del carro era sostituito dal rombo del trattore e dal rumore diverso degli pneumatici del carro nuovi di zecca sull'asfalto. Le grida gioiose dei bimbi per la prima pigiatura, ormai fatta con l'aiuto delle prime macchine artigianali, erano dirottate sull'opera di lavaggio delle ceste con la canna che ci contendevamo, spruzzandoci a vicenda.

Anche la mia giovinezza è stata marcata in modo significativo dal rito della vendemmia. Per alcuni anni infatti ho partecipato ai campi vendemmia organizzati dal gruppo OMG (Operazione Mato Grosso), attivo nell'oratorio Salesiano della mia parrocchia, per raccogliere fondi a favore delle missioni laiche dell'America Latina. Nonostante il lavoro fosse duro, non mancavano i momenti di gioia e condivisione, sia durante il raccolto, sia nei luoghi di ricovero dove ci fermavamo a dormire col sacco a pelo, sulle colline della Franciacorta. Ricordo i canti a squarciagola con il sole negli occhi e nel cuore. Alla sera prima di dormire erano canti di ringraziamento per la giornata indimenticabile appena trascorsa, spesso al chiarore della luna. La partecipazione a questi campi di lavoro è stata anche un'importante occasione di crescita e di conquista della mia autonomia e libertà dal controllo dei genitori. Per me è stata anche occasione di incontro del compagno della mia vita.

Ora da quattro anni ho potuto riassaporare l'atmosfera e il fascino della vendemmia, grazie al nonno di mia nuora, Luigi. Per me è stato doppiamente importante perché ha segnato il mio ritorno alla vita, nel passaggio difficile dalla maturità alla ..vecchiaia, dopo la malattia. Ed è stata una vera iniezione di giovinezza. Ve ne ho già parlato e mostrato i momenti più belli e significativi nel post W la vendemmia
Quest'anno sono riuscita a coinvolgere con entusiasmo anche Gabriele e l'anno prossimo, se Dio vorrà, spero che la vendemmia sia allietata anche dalle grida gioiose di Francesca. Intanto voglio condividere con questi 3 video

Vendemmia a Desenzano 15 settembre 2010

La torchiatura dopo la vendemmia a Desenzano
Vendemmia a Desenzano 21settembre 2010">


e con questo album fotografico i momenti più belli della vendemmia di quest'anno.
Spulciando sul web ho trovato per caso questo interessante post sul blog di Pino de Luca , che vi consiglio di leggere.

19 commenti:

jasna ha detto...

amo profondamente la condivisione, tu che hai avuto la possibilità di conoscermi attraverso le mie parole e una conoscenza che si avvicina oramai ai due anni... lo sai. Ogni esperienza , in questo caso la vendemmia per te è stata motivo di gioia e condivisione, di amore per un frutto veramente speciale. Ma l'atmosfera che si può vivere insieme alle persone che ci vogliono bene è magica ed è così che deve essere. Quindi tu Gabriele e magari il prossimo anno Francesca ... godetevi appieno queste giornate goliardiche in cui i colori e la magia avvolgono lo spirito di gioia ricaricandoci le pile. Un abbraccio Jasna

Luigina ha detto...

@ Lo so bene Jasna che questa è un'esperienza che ti piacerebbe vivere. Per questo, in attesa di ricaricarci le pile insieme e che tu magari l'anno prossimo possa venire a viverla con noi, insieme ai tuoi 2 bambini e a Francesca, ho cercato di farti partecipare il meglio possibile a distanza.Ricambio l'abbraccio moltiplicato per 4 con un bacione

maresco martini ha detto...

Eravamo a vendemmiare, anno 1943, passavano gli aerei che bombardavano Firenze grandi squadriglie come se ne sono visti nei film, al ritorno passavano sopra le nostre teste .Un aereo scaricò una bomba, si vede era rimasta, e cadde sulla casa di un contadino, eravamo a 500 M. scappai terrorizzato credendo che il fumo mi facesse morire. Dopo due giorni mio padre comincio a scavare nel tufo il rifugio.

riri ha detto...

Cara Luigina hai scritto un post molto bello ed interessante, ricco di ricordi e di emozioni forti. Tutto quello che riguarda la nostra fanciullezza ha un "odore" diverso e tu qui hai riportato il profumo dell'uva, della vendemmia come gioco, fatica, sudore e condivisione. Un abbraccio

Luigina ha detto...

@ Certo che tu Maresco non hai un bel ricordo della vendemmia della tua infanzia. Io per fortuna sono nata nel dopoguerra e per la famiglia di mio padre la vendemmia ha segnato il ritorno alla normalità della vita dopo gli orrori della guerra.

@Rirì, è bello però riscoprire alla nostra età emozioni, profumi, colori, sensazioni che credevamo dimenticati. Sarà perché a questa età si ritorna un po' bambini? Sarà per quello che fra nonni e nipoti c'è quella complicità che manca fra genitori e figli?

Anonimo ha detto...

Iv:: Certo Riri ha ragione. Tutto ciò che riguarda i ns. ricordi profuma di mosto... selvatico. Bella la compagnia di potatori. E piacere di conoscerti. Ivonne.
Al:: L'insalata russa a vederla in foto fa venire voglia di essere lì. Con voi. Da piccolo andavo da mio nonno in questo periodo per la transumanza del bestiame e passavamo vicino ai vigneti dove gente allegra faticava a nude mani.
E' sempre bello passar di qui. Ciao.
Simo:: ciao nonna Luigina.

Luigina ha detto...

@ Il piacere è anche mio di potervi ospitare qui tutti insieme.Manca il ruttino di Luca e il bau bau di Giorgia, ma sarà per un'altra volta;)Appena ci incontreremo davvero una bottiglia di chiaretto di questa vendemmia non mancherà per brindare alla nostra amicizia e per gli astemi e i bimbi qualche dolcetto magari con l'uva.
Siete tutti simpaticissimi, ma ho un debole per Simo e perciò mi prenoto per essere la sua nonna virtuale. Un abbraccione e a presto

Nicolanondoc ha detto...

Cara Luigina è un piacere vedere la vostra vendemmia:-) Come sai amo il prodotto finito:-))Da piccolo mi ricordo che vedevo i cesti di uva già pigiata la prima volta che venivano portati via e noi ragazzini prendevamo i chicchi schiacciati per succhiarli. Un abbraccio a voi due e buona domenica.

Adriano Smaldone ha detto...

e siamo li quasi eh :)

Luigina ha detto...

@ Grazie Nicola! Cercherò di procurarmi il prodotto finito anche per te, quando verrò a Torino, ma per quello di quest'anno bisogna aspettare un po'. Quello dell'anno scorso era eccezionale, ma è andato quasi tutto.

@ lì dove Adriano?

riri ha detto...

Cara Luigina come ho scritto non so quasi niente che riguardi la dieta vegetariana, uso anche il latte di soia, ma a dirti il vero penso che non sia cattiveria mungere il latte dagli animali, non è come ucciderli no? Un bacio e grazie.

Luigina ha detto...

@ Rirì ti rispondo qui altrimenti non si capisce.La mia era una battuta, infatti ho messo la facciana che strizza l'occhiolino. Comunque rispetto le abitudini alimentari di tutti anche se non sempre le condivido soprattutto se portate agli eccessi, ma questo è un altro discorso e non mi va di far polemica soprattutto con te :) (faccina che ride)

Caterina ha detto...

La vendemmia é una vera gioia. Da adulto sono amante dei giardini e anche dei vigneti. Raccogliere l'uva e portarle é un lavoro pesante (andare su e giú)ma la compagnia addolcisce e rende tutto una festa allegra. Poi adoro il mosto :)).
Baci
p.s. ho guardato tutti e tre video con piacere

riri ha detto...

Ciao Luigina :-) faccina sorridente:-))un bacio e spero a presto.

Luigina ha detto...

@Ti ringrazio Caterina sei tu la Kati che si è iscritta come fan dei miei album di Picasa? Ti chiedo scusa per non farti visita troppo spesso nel tuo blog, ma è un periodo molto particolare per me e la mia famiglia. Ho letto da Rirì del matrimonio di tua figlia e auguro a te e alla tua famiglia un mondo di bene

@Rirì oggi ho proprio bisogno della tua faccina sorridente per tirarmi su il morale,grigio come il cielo di oggi. Buona giornata anche a te

Renata ha detto...

La vendemmia è un ricordo indelebile per chiunque l'abbia vissuta. Di tutto il rituale mi è restato anche il ricordo di una enorme teglia di ferro, del burro salato e delle uova al burro con la polenta.

Due a testa, quasi un lusso !
Grazie Luigina, un bacio.

Caterina ha detto...

Sí, Luigina , sono fan dei tuoi album di picasa:))).
Baci.
Kati

riri ha detto...

Ciao cara Luigina, un abbraccio ed un sorriso anche al prof. :-)
Ti auguro un fine settimana sereno, anche se fuori piove, la vita a volte diventa complicata, ma bisogna usare un pò di sana ed egoistica filosofia per andare avanti:-)
Dicono sia una ruota che gira, un ritorno ed una fuga..ti auguro tante cose belle:-)

Luigina ha detto...

@Sapore e odore di cose buone e genuine Renata, che non si dimenticano facilmente. Grazie a te
@ Kati sono molto contenta di averti fra gli amici anche dei miei album. Ti abbraccio e ti auguro buona domenica
@ Ciao Rirì e visto che non ci festeggiano ancora i nipoti,auguri a voi nonni che fate parte dell'"esercito risparmioso" che tiene sù l'economia di questa sgangherata nazione

02 ottobre 2010 15:33