Oggi sono particolarmente nervosa. È uno di quei giorni che sembra vada tutto storto. Ma quello che mi addolora di più è non essere riuscita a difendere un amico e di averne forse perso un altro per aver tentato di farlo.
Sarà perché ho avuto un’educazione e una formazione pluralistica sia in famiglia che a scuola, ma sono abituata a giudicare le persone prima di tutto come tali, indipendentemente dal loro credo politico o religioso. Non sono mai prevenuta verso nessuno e sono sempre pronta a cambiare il mio giudizio su una persona se mi dimostra che mi ero sbagliata sul suo conto. Per questo soffro quando qualcuno che stimo non fa altrettanto o fraintende quello che faccio in buona fede per lui.
Come dicevo nel mio primo post la mia sfida quotidiana col mondo della borsa e quello che le ruota attorno, amicizie virtuali comprese, rischia spesso di coinvolgermi troppo e di condizionare anche la mia vita familiare e i miei affetti principali.
Fortunatamente riesco ancora ad individuare questo campanello d’allarme, che in passato ha rischiato di incrinare la mia felicità e quella delle persone a cui voglio bene, e quindi a correre ai ripari.
Perciò domani stacco la spina e vado a godermi col mio Gabriele un po’ d’aria buona e di sole in montagna, per provare a vedere se il mio ginocchio "sifolo" riesce ancora a curvare sugli sci, dopo la caduta dell’anno scorso o se devo cominciare a contare la prima sfida persa.
A loro la parola e la voce...
2 giorni fa
1 commento:
Nulla è perduto! Non rammaricarti se le persone fraintendono, l' importante è che tu ti senta apposto con te stessa. Poi quel che arriva, arriva. Goditi il tuo Gabriele e non pensare ad altro. Baci.....
Posta un commento