domenica 14 settembre 2008

W la vendemmia!!!

Giovedì per me è stata proprio una giornata speciale ed ora ve la racconto.
Preparato tutto l'occorrente fin dalla sera, ma troppo eccitata, fatico a prendere sonno. Sveglia dalle 3, non riesco più a riaddormentarmi, finché alle 6,30 decido di alzarmi. Rapida colazione e alle 7,30 sono puntuale in strada all'appuntamento coi consuoceri. Alle 8, come da programma, siamo alle Grezze di Desenzano del Garda.
Ci accoglie festosa nonna Clara, ma il vulcanico nonno Luigi ci aspetta già nella vigna di Montelungo da 2 ore :)))
Intanto che Franco e Silvana si preparano in abbigliamento da vendemmia, scatto qualche fotografia nel cortile allo sgranatore, al torchio, ai recipienti per travasare uva e mosto, ai melograni carichi di frutti maturi, ai pergolati di uva americana e uva barbera, carichi di grappoloni che quasi spezzano i tralci sopra la bella siepe di rosmarino.
Partenza per Montelungo e arrivo alle 8,30 dove Luigi ci aspetta impaziente nella piccola vigna che coltiva a mezzadria con un amico.
La giornata è magnifica e il sole già caldo illumina i bei grappoli dorati di uva bianca Soave.
Si lavora a coppie di fronte da una parte all'altra del filare, attenti a togliere i chicchi secchi o guasti, prima di buttarli nel secchio.
Ogni tanto scatto qualche foto con la mia digitale pocket per documentare questa giornata da condividere con chi non ha potuto esserci.
Il lavoro prosegue spedito tra scambi di battute, ricordi delle vendemmie precedenti e parlando di quella futura, più impegnativa dopo il 20 settembre.
Finita la vendemmia dei filari di Soave, nonno Luigi passa a raccogliere con la sua station wagon i secchi pieni.
Quando i bauli delle due auto, con tutti i secchi disponibili colmi di grappoli, sono al completo ritorniamo alle Grezze per la prima operazione di sgranatura con la sgranatrice a manovella, di cui si occupano gli uomini, al termine della quale nonna Clara ci rifocilla con fragranti fette della sua deliziosa crostata alla marmellata di fichi e con panini imbottiti di salame della casa.
Ripartiamo per Montelungo a vendemmiare l'uva nera Merlot. Sono solo 2 filari e stavolta decidiamo di fare la gara a chi finisce prima, maschietti contro femminucce :) Ogni tanto nonno Luigi ci incita con la frase " Forza ragazzi che sento odore di gallina"
Intanto io intono la nota canzone che fa da colonna sonora al filmato che ho messo su Youtube: gli altri mi seguono in un crescendo a squarciagola e alla fine una sonora risata corona la nostra vittoria nella sfida, malgrado i tentativi di Franco di rallentare con qualche tranello il nostro lavoro.



A mezzogiorno in punto siamo di ritorno alle Grezze col secondo carico di uva, puntuali per mettere le gambe sotto il tavolo e gustare il delizioso pranzetto preparato con amore da nonna Clara con tutti i cibi di produzione della casa, dagli antipasti all'ammazzacaffè: salumi della casa, sott'oli e sott'aceti in agrodolce di tutte le verdure dell'orto, la "minestra sporca" coi fegatini di gallina, la gallina nostrana ripiena, accompagnata dalla salsa "peverada" il vitello tonnato, la crostata di fichi già assaggiata il mattino, il gelato biologico alla frutta della gelateria artigianale vicino a casa, un ottimo caffè corretto con la grappa della casa.
Come spesso capita ci sono ospiti imprevisti: la cucina genuina di nonna Clara, la generosità, l' ospitalità e la simpatia che sprizza da tutti i pori da lei e dal suo Luigi, attirano molti amici e la loro porta è sempre aperta e bastano pochi minuti per aggiungere un posto a tavola.
La conversazione intorno al tavolo scorre piacevole e divertente. Poi, mentre noi donne sparecchiamo e riordiniamo la cucina, gli uomini riprendono il lavoro di sgranatura del secondo carico d'uva, al termine del quale viene messa nel torchio, azionato a mano da Luigi.
Dalla parte inferiore comincia a scendere il mosto, mentre nell'aria si sprigiona il suo tipico e gradevole profumo. I secchi di mosto si riempiono velocemente, mentre il colapasta trattiene qualche chicco indisciplinato e il loro contenuto viene travasato nelle damigiane pronte.
Malgrado il lauto pasto nessuno riesce a trattenere la voglia di assaggiare quel prelibato nettare. Quindi Luigi procede alla misurazione col mostimetro della percentuale di zuccheri presente nel mosto dalla quale da un'apposita tabella si potrà ricavare la gradazione alcoolica del vino.
Quello del merlot è 20 che corrisponde a 12,37° alcoolici.
Quindi dopo la 3a torchiatura dei graspi Luigi ci mostra le 2 damigiane di Tocai di un piccolo filare vendemmiato 2 giorni prima che sta già bollendo e fra qualche giorno sarà travasato nelle 2 grandi botti per terminare la fermentazione.
La passione con la quale racconta la sua attività è davvero contagiosa ed è con rammarico che alle 16 lo saluto per ritornare a casa, carica di doni, fra i quali il famoso zìgol, (un dolce di vincotto simile alla sapa), che non assaggiavo dai tempi della mia infanzia e che hanno prolungato il ricordo piacevole di questa bellissima giornata all'aria aperta, che voglio ora condividere con voi.

13 commenti:

Elsa ha detto...

un bacio.......
nessuno mi aveva mai chiamato così... poeta impressionista !!!
Sei fin troppo gentile...azz mi fai commuovere !!! ti ho preparato un racconto di quelli ... sai rachele è tornata!!!

ps per la vendemmia...il vino???
come fai a farlo arrivare da me???
ci vado matta per queste cose, anche se non sono capace!!!
ti abbraccio forte e mi raccomandoooooooooo...... ok?

Luigina ha detto...

Il racconto sul ritorno di Rachele lo avevo già letto ieri sera, ma ora è sparito.
Quando vengo in Sardegna te ne porto un po', ma il vostro vino non è da meno
Ricambio l'abbraccio

JANAS ha detto...

uhm..la sapa...tu lo conosci sicuramente un dolce sardo fatto con la sapa..che il dolce sardo che più amo! oh..! ma non ti affaticare!!

riri ha detto...

Ciao Luigina,buona giornata.
La vendemmia come metafora della vita,sei sempre unica!!
Un abbraccio,posso?

Luigina ha detto...

@Janas, come no! Apposta ho citato la sapa perché so che è un ingrediente di 2 dolci tipici sardi: le tiliccas e le pabassinas, anche se in queste ultime solo nella versione cagliaritana. Ma il pan di sapa dove lo metti? Mi sa che uno di questi giorni mi cimento a prepararne uno, poi ti mostro il risultato, anche se il nostro zigol è un po' diverso da quello sardo e quello di vino bianco ha un sapore più delicato. Non temere non mi sono proprio affaticata!
@riri certo che puoi: il tuo abbraccio, anche se virtuale mi dà sempre una carica in più! Mi piace la tua definizione della vendemmia come metafora della vita. Grazie

Luigina ha detto...

"A Renata (anche lei leonessa bresciana) mi lega una lunga amicizia, ormai datata, e, nonostante il periodo difficile che sta attraversando ha voluto gratificare, tramite email,il mio lavoro sulla vendemmia con queste parole, autorizzandomi a pubblicarlo:
"Hai effettuato un magnifico reportage illustrando una pagina di vita. Di quella vita vera, bellissima, cadenzata dal ritmo delle stagioni che ha accompagnato per secoli la nostra meravigliosa Italia contadina.
Come sempre l'amore per i tuoi amici ti impediva "di essere felice da sola" e ci hai reso partecipi. Che dire? Che sei uno splendido "diamante grezzo" che non ama splendere nelle vetrine, ma pronto a regalare la luce delle sue mille sfaccettature a chi ha voglia di cercarle.
Tuo tramite, sono venuta con te a casa di Luigi e Clara, con immenso piacere, poi nella vigna col Sior Luigi ed ho ammirato una natura prorompente e festosa che rivela ed esalta l'amorosa cura, il solerte lavoro e la stima che il contadino riserva alla sua terra.
Una lieve "pelle d'oca" ha accompagnato la visione delle belle foto che ci hai regalate. Hanno rinnovato nostalgie e dolcissimi "amarcord" della mia vita in cascina. Questa la poesia.
Però....anche la prosa merita il passaggio della famosa "acquolina in bocca" E come potrebbe essere diversamente assaporando la marmellata di fichi, il salame "de casa" la "minestra sporca" di fegatini di gallina nostrana, il buon vino, l'altrettanto buon umore in mezzo a caldi sorrisi? Grazie Luigina."

GRAZIE A TE RENATA

Gianna ha detto...

Buona notte cara luigina.
Un abbraccio

JANAS ha detto...

passata la sensazione di " stranezza"??
una buona giornata a te!

Luigina ha detto...

Non del tutto janas: qualche effetto collaterale comincia a farsi sentire. Oggi pomeriggio 2° round del 3° ciclo. Buona giornata anche a te

Aliza ha detto...

Cara Luigina, sono passata per salutarti e per avere tue notizie. Spero che velocemente ti rimetti in forze, te lo auguro di tutto cuore, un bacione forte forte A.

Luigina ha detto...

Ciao Aliza1 Oggi va meglio di ieri: sono arrivata al giro di boa della chemio. Qualche problemino ieri msa superato in fretta. Avevi detto che aspettavi le foto della vendemmia: le hai guardate in questo post di youtube? Ho fatto un album con la colonna sonora e il post racconta la giornata della vendemmia: basta che clicchi sulla freccina e puoi vederle in dissolvenza senza uscire dalla pagina.

JANAS ha detto...

hai percorso buona parte del tragitto...ora non mollare, stringi i denti, anzi allargali sempre per un sorriso, che il traguardo è vicino! e poi sviuuuuu giuù in discesa!!

Luigina ha detto...

@E chi molla Janas! Oggi va molto meglio. Fra poco vado a restituire la pompetta vuota al mio " pusher" Aspetto che spiova perché voglio andare in bici da sola.Ora sono al giro di boa e questo mi dà uno stimolo in più.
Mi è dispiaciuto solo dover mancare alla "vendemmia grossa" che è stata fatta proprio il primo gg della chemio proprio perché era l'unico giorno previsto di bel tempo. Ma la piccola vendemmia artigianale aveva un fascino speciale e i miei album sono stati molto apprezzati dai familiari che han partecipato e da chi non ha potuto.