Il tricolore sul mio balcone ha fatto uscire il sole
I bambini ci guardano, ci ascoltano e non possiamo più dire "tanto non capiscono", perché ora i bambini sono attenti osservatori e comprendono subito le situazioni.
I bambini ci osservano, ci studiano e percepiscono molto velocemente cose che per loro sono ancora premature.
Così può accadere che un giudizio infelice, dato con leggerezza da un genitore sulla bandiera italiana, possa far trasformare il tricolore, regalato a una bambina, da una bandiera da sventolare con la gioia dell'innocenza del dono appena ricevuto, in un "mocio" per pulire il pavimento della sua cameretta, come fa la mamma.
Malgrado il disappunto provocato dall'aver assistito a questa scena, oggi ho deciso di esporre con orgoglio il mio tricolore al balcone, nonostante la pioggia, cantando questo canto popolare
Questo mi ha ricordato la recita scolastica in IV elementare, in occasione del Centenario della 2a Guerra d'Indipendenza. In esso interpretavo Rosa, la cameriera della maestra del paese, che, di nascosto, si procura un telo bianco, uno rosso e uno verde per confezionare il tricolore e festeggiare la vittoria dell'esercito franco-piemontese contro quello austriaco che permise il ricongiungimento della Lombardia al Regno di Sardegna e pose le basi per la costituzione del Regno d'Italia.
Ricordo anche le lotte coi compagni di scuola per avere il privilegio di poter portare la bandiera italiana nelle sfilate di commemorazione, nelle feste civili, ai funerali di persone importanti del paese.
Oggi questo orgoglio lo sentono forte i nuovi Italiani che vengono da lontano e che non si vergognano di manifestare la loro adesione all'identità nazionale, sventolandone il vessillo.
Oggi questo orgoglio lo sentono forte i nuovi Italiani che vengono da lontano e che non si vergognano di manifestare la loro adesione all'identità nazionale, sventolandone il vessillo.
11 commenti:
Anche io la cantavo... e mi viene da pensare che ciascuno, nel nostro piccolo, potevamo fare di più per mantenere forte il senso di rispetto e amore per la nostra bandiera.
Ma si può sempre rimediare.
Questa ricorrenza di giovedì è un'occasione!
Ciao Luigina...
I bambini non sono mai stati stupidi. Sono delle macchine progettate per captare ogni minima nozione, coerente o incoerente, emozione o pensiero.
anche io esporrò la bandiera sul mio balcone. E' un dovere e un onore e mi piacerebbe che fossero condivisi da tutti. I bambini sono il futuro del nostro paese, andrebbero educati con il buon esempio, ad amare per la patria e non esclusivamente il proprio orticello...
@Kaishe spero di esserci riuscita come insegnante, ma non sono più tanto sicura di averlo inculcato bene come mamma. Come nonna il primo tentativo non ha avuto il successo che speravo:(
@ Benvenuta Carolina: non intendevo assolutamente dire che in passato i bambini siano stati stupidi. Soltanto che ora hanno più stimoli dagli adulti, ahimé non sempre positivi, soprattutto dalla TV e sanno cogliere anche le sfumature di ciò che si dice loro o che gli adulti si dicono. Soprattutto credo sia importante il modo in cui si fanno certe affermazioni e soprattutto se chi le fa è un'importante figura di riferimento per il bambino.L'episodio che ho raccontato mi ha messo di fronte ad una sconfitta che non avevo messo in conto nel mio compito prima di tutto di educatrice
@Brava/o(?) Turista!!! Chi verrà il 16 e il 17 marzo nella nostra città a vedere la mostra di Matisse che hai così ben segnalato nel tuo blog, troverà numerose iniziative per festeggiare l'evento, cliccando sui link sotto il mio post. In questi giorni spuntano bandiere da numerosi balconi e finestre e stamane appena esposta la mia ho sentito la voce di un bambino che diceva: "Mamma, mamma, guarda la bandiera d'Italia! Mettiamo anche la nostra!" e questo mi ha riempito di gioia, come vedere le bandiere di Brescia e d'Italia che sventolano una accanto all'altra, ogni 10 metri, lungo tutta la via dove abito.
Ciao, se noterai un aumento di visitatori, la causa è da addebitare al post su oknotizie:
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=11d1523da75c2b32
ChaoLin LinGiù ;-)
@ Lino Giusti sono molto onorata di ospitare qui un suo commento, ma l'indirizzo web che lei mi segnala porta sempre qui al mio post :)
@ Chiedo scusa.adesso ho capito come funziona OKNO notizie di Virgilio e la ringrazio per la segnalazione del mio post. Come può vedere anche i vostri blog sono tra i miei preferiti ;)
Avevamo notato. ;-)
ChaoLin LinGiù
E' bello leggere delle tue rinnovate emozioni per il tricolore.
Le nostre origini unitarie sono un lascito prezioso da custodire e da tenere sempre desto da offrire ai nostri piccoli.
Insegno in una prima, ma oggi costruiremo un piccolo tricolore, vessillo della festa di domani.
Buona giornata
Quando racconti le storie della tua infanzia ti vedo... bel post zia LUY... pensa che bello se ognuno di noi facesse un post sul sentirsi italiano... si raggrupperebbero un sacco di storie popolari e vere.
@ Bravissima Graziana! Spero di vedere nel tuo blog il tricolore costruito coi tuoi piccoli alunni di prima elementare.Credo che se ne ricorderanno per sempre.
@ Jasna sono reduce da un giro esplorativo nei blog e mi sono persa in quello di Antonella tra le ricette tricolori e ho fatto indigestione... con gli occhi:) Il mio ricordo del primo incontro col tricolore come forse avrai capito è scaturito da un episodio molto diverso che mi ha toccato nei miei affetti più cari e mi ha lasciato un po' di amarezza nel cuore, che non mi è ancora passata, anche se cerco di farmene una ragione come sempre :)
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