giovedì 13 novembre 2008

Un aquilone per S.Nicolas- parte terza


COLEGIO PARTICULAR PADRE ANTONIO BRESCIANI:
La provincia del Cotopaxi è stata storicamente una zona depressa, dove, nonostante le avverse condizioni climatiche e naturali, l’agricoltura è sempre stata il principale mezzo di sostentamento. Il carattere di sola sussistenza dell’agricoltura determina la mancanza d’attività redditizie e la conseguente migrazione verso città che offrono maggiori (e il più delle volte illusorie) opportunità lavorative. L’offerta formativa dell’aerea interessata si configura come discontinua, ripetitiva e lontana dalle reali problematiche quotidiane delle famiglie. Inoltre, si rileva un’assenza di formazione adeguata del corpo docenti, che si traduce nella mancanza di un sistema di valori cui ispirarsi. La preponderanza della componente teorica nel processo formativo provoca un abbandono scolastico precoce e dunque l’ingresso nel mercato lavorativo in condizioni di sfruttamento, marginalità e discriminazione.
Al fine di far fronte a tali problematiche il “Colegio Particular Padre Antonio Bresciani”, in collaborazione con la diocesi di Latacunga, ha elaborato un nuovo modello educativo rivolto ai giovani più poveri della regione, che si basa su un insegnamento pratico, la lavorazione del legno, che riprende un’attività peculiare del luogo, non interferisce sull’attività primaria dell’agricoltura, non costituisce motivo d’allontanamento dal luogo natale e coincide con l’opportunità di sviluppo e gratificazione personale. La concretizzazione di questo nuovo progetto educativo, dunque, è sinonimo di recupero culturale e di riscoperta del potenziale artistico dei ragazzi.

Nel 1988 viene fondato il primo istituto superiore “Juan Pablo II” da Peppo e Adriana (quando ancora facevano parte dell’operazione Mato Grosso), riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione Ecuadoriano. Si trattava di un Istituto Superiore Tecnologico della durata di sei anni d’educazione secondaria, che rilasciava un diploma (bachiller).


I ragazzi della Colegio in un'ora di lezione


Dal 1988 al 1991 erano compresi nell’offerta formativa quattro anni di studi parauniversitari in tecnologia, al termine dei quali veniva rilasciato il titolo di perito tecnologico. In questo periodo sono stati portati a termine quattro cicli scolastici completi. Successivamente le missioni dell’Operazione Mato Grosso hanno fondato succursali dell’Istituto Tecnologico in diverse zone del Paese, mentre a San Nicolas il focus si è spostato sulla costituzione e l’avvio della cooperativa “Centro de Artes San Nicolas” con la conseguente interruzione della formazione scolastica. Nella prospettiva di organizzare la cooperativa di produzione è stato introdotto un corso di lavorazione del ferro, della durata d’otto mesi, al termine del quale è stata istituita un’officina meccanica, che garantisse supporto all’attività ebanistica per la produzione di mobili.
Nel 2004, quando Peppo e Adriana si sono staccati dall’operazione Mato Grosso, su consiglio del fondatore don Ugo de Censi, è stato creato un nuovo Istituto superiore, il “Colegio Particular Padre Antonio Bresciani”. L’Istituto, nonostante non riceva finanziamenti pubblici, ha il riconoscimento del Ministero. Il carattere privato non implica la richiesta di una retta alle famiglie, ma la loro collaborazione, secondo le proprie possibilità, per il buon funzionamento della scuola, che è, infatti, completamente gratuita.
Come accennato in precedenza, il progetto educativo portato avanti a San Nicolas è rivolto ai ragazzi provenienti da famiglie povere. Al momento di accogliere le richieste d’accesso all’Istituto, viene svolto un colloquio con la famiglia per verificare la sussistenza dei seguenti requisiti:
  1. Appartenere ad una famiglia contadina povera integrata nella comunità.
  2. Presentarsi al colloquio motivazionale con l’approvazione del presidente della comunità d’appartenenza, che attesta la condizione d’estrema povertà del ragazzo.
  3. Nutrire interesse per l’arte del legno, del ferro e della pittura.
  4. Aver terminato la scuola primaria.
Il Centro è un dignitoso spazio dove il ragazzo ha la possibilità di creare e intagliare al meglio la propria esistenza così come crea e intaglia il legno.
Altro aspetto fondante del progetto educativo è la vita comunitaria: i ragazzi imparano a condividere il proprio sapere, le proprie capacità, nonché tutti gli aspetti della vita quotidiana, imparando il significato della solidarietà e della fratellanza.
Il regolamento del “Colegio Padre Antonio Bresciani” si ispira a quello che San Giovanni Bosco istituì per la buona condotta di una casa o collegio salesiano. I ragazzi che frequentano la scuola dal lunedì al venerdì vivono nel centro, mentre il sabato e la domenica vengono trascorsi a casa con le rispettive famiglie.
Una giornata tipica al Centro inizia con la sveglia delle ore 6.00, quando i ragazzi si alzano prontamente dal letto, si vestono, rassettano la stanza, lasciano il dormitorio e si recano alla Chiesa di San Nicolas dove dedicano del tempo alla meditazione mattutina. Dopo avere pregato fanno colazione nella mensa. La scuola comincia alle ore 7.30, e, a seconda dell’anno scolastico, i ragazzi si recano in aula a frequentare le lezioni, prendendo posto nei banchi da loro stessi costruiti, o al taller (laboratorio di ebanisteria).

Il corpo docente si compone di: due

professori di matematica, due di

spagnolo, uno di scienze sociali, uno di

scienze naturali, uno d’inglese, uno di

disegno tecnico e uno di disegno

artistico, uno di tecnologia, uno di

musica e tre di taller. 

I ragazzi del collegio al lavoro al taller





La struttura organizzativa della scuola è costituita dal preside Francesco


Piovanelli, figlio di Peppo e Adriana, dal vicepreside Giuseppe Piovanelli

(Peppo), dal consiglio di istituto, formato dal corpo docenti e dal preside, che

si riunisce una volta al mese, dagli ispettori scolastici ,dal consiglio di classe
,

anche questo si riunisce una volta al mese, e dal rappresentante dei genitori, uno per ogni classe.

I colloqui con i genitori avvengono a cadenza trimestrale


Il taller occupa una parte importante del giorno e della formazione dello studente, sono, infatti, previste 20 ore settimanali di 45 minuti di lavoro pratico. Durante tali ore i ragazzi imparano a lavorare il legno costruendo suppellettili e mobili anche per la scuola e i dormitori. La giornata scolastica termina alle ore 18.30, segue un’ora dedicata allo studio.
I rintocchi della campana scandiscono le varie parti dell’intensa giornata: la colazione (ore 7.00), il pranzo (ore 12.00), la ricreazione (dalle 13.00 alle 14.00), la merenda (ore 16.30), e la cena (ore 19.30), nonché tutti i cambi d’ora.
Tutti gli alunni si preoccupano del buon funzionamento della casa rispettando i turni per lavare i piatti, pulire la cucina e servire a tavola. I ragazzi si occupano anche di attività a beneficio dell’intera comunità, come ad esempio badare agli animali, coltivare l’orto, tenere pulita l’intera struttura della casa, accudire gli anziani, all’insegna di una prospettiva comunitaria funzionale e solidale.
Non solo si trasmettono i valori sociali e comunitari, ma si tenta anche di insegnare le buone norme igienico-sanitarie: i ragazzi devono avere molto interesse per la pulizia personale e degli spazi comuni. Inoltre, la comunità di San Nicolas, in accordo con l’ospedale locale, si preoccupa di farli visitare ogni tre mesi.
L’intero sistema educativo portato avanti dal Centro si prefigge i seguenti obiettivi:
  1. Fornire ai giovani contadini poveri un’istruzione integrale, umana e cristiana, al fine di renderli protagonisti della propria comunità, realtà e cultura.
  2. Offrire ai giovani un ambiente familiare ed educativo, che trasmetta valori umani che favoriscano un cambiamento nella vita personale e una trasformazione sociale.
  3. Garantire ai ragazzi una professionalizzazione nell’arte del legno e allo stesso tempo una formazione lavorativa in ebanisteria, scultura e pittura.
  4. Recuperare una serie di manifestazioni culturali nel campo artistico e promuovere altre linee di qualificazione delle abilità lavorative.
  5. Dare ai ragazzi l’opportunità, una volta terminati gli studi, di continuare con l’attività di lavorazione dei mobili e imparare la tecnica di lavorazione del ferro entrando a far parte della cooperativa del “Centro de Artes San Nicolas”, che fa parte strutturalmente della missione di San Nicolas.

Uno dei giovani del Centro de Artes San Nicolas intento ad intagliare il legno.














Maximo, uno degli studenti del “Colegio Particular Padre Antonio Bresciani”, durante le ore di taller mentre lavora il legno. Sullo sfondo la casa-missione San Nicolas.

PROSPETTIVE FUTURE E SOSTENIBILITÀ:
La cooperativa della lavorazione del legno e del ferro prende il nome di “Centro de Artes San Nicolas”; in essa si producono mobili di alta qualità e design, destinati a un vario mercato, dal settore alberghiero alle abitazioni private. Nonostante l’assenza di forme di promozione e pubblicità, il passaparola fa sí che pervengano richieste da ogni parte dell’Ecuador. La cooperativa è stata creata per dare ai ragazzi una continuità nel loro mestiere e per evitare la migrazione ad altri paesi o città, perdendo le abilità e conoscenze artistiche apprese negli anni di scuola. Si crea in questo modo una concreta possibilità di impiego per i ragazzi una volta terminati gli studi e viene così data l’opportunità di rimanere all’interno della comunità o di aprire un’attività in proprio.
Attualmente la cooperativa dà lavoro a 22 ragazzi dai 23 ai 33 anni, molti già padri di famiglia. Il sistema di remunerazione non è fisso, ma per opera, ogni giovane viene, in altre parole, pagato secondo il numero e della qualità dei pezzi che produce nell’arco di un mese. È stato scelto questo sistema al fine di insegnare al ragazzo ad essere responsabile ed indipendente, in vista di una sua futura attività. Anche i ragazzi della cooperativa portano avanti i principi e le attività della casa attraverso l’animazione in oratorio, la catechesi ai bambini della comunità, l’aiuto ai poveri, oppure attraverso prestazioni d’opera gratuite in orario extra-lavorativo, ad esempio costruendo mobili per i più anziani e bisognosi.

Uno dei giovani della Cooperativa intento a saldare il ferro.
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17 commenti:

Aliza ha detto...

grande opera, persone meravigliose, tutto il lavoro su giovani e bambini davvero una grande opera. Grazie per averla proposta, spero tanto che le difficoltà si appianino e che in tanti siano disposti a sostenerla.
Un abbraccio A.

Luigina ha detto...

Grazie infinite Aliza anche a nome dei miei amici. Se puoi aiutarmi a diffondere questi post te ne sarò molto grata.
Un abbraccione

Nicolanondoc ha detto...

Grazie,forse è poco vero?
Un abbraccio,Nicola

Luigina ha detto...

Un Grazie non è mai poco, neanche un abbraccio. Ho letto da Janas che sei un po' giù. Capita a tutti un po' di stanchezza e di necessità di tregua da blog: non dobbiamo timbrare il cartellino. Guarda che la mia nipotina è impaziente di conoscere il tuo Gabriellino e vuol nascere prima del tempo. Ti auguro un sereno weekend

jasna ha detto...

E' molto bello che tu faccia questo LUY ... non sono molto nel blog in questo periodo ma iniziative di questo tipo le condivido con tutto il cuore e senza farti promesse ... vedrò come poter contribuire.... baci.

Luigina ha detto...

Grazie Jasna! Lo so che sei impegnatissima. Mi basta che anche tu sparga un po' la voce. Buon fine settimana

Ishtar ha detto...

Sono iniziative di tutto rispetto, a poterlo fare, mi piacerebbe sostenerli, ciao cara

Nicolanondoc ha detto...

Ciao Luigina,anche Gabriellino era impaziente di nascere,infatti è nato 10 giorni prima del previsto,troveremo il modo di farli conoscere :-)))
Auguro un buon fine settimana a voi tutti.

Melina2811 ha detto...

Se dovesse passare la legge che stanno esaminando in Parlamento, potrebbero farci chiudere i nostri blog. Notizia da far circolare. Ciao e buon fine settimana da Maria

Luigina ha detto...

@Ishtar penso di fare un logo che chi vuole può mettere sul suo blog con tutte le informazioni necessarie per contribuire anche economicamente per chi potrà. Mi basta che mi aiutate a diffondere la voce.

@Nicola ;)))

@Melina credo che riguardi i blog, autentiche testate giornalistiche, come quello di Grillo,il cui titolare dovrebbe essere iscritto all'ordine. Certo che se spengono anche le nostre voci, significa proprio che siamo in un regime totalitario. Stanno mettendo il bavaglio a tutti quelli che non la pensano come il...capo nano. Ho sentito ieri l'intervista "concordata" della Gelmini a canale 5: una recita a memoria ( sembrava la Coretellesi)dove con un sorriso ironico si parlava dell'intenzione di togliere valore legale alle lauree. W il popolo ignorante!!!!!

Mat ha detto...

io invece aiuto mio zio missionario in kenya e spero un giorno di poterci andare!!
buona domenica luigina!! :)

Leonardo ha detto...

Prima di questi bei post,dei quali ti ringrazio,conoscevo il Cotopaxi solo come un vulcano...

Ciao,buon inizio di settimana!

JANAS ha detto...

ciao Luigina, al riguardo già mi sono espressa nel post precedente e finirei per ripetermi! Passo di qua solo per augurarti un buon inizio di settimana...oh esagera con i papassini e con il torrone..ma vai piano con la salsiccia di cinghiale.. che è buona...mah pesantuccia!!

Luigina ha detto...

@ Sirio infatti è un posto un po' di menticato dal Mondo. Grazie a te del passaggio! @Grazie Janas!!! Auguro una splendida giornata anche a te! Ho appena saputo che il controllo di oggi è andato bene per Francesca e per ora si limita a fare le capriole nel pancione, come quando Laura ieri sera ha mangiato il torrone di Mirto. Si è ricordata di averlo già assaggiato quest'estate nel Sinis;) La salsiccia non la può ancora mangiare Laura perché non ha gli anticorpi della Toxoplasmosi

riri ha detto...

Ciao Luigina,sono molto interessanti i lavori svolti,un artigianato che ormai si sta perdendo..però è bello vederlo vivere,tra gente così piena di buona volontà.
Un grazie sentito per avermi fatto conoscere questa realtà ed un sorriso di speranza,per noi tutti.

Luigina ha detto...

Un grazie a te riri per essere passata di qua e della tua grande sensibilità verso il lavoro dei miei amici e dei loro ragazzi

JANAS ha detto...

zao! sono stanca e mi sa che vado a dormire ...ma non prima di passare da luigina per un salutino! :)