sabato 19 marzo 2011

Caro papà..

Oggi non avevo la tua salvia da potare come mi hai insegnato e ho ricordato QUI: non ha resistito al gelo dell'inverno, ma il tuo ricordo nel mio cuore resta più vivo che mai. Così per farmi passare il nodo in gola, che mi è venuto nel rileggere quello che avevo scritto, sono andata a sfogliare l'album di famiglia, per cercare  una fotografia di noi due insieme quand' ero bambina, ma mi sono soffermata su questa, che ti ritrae nel fiore degli anni, in un momento cruciale della tua vita e della nostra famigliola, prima del trasloco per Gavirate (VA).


Papà Vittorio: marzo 1953


Nel tuo sguardo leggo solo ora lo smarrimento e la preoccupazione che ti aveva assalito prima di partire per il tuo nuovo lavoro e di affrontare le incognite della vita, lontano dal tuo paese natale, dalla tua gente... emigrante... in Patria, per cercare di migliorare il tuo e il mio futuro.
Così mi è venuta voglia di dedicare questo post e questa giornata
- a tutti i papà come te che non ci sono più
- ai papà costretti ad abbandonare il loro paese a causa di cataclismi, guerre, fame, persecuzioni
- ai papà dimenticati
- ai papà di chi non ha papà
- ai neo papà
- ai papà che a Fukushima cercano di spegnere il reattore nucleare per salvare i loro figli
- a chi non dimentica mai di essere papà
- a chi qualche volta lo dimentica, ma poi si pente e ...recupera
- ai papà a cui non importa niente di questa festa, ma hanno aspettato tutto il giorno una telefonata dai figli e  hanno sorriso solo quando è arrivata in extremis ;)


E ora per i curiosi ecco l'origine della festa del papà, perché da noi si festeggia il 19  marzo e quando si festeggia nel resto del Mondo.

14 commenti:

Graziana ha detto...

Grazie per questo gentil pensiero...Anche per il mio papà che non c' è più dal 2006. La mia tastiera è restata immobile ... non vollevo lasciarmi andare, ma ora lo sto facendo grazie a te ') ... Un abbraccio ...

Luigina ha detto...

@ Cara Graziana anche il mio papà mi ha lasciato improvvisamente nel 2006. Ma qualche volta fa bene lasciarsi andare ai ricordi anche se dolorosi, perché "i ricordi sono come gocce di resina che sgorgano dalle ferite della vita e non scivolano via, ma restano attaccate al tronco,a fargli compagnia per aiutarci a resistere e a crescere ancora" ( M.Corona)

il monticiano ha detto...

La tua ultima dedica ai papà è precisamente ciò che avvenuto questa sera alle 21 qui da me: mi ha telefonato il mio unico figlio, mi ha fatto gli auguri e ai suoi si sono
aggiunti quelli di mia nuora e delle loro due figlie, mie nipoti.
Non posso nascondere il piacere che ho avuto.
Auguri a tutti i papà.

Anna ha detto...

In questi giorni piango davvero per niente e tu sai il perché, ho il cuore straziato anche se la vita va avanti e trovo un sorriso per tutti i miei pazienti, colleghi, familiari, amici. Ma il tuo post annienta tutte le mie difese, il ricordo di mio padre morto troppo giovane dopo troppi anni di una malattia atroce (ne parlo nel post "le fusa di Oscar, i ricordi...") è una diga sempre pronta a rompersi, e nel silenzio della mia casa ancora addormentata ho voglia di ululare come un cane ferito.
Anche lui è stato un emigrante, che ha lasciato la sua terra di origine per dare un futuro migliore alla sua famiglia, che a quel tempo eravamo solo mia madre ed io. Quanto coraggio avevano i nostri padri, e purtroppo temo che dovranno trovarlo anche molti futuri padri. La tua dedica è bellissima, davvero.

Ti abbraccio virtualmente ma sinceramente

Anna

maresco martini ha detto...

Che bel post Luigina! hai fatto commuovere anche mè, crudo terricolo.

Luigina ha detto...

@ Aldo l'ultima dedica l'ho aggiunta dopo che nostro figlio si è ricordato di fare la telefonata 2 oreprima e ho aspettato a pubblicare apposta; E devo dire che ho tirato un sospiro di sollievo, anche se Michele era giustificato parzialmente essendo un neo papà, però stamane ha recuperato perché ci ha fatto una sorpresa venendoci a trovare coi bimbi e oggi la giornata ci sembrerà più bella.
@ Anna quante cose in comune scopro ogni giorno con te, anche leggendo a ritroso alcuni tuoi post.Ammiro la tua dedizione a chi soffre, nonostante le tue sofferenze ( e quelle del cuore a volte sono più grandi) però,come ho detto a Graziana, a volte fa bene anche lasciarsi andare in un pianto liberatorio,senza nascondersi,che non lava il dolore, ma lo attutisce e ti permette di condividerlo con le persone care. Pensa che nel leggere il tuo commento mi si è sciolto il nodo in gola che avevo da ieri con un pianto di commozione. Ti abbraccio forte e ti auguro una domenica serena

@ Maresco, ma io lo so che non lo sei: basta leggere i post dei tuoi blog da cui traspare la tua sensibilità e il tuo amore per la natura e per la tua terra e per chi la rispetta come te. Un abbraccio a te, Chiara e a tutti quelli cui vuoi bene. Un bacione speciale a Vaira

jasna ha detto...

Che bel post Luigina...non riesco a dire altro.

Luigina ha detto...

@ Jasna ho letto che il tuo papà è mancato proprio il 19 marzo.Ho pensato anche a lui scrivendo il post e ha ragione Vichi che i papà che non ci sono più, nel nostro cuore non muoiono mai.Buona serata: comincio a fare gli auguri adesso ad Ezio per domani o lo avete festeggiato oggi?

jasna ha detto...

In famiglia ieri con bis nonna zii e nonne adottate. oggi c'è la festa con gli amichetti ... spero non mi distruggano casa.

Anonimo ha detto...

Grazie Luigina a nome del mio PAPA' che mi ha lasciato troppo presto nel 2005 : solo chi ha provato questo dolore sà che non ci sono parole per poterlo consolare ma le tue sono senz'altro un grosso aiuto.

Graziana ha detto...

Luigina, è troppo forte il coinvolgimento emotivo che ancora provo. Perciò convivo con questo dolore cercando di viverlo con un equilibrio che è sempre molto precario. Quando un genitore se ne va non si è mai pronti, a qualsiasi età ... La malattia e le corcostanze che hanno portato via il mio papà sono state terribili, diciamo che non me ne sono mai fatta una ragione per nn parlare dei sensi di colpa .... '

Luigina ha detto...

Cris a me sembra a volte che il dolore si acuisca col passare del tempo, anziché diminuire, soprattutto perché la sua morte è stata improvvisa e non ero preparata. Però cerco di mitigarlo pensando alle cose belle che mi ha lasciato e ai valori che mi ha trasmesso.

@Graziana è vero: non si è mai preparati abbastanza alla perdita delle persone care.Anch'io spesso sono assalita dai rimorsi, per non avergli saputo dimostrare tutto il mio affetto, per le incomprensioni che spesso io ho alimentato fra di noi, per aver rimandato all'indomani l'ultimo saluto da vivo quel mattino, prima di partire per le vacanze.Però cerco di farmene una ragione, anche per consolare la mia mamma, pensando che forse per lui e per lei è stato meglio così che vederlo soffrire a lungo, come i genitori di mio marito

MariaTeresa ha detto...

Carissima Luigina, anch'io come Graziana,tastiera immobile.
In questi giorni è arrivato mio genero dalla Spagna per un corso ed è stato qui con noi. Ho dovuto pensare ad altro e mi è servito... perchè confesso che ultimamente se parlo o penso al mio papà Luigi morto nel Luglio 2009 arrivano lacrime e malinconia così abbondanti che un po' mi sconquassano.Evidentemente è ancora presto per dire di aver elaborato quei giorni e se la piena di emozioni è troppa non fa bene. Aspetto con pazienza le lacrime più dolci che vengono in un secondo tempo( che per ognuno di noi è diversamente quantificabile)e intanto alcune dighe di protezione che mi sono costruita reggono. Sono riuscita però a versare lacrime dolci nel leggere il tuo post e soprattutto nel vedere la foto del tuo papà così simile alle foto che io ho del mio. Grazie

Luigina ha detto...

@ Maria Teresa ognuno trova il suo modo e i suoi tempi per contenere la piena del dolore.La mia mamma si fa una colpa di non essere ancora riuscita a piangere dopo la morte del mio babbo, io invece mi commuovo quando me lo dice, come se fosse il primo giorno che è mancato e anche adesso che leggo che la foto del tuo babbo assomiglia a quella del mio.Grazie a te