Mai come quando si è toccati o solo sfiorati dalla morte si apprezza la vita.
In questi ultimi due anni lo sono stata più volte, in occasione della perdita improvvisa del mio babbo, poco dopo quella repentina di 3 suoi fratelli più giovani, dei due gravi incidenti capitati a Gabriele, cui è miracolosamente scampato e ora, per il rapido peggioramento delle condizioni di salute del suo babbo.
Questi avvenimenti mi stanno cambiando non solo la vita, ma soprattutto il mio modo di rapportarmi con gli altri, soprattutto con i miei cari, amici compresi e mi hanno portato a riflettere sulla senso della vita e…..su quello della morte.
Come dice Freud molti nostri problemi e la nostra incapacità di vivere nascono dalla convinzione che non moriremo mai.
Fino a poco tempo fa avevo orrore della morte e pensavo inconsciamente che non avrebbe mai riguardato me né le persone a me più care, ma solo gli altri. Quando capitava che colpisse amici o conoscenti mi disperavo e ritenevo profondamente ingiuste certe morti.
Ora invece, vedendo come la sta affrontando serenamente mio suocero, una persona splendida, con alle spalle una vita intensa ed esemplare, mi sto rendendo conto che è la cosa più democratica che ci sia, un continuo bellissimo processo della vita, una buona amica. Essa ci ricorda che non abbiamo a disposizione l’eternità, che nulla è permanente e che dobbiamo vivere ora, perciò ogni minuto è prezioso e va vissuto come se potesse essere l’ultimo, rinunciando ad eccessive aspettative e lasciando che il domani racconti la propria storia, perché nessuno sa con certezza se rientrerà a casa stasera.
Dopo aver rischiato di perdere mio marito Gabriele nell’ultimo grave incidente, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi, ho scoperto che dovevo accettare questa nuova sfida colossale: dovevo vivere ora, apprezzare ogni momento che potevo vivere con lui, con i miei cari, coi miei amici e smetterla di piangermi addosso per quel che mi capita di negativo, perché anche le sofferenze, i dolori, la sfortuna, le malattie fanno parte della vita, anzi la rendono più intensa ed interessante e ci aiutano a crescere e ad affrontare la morte serenamente..
Non voglio fare come mia madre che impreca ogni giorno perché ritiene un castigo divino il fatto che mio padre sia morto improvvisamente. Io lo ritengo invece un dono che Dio le ha fatto, perché sicuramente nelle sue precarie condizioni di salute non avrebbe potuto assisterlo come avrebbe voluto se fosse sopravvissuto all’infarto, con conseguenze irreversibili.
Voglio vivere imparando ad adattarmi ad ogni cambiamento anche doloroso, scegliendo la gioia, la libertà, la sorpresa, la creatività, l’amore, il contatto con gli altri, in tutte le forme possibili.
Forse è anche questo che mi ha spinto a creare il mio blog a condividere con altri esperienze, emozioni, sensazioni.
Lasciandosi sfuggire l’amore significa scegliere la sconfitta, lasciarsi sfuggire la vita, poiché come dice Leo Buscaglia citando Thornton Wilder:” Vi è una terra dei vivi e una terra dei morti e il ponte è l’amore”.
18 commenti:
cara luigina, stiamo seguendo lo stesso filo del pensiero, anch'io la penso come te, quando mio padre ha avuto un infarto, otto anni fa, è come se mi fossi all'improvviso svegliata da un sogno, a mio padre forte ed energico scampato in gioventù alla malaria, alla guerra, alla prigionia..non era possibile che potesse essere sfiorato dalla morte così inaspettatamente!
Lui, piccola roccia ha vinto anche questa battaglia, e ora cieco e con i reumatismi, continua a telefonarmi ogni giorno, con il suo buon umore e con la sua paura..mi risponde a me che gli chiedo come stai?: eh stiamo agli sgoccioli!
Lo so anch'io che è agli sgoccioli ...otto anni fa, non avrei mai permesso a questo pensiero di sfiorarmi!l'idea che lui morisse mi dilaniava! ora ho paura della sua assenza ..ma so che è un percorso inevitabile ..non so come sarà e cosa scattenerà ma ho la sensazione di aver imparato con muta rassegnazione che questo fa parte del ciclo della vita! alcuni cicli si chiudono altri si aprono..come i fiori prendiamo il sole che il giorno ci offre senza chiederci cosa ci aspetterà domani!!
Ciao anch' io la penso come te, al vivere la vita giorno per giorno, accettando quello che capita ed affrontarlo man mano.Ho imparato a vivere il qui ed ora a non fare progetti a lunga scadenza da quando ho perso mio cognato tre anni fa, era in vacanza in Grecia con mia sorella e i miei nipoti e in pochi minuti la sua vita è finita. Quando la mattina è suonato il telefono presto non avrei mai pensato a loro in vacanza, di solito si sta in apprensione al momento del viaggio, non quando sono a destinazione. Mio cognato ha avuto un infarto mentre era in vacanza a 42 anni , pensavo che la terra aprisse una voragine e mi inghiottisse quando ho ricevuto la notizia, adesso a distanza di tre anni la cicatrice si è un po' rimarginata ma quando ci sono le feste è sempre un dramma.
buonanotte a presto
Sicuramente mi ha toccato nel profondo, più di quanto tu possa pensare. Hai deciso di scrivere il tuo post, dopo la mia bonaria provocazione?
Cara luigina ti capisco profondamente quando dici di non poter fare progetti a lunga scadenza. Lo sai che ho provato sulla mia pelle la paura di morire, la paura di non poter vedere crescere i miei bambini, l'ho avuta, e ce l'ho tutt'ora. Quando siamo andati in Sicilia a fare le ferie, nel 2003 dovevo essere di circa cinque mesi di gravidanza , in realtà avevo perso alla 12 settimana il mio bambino. Non ho conosciuto mio padre, perché si è ammazzato in un incidente sciistico , io avevo sei mesi, e mio fratello 8 anni. Mia madre si è trovata nella cacca dalla mattina alla sera. Ho perso un amico a 29 anni per leucemia fulminante, e un altro caro amico di mio fratello , un mese fa ... Per un tumore all' intestino. Con questo non voglio farti un elenco di decessi che mi hanno profondamente toccato. Tuo padre è morto improvvisamente e tua madre non riesce a farsene una ragione, la capisco, ma non sa quanto è stata fortunata. Il padre di una mia amica è morto così , e per anni si è lamentata di quanto la vita fosse stata ingiusta con lei e la madre. Quando sua madre dieci anni dopo è morta lentamente, causa tumore allo stomaco. A stramaledetto Dio per quella morte ingiusta e dolorosa che ha consumato la madre . E ha benedetto allo stesso modo il Signore perché il padre era morto improvvisamente. Cosa vuoi che ti dica: E' la vita, questa stramaledetta vita. Il vivere una vita piatta e senza grosse emozioni mi fa vivere bene con me e la mia famiglia, va bene. Il viaggio alle Maldive è stata un occasione che non ci siamo fatti scappare, sono contenta. Con due bimbi così piccoli non farei mai un viaggio così, eppure quando io ci sono stata, c'era una coppia con due bimbi piccoli. Tu come la considereresti quella scelta : Egoistica o incosciente? puoi programmare la tua vita, anche a breve scadenza , ma alla fine quando è la nostra ora andiamo. L'importante è che nel nostro passaggio terreno non ci siano rimpianti. Io ho un gran rispetto del dono che i miei genitori mi hanno fatto. E ho una stima profonda verso chi ha il coraggio di parlare dei propri sentimenti e delle proprie paure. Alla fine tutto questo ci rende più umani.. (E come dice il mio Ale ) In questa giungla di esseri umani. Ti abbraccio forte. Uno anche a zio Gabriele. Jasna
Ragazze Janas, RosY e Jasna sono talmente commossa che non riesco ad esprimere la mia gratitudine per i vostri toccanti commenti. Mi dispiace solo di aver risvegliato in voi ricordi dolorosi, ma anche condividere il dolore è vivere.Oggi per me è una giornata difficile: devo assorbire un duro colpo ricevuto dal mio "capolavoro". Anche questo fa parte della sfida della vita.
Spero che la tua giornata lavorativa non sia stata molto dura...
E' stata durissima Jasna, sotto diversi aspetti, ma sono sopravvissuta ancora una volta. Sono solo un po' amareggiata. Sarà una settimana di passione, ma poi... risorgerò ;) Un abbraccio avvolgente, ma delicato a te e ai tuoi tesori e grazie di aver postato integralmente il tuo post
17 marzo 2008 20.44
JASNAAAA! NOOO non hai avuto le traveggole , ma la tua zietta oggi è più rinco del solitooooo.
Ciao Luigina,la tua toccante riflessione mi permette di accostarmi, ancora una volta al dolore, il tuo, con la commozione anziché con lo strazio. Parole che indicano un percorso e siconcludono con una citazione da non dimenticare. Vi sono vicina.
Grazie Renata! Perdonami se ti trascuro un po, ma sai che sei sempre nei nostri pensieri.
luigina..io non riesco a vedere le foto..c'è sempre "loading" a tempo indeterminato...
Janas quali foto? quelle delle domus de janas? Allora mi hai attaccato la tua malattia AHAHAHAH Sarà il tuo computer che è un po' sovraccarico o la linea. Ritenta sarai più fortunata
si tutte le foto non vedo più nemmeno quelle del tuo bellissimo figlio...sempre loading...ma io provo con entrambi i computere..portatile e fisso..mi sa che è la linea...peccato!!
computer...pardon!
ah luigì mi stai a fà venì un ansia!!!
Strano Janas.Io le vedo tutte.Quelle del mio bellissimo figlio le ho dovute togliere quasi tutte: ho lasciato solo quelle dell'attesa e della nascita, perché... non ha gradito molto la... pubblicità (sob). Le ho messe in un altro album che, se vorrai, condividerò solo con te e con altre amiche che me lo chiederanno. Forse hai bisogno di fare qualche aggiornamento al pc o qualche scansione. Le foto della Sardegna le ho raggruppate tutte in una slideshow unica
Potrebbe essere anche un problema di Internet explorer, infatti anche a me il blog con questo browser mi imballa il pc mentre con Mozilla firefox va da Dio
io ho mozzilla!! boh! forse qualche nuova impostazione ...ma non ho cambiato niente!!
Janas stasera anch'io ho problemi ad entrare nel blog e a navigare. Saranno sovraccarichi i server di google o dei nostri provider: io ho ADSL Tiscali e tu? Amici di Roma che hanno ADSL Alice hanno grossi problemi in questi giorni. Oggi ho avuto una giornata campale e non son riuscita a mettere nel mio blog il post per la festa del papà che avevo in mente. Andrò a commentare quello di Jasna
Luigina ... :') Profondamente commossa ...
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