lunedì 24 agosto 2009

Cammino di S. Giulia ...a metà strada

Itinerario in blu della I tappa
Eccomi ad aggiornare gli amici curiosi sul proseguimento del Cammino dei nostri due temerari.
La tappa di ieri è stata abbastanza facile, perché prevalentemente pianeggiante, ma resa più dura dal sole cocente e dall'afa, non rispettosi delle previsioni meteo che volevano un abbassamento delle temperature anche nella zona tra Livorno e Lucca.
L'avventura era iniziata ancora sabato mattina con la partenza da Brescia in macchina con porta-bici e méta Viareggio, ospiti di Elio e Beatrice, che il mattino seguente ha accompagnato i nostri 2 prodi a Livorno, punto di partenza del Cammino di S.Giulia, patrona della città.
Qui è iniziata la traslazione delle reliquie della Santa, provenienti dalla Corsica, alla volta della nostra città, in epoca Longobarda, come potrà meglio approfondire chi avrà voglia di navigare nel sito che vi ho linkato nel post precedente.
Dopo un breve incontro con alcuni esponenti della Compagnia di S.Giulia di Livorno, Gabriele ed Elio hanno iniziato a pedalare sul percorso tracciato nella prima mappa, facendo due soste la prima a Caprona, citata da Dante nella Divina Commedia e dominata dalla suggestiva torre su uno sperone roccioso ,dove hanno potuto visitare la Pieve di S.Giulia
e la seconda a Buti, con una sosta per un pranzo ristoratore. Nel primo pomeriggio, una breve visita alla bella città di Lucca in attesa di Beatrice per il ritorno a Viareggio per la notte, dopo 62 km.
Questa mattina la seconda tappa più impegnativa con ripartenza da Lucca e prima sosta ad ammirare il suggestivo Ponte del Diavolo a Borgo a Mozzano
Quindi, lungo la bellissima Garfagnana, i primi saliscendi e scollinamenti e qualche ora senza notizie e tanta apprensione, nonostante Gabriele nelle precedenti telegrafiche telefonate abbia cercato di rassicurarmi sulle condizioni fisiche di entrambe i... giovanotti.
Finalmente alle 14 la chiamata da Camporgiano, dove si sono rifocillati e poi da Piazza al Serchio, ai piedi della salita più impegnativa della giornata, ripartiti verso la meta di Sillano, nel cuore del Parco dell'Appennino, con un clima decisamente più gradevole di ieri , che ha mitigato in parte la fatica dell'arrampicata.
Dopo 68 km, una bella doccia ristoratrice, la cena e il giusto riposo nell'unico accogliente albergo della ridente piccola località collinare prima della nuova fatica di domani con destinazione Parma.
Ho qualche difficoltà a postare immagini con Google oggi, perciò vi ho linkato i siti dove potrete vedere alcune delle località toccate con alcune note storiche e di cultura, in attesa di quelle scattate dai nostri due pellegrini .

5 commenti:

riri ha detto...

Ciao cara Luigina, il tour si fa sempre + interessante..mi sembra di seguire i miei mitici ciclisti storici:-) A volte la simpatia per un corridore mi portava a "bermi" ore di tappe, è uno sport che mi ha sempre affascinato, per la sua semplicità e pura fatica.
Un bacio a te ed in bocca al lupo ai temerari ragazzi:-)

Luigina ha detto...

@Buongiorno riri il ciclismo è stato anche per me sempre lo sport più affascinante, prima che le prestazioni venissero falsate ed esasperate da sostanze dopanti. Questo cammino per i nostri due ...ragazzi è un po' anche il tentativo di rivalutarlo contando solo sulle proprie forze, per ritrovare se stessi e un contatto più vero con l'ambiente che ci circonda. Un abbraccio a te e grazie per l'incoraggiamento e la condivisione

Aliza ha detto...

faccio il tifo per i nostri eroi...e tu non stare troppo in apprensione.

Baci A

Adriano Smaldone ha detto...

e chi glielo fa fare di fa tutto quel giro poi di qst tempi che fa caldo non conviene proprio gli verrebbe un coccolone

Luigina ha detto...

@ Grazie Aliza anche di esserti unita ai miei lettori. Ora vado a terminare il resoconto della terza tappa dei nostri 2 prodi che oggi son tornati un po' distrutti.
@ Adriano il tuo commento mi fa capire che forse non hai letto attentamente le motivazioni che stanno alla base di questo cammino.
Credo che tu non abbia mai provato la gioia della conquista di qualcosa che è costato fatica e sudore.