La storia è fatta da quelli che ci provano, ma è scritta da quelli che ci riescono ( F. Marrazzi)
L'Angolo del Rockpoeta®: "Oggetti"
1 giorno fa
Questo blog era nato per scambiare chiacchiere in libertà con gli amici dei forum e delle chat di finanza e con tutti quelli che avessero voluto aggiungersi. Lo scopo per cui è nato però è venuto a mancare. Tuttavia mantengo il titolo con cui ho esordito, perché, in seguito alle dolorose vicende che hanno segnato il 2008,suo primo anno di vita, l'investimento in affetti, realizzato dalla sua apertura, mi ha procurato un arricchimento interiore molto superiore.
12 commenti:
provare per riuscire allora :)))
pss importante è non demordere.
un abbraccio salato,,,
Elsa
Mi pare logico perchè se la prova fallisce non è più storia.
Per uelli che ci riescono allora sì che resta scritta.
@ Elsa sì anche perché la fortuna aiuta gli audaci dicono. Bentornata dal tuo Paradiso.
@ Aldo è vero: l'importante però è provarci e non arrendersi alle prime difficoltà come dice Elsa
per me è gia tanto provarci...almeno scrivero la mia storia...baci A
vero
@ Aliza la Storia è fatta dall'insieme di tante piccole storie di chi ci ha provato e ha scritto la propria come te. Ti abbraccio
la storia è scritta da chi ha il potere...ma non è detto che chi è stato nell'ombra non abbia fatto storia o non sia riuscito e che la storia che ci raccontano sia la vera storia!
poi certo la storia la scrivono i vincitori..ma allora bisognerà fare una distinzione fra storia e fatti..che non sempre coincidono!
Ciao JANAS! Quasi in tempo reale! Sì facciamo pure tutte le distinzioni che sottolinei. Un bacione
Semplicemente potrei dire che la storia siamo noi...non credo che esistano vincitori o vinti, bensì i forti e i deboli che hanno ricostruito quello che noi leggiamo..
Un abbraccio
@Nicola è proprio questo che intendo,quando parlo di storia. Non mi riferisco infatti solo alla storia politica di un popolo, ma a tante piccole storie come la storia dello sport per esempio, dell'economia, dell'arte, della musica.... fatte di uomini e di donne che hanno costruito qualcosa e hanno tracciato la strada per altri. La citazione che ho riportato fa parte di un'intervista a un noto imprenditore, sentita qualche giorno fa a Radio24. Costui, all'età di 23 anni si è trovato a dirigere l'azienda, ormai in crisi, del padre, deceduto improvvisamente ed è riuscito a trasformarla in un'azienda moderna e modello, puntando su giovani come lui, al contrario di tanti giovani rampolli che hanno dilapidato fior di aziende ereditate dai padri, mettendo sul lastrico migliaia di dipendenti.
21 agosto 2009 21.19
Si questo è vero; però bisogna aiutare anche chi non ce la fà, così scriveremo la storia d una società più umana e solidare.
Sono d'accordo Sebastiano, perché di solito chi non ce la fa è perché ha tentato di provarci prima con le sue forze
Posta un commento